"«Meno corruzione con più donne impegnate in politica» La crescita? Con l'occupazione femminile", di A. Bac.
Un capitolo tutto dedicato alle donne. Già questa è una novità degna di nota nella storia delle relazioni annuali di Banca d’Italia che, come istituzione, ha già approfondito il tema femminile in numerosi studi. Ma se i dati sul divario di genere sono per lo più quelli noti, e condannano l’Italia al 90° posto su 145 nella graduatoria dei Paesi che consentono alle donne pari partecipazione e opportunità economiche, coraggioso è l’approccio. «A una più elevata presenza di donne tra gli amministratori pubblici corrispondono livelli di corruzione più bassi e un’allocazione delle risorse orientata alla spesa sanitaria e ai servizi di cura e istruzione» si legge in un passaggio della relazione, che cita «evidenze internazionali» in questo senso. E ancora: «Una maggiore occupazione femminile si associa – secondo la relazione – all’acquisto di beni e servizi, specie quelli di cura, altrimenti prodotti all’interno della famiglia, stimolando l’espansione di un mercato in Italia poco sviluppato». E in definitiva «può determinare una crescita complessiva del Pil». La realtà però è un’altra: il tasso di occupazione femminile nel …