La scuola ha già dato anche troppo per il risanamento del Paese. Oggi ha bisogno di nuovi investimenti nonostante la crisi, come dice il Governatore della Banca d’Italia Visco, se non vogliamo pregiudicare il futuro del Paese. E l’Italia ha bisogno di una scuola pubblica di qualità per tornare a crescere .
Per questo il Partito Democratico chiede con forza al Governo di correggere le misure sulla scuola che prevedono di immettere nelle classi, a prescindere dalla materia e dall’ordine di scuola per cui sono abilitati ad insegnare, 10.000 docenti in esubero , tagliando fuori altrettanti contratti annuali di docenti specializzati.
Quelle risorse professionali in esubero possono essere utilizzate per rendere realtà l’organico funzionale delle scuole, previsto dal decreto semplificazioni.
Chi è colpito da malattia deve poter continuare a dare il proprio apporto per tenere vive le biblioteche scolastiche o poter andare in pensione con i criteri pre-Fornero o con l’istituto della dispensa , a meno che non si creda che sia indifferente la competenza e professionalità per l’efficiente funzionamento delle segreterie scolastiche.
Mentre per i docenti delle scuole italiane all’estero, vogliamo ricordare che il totale degli insegnanti di ruolo e del personale ATA in servizio all’estero ammonta a 1.053 unità. Su questo totale è già prevista per il prossimo anno scolastico una riduzione di 59 unità. La Francia invia all’estero 6.500 insegnanti di ruolo, la Germania 1992. Questi numeri, da soli, dovrebbero far riflettere sull’importanza di mantenere una presenza qualificata nella promozione della lingua e della cultura all’estero.
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