Mese: Giugno 2012

"Il merito di Profumo scontenta tutti", di Alessandra Ricciardi

Un miliardo di euro di fondi europei per l’istruzione al Sud, 117 milioni per le scuole che offrono una seconda chance a chi ha abbandonato gli studi. E 400 milioni per gli asili nido. E per il merito? «Solo 30 milioni». É con questi numeri che ieri il ministro dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo, ha provato a smantellare il grattacielo di critiche che ha collezionato la sua proposta di riforma sul merito nella scuola e nell’università: contrarie le associazioni di genitori e i sindacati (si confonde il merito con la qualità della scuola, una delle critiche più diffuse), contrario il Pd e il Pdl, anche se per motivi diversi. In una nota inviata ai sindacati e pubblicata sul sito del miur, ieri Profumo rivendica l’impegno a favore della scuola di tutti, a cui la riforma del merito toglierebbe poche risorse. «Spero che la lettera del ministro sia solo il preliminare di un approfondito confronto di merito che dia corpo a relazioni sindacali vere e non soltanto epistolari», è la secca replica di Francesco Scrima, …

"Basta una spruzzatina di profumo?", di Maurizio Tirittico

Ma perché i nostri ministri pensano sempre “in piccolo”? Possibile che l’ultimo ministro che ha pensato “in grande” è stato Giovanni Gentile? Seguito – è vero – da due ambiziosette… Moratti e Gelmini… ma solo il primo ha lasciato un segno che ancora non riusciamo a doppiare!!! Ma perché i nostri ministri “maschi” PI si sentono sempre ministri a tempo? Perché non guardano un po’ più lontano dal loro naso? Lo so! Il momento è grave e non c’è una lira, ma quel poco che si può spendere è proprio necessario sperperarlo in medagliette per i primi della classe? Ho già scritto su FB che premiare i migliori quando uno stadio è impraticabile equivale a promuovere gare di cui già si sa chi sono i vincitori! Io penserei allo stadio prima che agli atleti! E’ come dare una medaglia a chi è sopravvissuto alla mitraglia nemica! Si premia il vivo e non si contano i morti! Per loro c’è sempre un bel Vittoriano! Ad perpetuam rei memoriam! Così va il mondo, anche con un governo …

"La coppia si separa? Lei rischia la povertà", di Maria Corbi

Rapporto Istat fotografa un nuovo fenomeno Gli esperti: un effetto dell’affidamento condiviso. Che la fine di un matrimonio impoverisca, non solo sentimentalmente, non è certo una novità. Quello che stupisce è che se fino ad oggi a piangere miseria erano soprattutto gli uomini separati, oggi con uno studio pubblicato sull’ultimo rapporto Istat, scopriamo che le più «povere» dopo un addio sono le donne: una su quattro, nei primi due anni dopo la separazione, è a rischio povertà o «deprivazione» (uno su sei gli uomini). Il cambiamento radicale, e spesso improvviso, della loro condizione familiare «genera effetti pontenzialmente rilevanti sulla loro condizione economica». Più a rischio disagio le donne che pagavano l’affitto, ma anche per quelle che avevano l’abitazione in uso o in usufrutto e per quelle che non avevano un’occupazione o che erano occupate a tempo parziale. Due anni dopo l’evento circa il 35% di chi non aveva un lavoro lo ha trovato ma ciò non è bastato a tutelarle: più del 32 per cento è materialmente deprivata e il 26,3% è a rischio povertà. …

"Il punto di non ritorno", di Michele Prospero

La crisi europea è giunta ormai a un punto di non ritorno. Le élites del vecchio continente sono rimaste senza bussola e arrancano alla cieca, perse dentro uno di quei momenti cruciali, quando la storia pone di fronte ad alternative secche e purtroppo senza appello. O si compie uno straordinario balzo in avanti, e si assume l’integrazione politica come un grande obiettivo realistico, oppure si lascia che le asimmetrie di potenza nascoste dietro la moneta unica condannino un Paese debole dopo l’altro a marcire. Il suicidio dell’Europa è l’esito nefasto delle passate illusioni riposte sulla moneta quale primario e irresistibile collante dei Paesi diversi, cui si sarebbe ben presto aggiunta una automatica coesione politica e culturale. La logica per cui alla integrazione imposta dalle esigenze del ruvido denaro sarebbe prima o poi seguito anche il collante etico non è stata fortunata nei suoi risvolti effettuali. La moneta non soltanto non ha evocato il cuore ma ha assegnato ad alcuni Paesi degli enormi vantaggi competitivi e ad altri ha imposto dei carichi insopportabili. La moneta ha …

