Mese: Giugno 2012

"La preside che cerca i registri fra le macerie. Per gli scrutini", di Giusi Fasano

I miei bambini uscivano ciascuno con la mano sulla spalla del compagno davanti, come avevano imparato nelle esercitazioni… beh, mi sono emozionata. Ci sono giornate da incorniciare nonostante il terremoto, Rossella Garuti l’ha imparato dopo la scossa del 29 maggio. Cinquantotto anni, preside dell’Istituto Comprensivo Renzo Gasparini di Novi di Modena, lei dirige sei scuole fra infanzia, elementari e medie. Il primo giorno in cornice è per quello che ha visto settimana scorsa mentre la terra tremava: «I miei bambini uscivano ciascuno con la mano sulla spalla del compagno davanti, come avevano imparato nelle esercitazioni… beh, mi sono emozionata». Le altre sono per ogni giorno speso nella sua «missione»: recuperare registri, pagelle, verbali dei consigli di classe. Tutto indispensabile per gli scrutini dei suoi alunni (1.103, fra i bimbi dell’infanzia, le elementari e le medie). Due giorni fa, mentre il cielo rovesciava secchiate d’acqua sulle vite sospese dei terremotati, gli occhi della preside planavano su banchi rovesciati e armadietti abbattuti, su macerie e crepe nei muri di uno dei suoi Istituti. Ieri i vigili del …

Nuove spine per il vertice con la Merkel", di Marcello Sorgi

Troppe tasse, impulsi recessivi, corruzione ancora presente specie nel settore della Sanità, rischio di avvitamento dei conti dello Stato, se non si porrà un deciso rimedio al più presto. Dopo quello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, è arrivato anche il monito a due voci del presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino e dell’alto magistrato, Luigi Mazzillo, che ha coordinato le sezioni riunite, incaricate di stilare il rapporto sulla finanza pubblica. Il quadro che ne è uscito, pur riconoscendo che le misure di contenimento adottate fin qui dal governo funzionano, è impietoso e allarmato. E non avrà certo rallegrato Monti, intento in una serie ininterrotta di contatti con i leaders europei, in vista dell’incontro del 22 giugno con Merkel e Hollande a Roma e del vertice di fine mese, da cui dovrebbe uscire una risposta definitiva sulla volontà e la capacità dell’Unione di convincere la Merkel ad abbandonare le sue resistenze e a collaborare per affrontare la crisi dell’eurozona che rischia di sfuggire al controllo. I dati forniti dalla Corte dei conti sono …

"La strada del coraggio", di Massimo Riva

La recessione presenta il conto e illumina di una luce obliqua il circolo vizioso nel quale si dibatte la politica economica del paese, stretta fra la necessità del rigore e l´esigenza di ritrovare la strada della crescita. A prima vista, i dati sulle entrate fiscali del primo quadrimestre dell´anno potrebbero anche essere letti in positivo dato che segnalano un incremento, seppur piccolo, dell´1,3 per cento. Ma ciò, purtroppo, non significa affatto che consumi e attività produttive riescono comunque a tenere un buon passo. Il punto è che quel minimo aumento del gettito è dovuto essenzialmente agli effetti delle manovre dell´ultimo scorcio dello scorso anno con le quali lo Stato ha pesantemente gravato con maggiori prelievi la vita degli italiani, segnatamente con le accise su benzina e combustibili vari. Una manovra resa indispensabile per fermare la corsa dell´Italia verso il baratro ma che – ecco l´aspetto più allarmante dei nuovi dati – si sta rivelando insufficiente a raggiungere gli obiettivi di risanamento programmati. Quantunque in aumento, il volume complessivo delle entrate risulta, infatti, inferiore di 3.500 …

Pioggia, fango e nervi a pezzi "Stiamo andando fuori di testa", di Michele Smargiassi

A Novi i medici, anche loro sfollati, firmano una ricetta dopo l´altra: “Non andiamo a dormire, crolliamo per collasso psicofisico”. Si alza la tensione, scoppiano liti di fronte alle cucine da campo. E si cercano i nemici: i giornalisti curiosi, i geologi, e gli stranieri che “si fanno mantenere da noi”. Non si dice più «come va?» quando ci si incontra, a Novi. Ormai è una domanda retorica. Lo vedono tutti come va: va male, va peggio. Con l´ultima spallata paurosa di domenica sera il terremoto maledetto s´è portato via anche quel povero dente cariato che una volta era il nobile torrione del municipio; e per giunta la mattina dopo piove, a rovesci furiosi, piove sugli accampati e sugli scampati, sulle tendone della protezione civile e sulle tendine delle famiglie, piove e il morale affonda, affoga. Da domenica sera ci si saluta in un vecchio modo contadino: «tieni botta», in dialetto, «tìn bòta Nello», «tìn bòta Luisa», vuol dire tira avanti, resisti, coraggio. È il fabbro che «tiene la botta», cioè afferra il ferro con …

