"L'euroburocrazia", di Tito Boeri
La crisi dell’Euro ha messo in luce non solo l’inadeguatezza dei leader europei, ma anche i limiti evidenti dell’euroburocrazia. Quando la casa brucia, i pompieri non possono impiegare tre anni per elaborare un piano di salvataggio e altri tre per metterlo in pratica. Eppure la Commissione Europea ha presentato solo in questi giorni il suo piano per l’unione bancaria europea, su cui aveva iniziato a lavorare nel 2009. Questo piano richiederà, nella migliore delle ipotesi, altri tre anni per essere attuato. C’è un rischio non piccolo che quando la direttiva diventerà finalmente operativa, l’oggetto delle sue amorevoli attenzioni, la moneta unica, non ci sia più rendendo tutto questo lavoro del tutto inutile. Su invito della Confederazione Europea dei sindacati, la Commissione Europea sta in questi giorni elaborando anche una sua proposta per il cosiddetto “Social Compact”. L’idea è quella di dare all’Europa condizionalità non solo nell’imporre piani di aggiustamento fiscale (il “Fiscal Compact”), ma anche nell’attuazione di politiche sociali, volte a contenere i costi della crisi. Il proposito è nobile, ma il risultato rischia di …