"Bersani: ricostruzione assieme all’emergenza" di Maria Zegarelli

«L’ho detto più volte a Monti: “o si arriva a uno slargo europeo o dobbiamo porre un problema italiano». Pier Luigi Bersani parla dai luoghi del terremoto dove ha trascorso la festa della Repubblica insieme a Dario Franceschini, il segretario regionale Stefano Bonaccini e il presidente della Regione Vasco Errani. Un viaggio tra le macerie, le fabbriche ferme, gli sfollati, i volontari che lavorano per cercare di rimettere in piedi una regione dove la terra continua a tremare giorno e notte. Il segretario ha incontrato gli amministratori locali e i dirigenti Pd prima nel ferrarese, a Poggio Renatico, e poi nel modenese, a Camposanto, per fare il punto della situazione: cosa può fare il partito, attraverso le sue strutture e la sua organizzazione per coordinare i volontari, raccogliere i fondi, mettere a disposizione le proprie sedi e cosa può fare il partito nazionale, a Roma, in Parlamento e con il governo «per dare un proprio contributo al decreto che il premier ha varato». IL TERREMOTO E LA CRISI Un terremoto che è arrivato in quella …

"Reclutamento e ricerca, così resta tutto fermo", di Antonio Banfi

Ha creato scompiglio nelle università la notizia di un decreto legge che, fra l’altro, rivede le procedure di reclutamento previste dalla legge gelmini.Da anni si discute del problema e si tentano nuovi sistemi. Risultato di questa disordinata ricerca: tutto si ferma sempre. Le ultime tornate concorsuali di prima e seconda fascia risalgono al 2008. Il reclutamento È da allora sostanzialmente bloccato: si vanno riducendo gli organici, mettendo a rischio interi corsi di laurea, mentre la totale incertezza scoraggia i giovani migliori dal tentare la carriera accademica. Nelle università italiane lavora un gran numero di precari, che premono non senza ragione per avere l’opportunità di concorrere a una posizione accademica stabile e di ricercatori a tempo indeterminato, messi a esaurimento dalla riforma, che sperano di ottenere il passaggio alla fascia superiore dei professori associati. Nel frattempo, l’accademia È governata da un numero sempre più esiguo di ordinari, un ruolo falcidiato dai pensionamenti. Il quadro È preoccupante: se, per effetto di politiche scriteriate, la possibilità dei giovani studiosi di entrare nei ruoli universitari dovesse essere ulteriormente compromessa, …

Le tracce della maturità via email «Codici» per respingere i pirati. Pri-mo test telematico. No del Pd al pacchetto merito di Profumo", di Mariolina Iossa

Hanno avuto successo e non ci sono stati intoppi. Le prove generali disposte dal ministero nel corso del mese di maggio per rodare il nuovo sistema telematico di invio dei testi per le prove scritte di maturità sono andate a buon fine. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che nessun hacker, interessato a entrare in possesso delle tracce del prossimo 20 giugno, si sarebbe messo all’opera in anticipo per una simulazione. Hacker, in casi come questo vuole dire studente molto bravo nel decrittare codici segreti, nell’entrare nei sistemi informatici altrui, insomma capace di fare cose che la maggior parte della gente ha visto solo nei film. Comunque la si voglia vedere, le prove sono andate bene e il 20 giugno farà la sua comparsa reale, per la prima volta in Italia, il «plico telematico» per la maturità, ovvero niente più buste che arrivano dal ministero sigillate ma «chiavi», cioè codici, che arrivano comunque dal ministero ma saranno resi disponibili telematicamente dal Miur direttamente sul computer di ciascun istituto superiore sede di esame. Nei licei, infatti, verranno scelti …