"Le rovine culturali", di Salvatore Settis

I beni culturali, «binomio malefico, un buco nero, capace di inghiottire tutto, e tutto nullificare in vuote forme verbali; un enorme scatolone vuoto entro cui avrebbe dovuto trovar posto, secondo l´aulico programma spadoliniano, l´identità storica e morale della Nazione». «Salvo poi non aver saputo infilarci dentro che l´ultimo o penultimo dei Ministeri». Parole di Giovanni Urbani, grande direttore dell´Istituto Centrale per il Restauro, che nel 1983 dedicò un libro e una mostra alla Protezione del patrimonio monumentale dal rischio sismico. Quel concreto progetto, ispirato dalla semplice idea che prevenire è meglio che curare, stimava le spese (allora) in qualcosa come 2.700 miliardi di lire (5 miliardi di euro), ma cadde nel vuoto. Afflitti da amnesia cronica, i nostri governi fingono di ignorare che l´Italia è un Paese sismico, pronti a stracciarsi le vesti a ogni scossa o a inventarsi soluzioni-placebo. L´incapacità di prevenire i danni dei terremoti non si può certo attribuire all´attuale ministro Ornaghi, ma fa un certo effetto sapere che a coordinare gli interventi del suo ministero non sarà un Soprintendente ma un …

"Se Atene cadrà non sarà la sola", di Adriano Sofri

La Germania potrebbe forse salvare l´Europa ma non ne ha voglia. La Grecia non può salvare se stessa, ma forse salverà l´Europa. Il tempo è scaduto per i sondaggi greci. L´ultimo, dell´autorevole quotidiano conservatore Kathimerini, aveva dato Syriza, la coalizione di sinistra, in vantaggio di 5 punti. Alexis Tsipras è solo di fronte all´Europa ufficiale, e anche all´intera gamma di giornali e tv greche, e in questo è la sua forza. Il 7 giugno lo aspetta un faccia a faccia col leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras. Samaras ci arriva dopo aver firmato a occhi chiusi il Memorandum e provocato la caduta del governo Papandreu col miraggio di prendere la maggioranza assoluta, per uscirne con un infimo 18,9 per cento. Penso che l´alleanza introvabile di gruppettari vincerà le elezioni del 17 giugno, e che questo risultato peserà sull´Europa almeno quanto l´esito delle presidenziali francesi. Ne parlo con Vassilis Moulopoulos, portavoce di Syriza, che ha 65 anni, e fu giovane studente e militante in Italia. C´è uno che ha l´acqua alla gola. Sta affogando. “Sto affogando”, …

"Che condanna essere stato il primo della classe", di Alberto Asor Rosa

Proprio perché ho pubblicato recentissimamente su queste colonne una specie di elogio della scuola pubblica italiana (“Tra quei banchi si vede l´Italia, la Repubblica, 2 giugno 2012), sono rimasto di stucco leggendo il giorno dopo sul medesimo giornale che l´attuale ministro della Pubblica istruzione, Profumo, ha inserito tra le misure più appariscenti della sua riforma l´incoronazione, istituto per istituto, dello “studente migliore dell´anno”. Ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza a tentare di conseguire, dalla prima elementare alla terzo liceo classica (ahimè, riuscendovi) il riconoscimento, implicito, certo, ma anch´esso prestigioso, di “primo della classe”. So bene, dunque, di che si tratta. Solo quando sono arrivato all´Università ho capito che avere compagni migliori, e ne ho avuti, era molto meglio che dannarsi ad essere il migliore. Vorrei dire ora che tra le visioni della scuola (visioni del mondo?), che il ministro Profumo ed io nutriamo, c´è un abisso, anzi un antagonismo insormontabile. L´idea che si migliora la scuola trasformandola in una corsa a ostacoli è letale. L´impressione positiva che io volevo trasmettere, ricavandola dall´esperienza …