Mese: Giugno 2012

Terremoto, individuati fondi per 210 milioni: “Destinarli all'Emilia-Romagna”

I deputati del PD dell’Emilia-Romagna chiedono che queste risorse, ripartite tra Camera e Senato, siano destinate ai territori della nostra regione colpiti da sisma e calamità naturali. Ammontano a 210 milioni di euro, ripartiti tra Camera e Senato, le risorse che i deputati emiliano-romagnoli del Partito Democratico hanno individuato su due diversi fondi. I parlamentari PD hanno già avanzato richiesta alle commissioni competenti affinché questa cifra sia immediatamente destinata ai territori emiliano-romagnoli colpiti dal sisma e da calamità naturali. Una parte delle risorse è stata individuata nel “Fondo per interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico compresi interventi di messa in sicurezza del territorio” (la cosiddetta Legge Mancia). Da questo Fondo si possono recuperare 100 milioni di euro da destinare agli interventi di ricostruzione o di messa in sicurezza degli edifici danneggiati. Altri 50 milioni di euro sono recuperabili dal “Fondo per la tutela dell’ambiente e per la promozione del territorio”. A questa somma si aggiungono 60 milioni di arretrati sullo stesso capitolo di spesa. In questo modo si giunge ad un ammontare complessivo di 210 …

Sisma, Napolitano: «Lo Stato è qui darò la sveglia a chi vi dimentica»

«L’Italia della solidarietà, del volontariato è l’italia migliore», afferma il Capo dello Stato incontrando nella tendopoli di Mirandola i volontari della protezione civile e gli sfollati del terremoto della scorsa settimana. Napolitano già in mattinata, incontrando a Bologna gli amministratori delle tre regioni colpite dal sisma (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) aveva sottolineato con forza: «Lo Stato è qui, ed è all’opera per fare la sua parte». NELLA TENDOPOLI DI MIRANDOLA A Mirandola Napolitano ricorda di esser stato la settimana scorsa in Friuli Venezia Giulia, nelle zone colpite dal terremoto nel 1976. In quella occasione, racconta Napolitano, «ho visto in tv cosa era Gemona dopo il sisma e ho visto cosa è adesso. Questo – dice con la voce rotta dalla commozione – deve essere un grande incoraggiamento per voi. Si è rialzato in piedi il Friuli Venezia Giulia, si rialzerà l’Emilia-Romagna a cominciare da Mirandola. Non ho dubbi – aggiunge Napolitano -. Siete gente forte». Il Capo dello Stato torna poi sul decreto a favore delle zone terermotate firmato ieri sera. Con la voce ancora …

"Terremoto, altre scosse nella notte. Oggi Napolitano in Emilia Romagna", di Deborah Dirani

Nella notte che precede l’arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Emilia la terra ha tremato ancora 8 volte. La scossa più forte, 3.2 gradi della scala Richter per 8.5 chilometri di profondità e con epicentro tra Rolo, Novi, San Possidonio, Concordia sulla Secchia e Moglia è stata registrata alle 3.47. Nessun danno a cose o persone, se non l’aggravarsi, almeno dal punto di vista psicologico dell’angoscia di chi dal 20 o dal 29 maggio ha perso tutto e vive uno stato di continua allerta. A tentare di rincuorare, o almeno a manifestare la propria vicinanza agli sfollati, sarà il presidente Napolitano che dopo un incontro alle 12 con i presidenti delle Regioni interessate dal sisma, Vasco Errani per l’Emilia, Roberto Formigoni per la Lombardia e Luca Zaia per il Veneto, incontrerà nel pomeriggio i terremotati. Alle 16 il capo dello Stato dovrebbe essere a Mirandola dove, prima, verrà accompagnato nella Zona Rossa, quindi alla tendopoli che si trova davanti alla biblioteca (ora sede del municipio). Il giro per l’area colpita proseguirà poi con …

"Ci giochiamo la credibilità", di Giorgio Merlo

Diciamocelo sottovoce ma con franchezza. I sondaggi danno il Pd in crescita – malgrado le difficoltà e le contraddizioni del momento – e, paradossalmente, all’interno del partito, non manca chi lavora per offuscarne l’immagine. Prima c’è chi invoca, di nuovo e per l’ennesima volta, la necessità di andare subito al voto e cacciare al più presto Monti. Non si sa se per arrivare prima al parlamento – ovviamente da parte del proponente – o per una reale esigenza del paese. Poi c’è chi sottolinea, altrettanto stupidamente, che il Pd è un partito “aperto”, e quindi “contendibile” e quindi “scalabile”. Tradotto per i non addetti ai lavori: un partito che si può distruggere da subito. Anzi quasi si auspica questa soluzione. Infine ci sono coloro che, attraverso la famosa e ormai indecifrabile parola “modernizzazione”, attaccano a giorni alterni il gruppo dirigente, in particolare il segretario, reo di non parlare solo di primarie, democrazia partecipata ecc. ecc. Insomma, un modo come un altro per indebolire indirettamente il Pd ed esporlo quotidianamente al linciaggio mediatico da parte dei …

"Non pensiamo ai fatti nostri", di Debora Serracchiani

Quali sono le priorità? Che cosa ci chiedono i cittadini? Che cosa ci rimproverano e come rimediare? Credo siano queste le domande alle quali dovrà rispondere domani la direzione nazionale del partito. E intendo l’intera direzione, non solo il segretario Bersani. Se dalla direzione verranno almeno alcune risposte chiare a queste domande, non avremo celebrato una ritualità nota, per quanto nobilitata dalla relazione del segretario. Mi sembra infatti che il rischio incombente sia ancora una volta occuparci di noi stessi, quando dei fatti nostri al paese interessa sempre meno. E ciò avviene mentre, parallelamente, si parla moltissimo del Pd e dei suoi interna corporis, con un furore analitico che ricorda quello degli antichi anatomisti. Su quello che vuole e fa il Pd, sulle sue proposte per il paese attuale e sofferente, e per quello prossimo venturo, troppo spesso la comunicazione è balbettante quando non contraddittoria. Il recente episodio delle dichiarazioni del responsabile economico del partito sulla sorte del governo Monti ne è soltanto l’ultimo esempio. Domani sembra che il segretario Bersani ci annuncerà le primarie …

"La meritocrazia nella scuola senza equità", di Andrea Ranier

La parola “meritocrazia” fu coniata da un sociologo inglese laburista Michael Young agli inizi degli anni ’50. Il libro «L`origine della meritocrazia» fu pubblicato in italiano dalle edizioni di Comunità, di Adriano Olivetti. È un divertentissimo libro di fantasociologia, in cui, dopo aver all`inizio fatto l`elogio del termine contrapposto alle varie aristocrazie e gerontocrazie dominanti, mostra le assurdità di una società in cui ricchezza e potere vengono distribuiti sulla base di risultati scolastici e ancor peggio dei quozienti di intelligenza. La casta che ne deriverebbe, secondo Young, sarebbe ancora più chiusa, impermeabile, escludente, delle vecchie caste a cui si contrappone. In particolare la scuola finirebbe per rendere la selezione sempre più precoce concentrando sui pochi le eccellenze educative, ed aumentando a dismisura la selezione e la dispersione di quanti non si adeguano agli standard di intelligenza dagli stessi «intelligenti» definiti. Alla scuola della meritocrazia, sulle orme di Dewey, Young contrappone la scuola della democrazia, che è quella capace di valorizzare le diverse intelligenze e le diverse capacità di tutti i ragazzi, senza gerarchie ed alti …

Sisma e Sanità, Ghizzoni “Grazie a chi aiuta e a chi non molla”

“Perché non far ripartire le chirurgie di eccellenza dell’ospedale di Carpi in prefabbricati?” Il terremoto ha portato alla ribalta storie di uomini e donne capaci, nel momento della difficoltà, di pensare agli altri prima ancora che a se stessi. Adesso, però, è urgente pensare al futuro della sanità nelle zone terremotate: perché, ad esempio, non far ripartire le chirurgie di eccellenza dell’ospedale di Carpi in prefabbricati modulari? Il commento della presidente della commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni: «Questa terra deve un grazie a se stessa e a tutti coloro che in questo momento – e sono tanti – continuano a tenere alta la bandiera del dovere, della responsabilità, della solidarietà. Nella tragedia di un evento inaspettato e inusitato nella sua reiterata violenza, scopriamo storie di singoli e gruppi capaci di pensare, pur nel dramma e nell’inevitabile paura, innanzitutto, prima che a se stessi, agli altri. Nelle parole di Fabio Gilioli, il medico internista di Carpi, che ha raccontato lo sgombero dell’ospedale cittadino dopo la scossa del 29 maggio, ho rivisto proprio questo: il coraggio …