"Cultura, arte, spettacolo. C’è un’Italia che cresce", di Flavia Amabile
Presentati ieri a Roma i dati sui consumi culturali nazionali nel 2011 il bilancio è positivo: rinunciamo a tutto, ma non a mostre e teatro. Con i tempi che corrono, trovare un pezzo di economia in crescita non è facile. Eppure ne esistono, e ne esiste uno in particolare: la cultura. Considerata per anni un pozzo senza fondo di spese, maltrattata ai tempi di Giulio Tremonti, ministro dai superpoteri sui conti pubblici, che sosteneva che con la cultura non si mangia, ora i dati del rapporto annuale di Federculture sostengono proprio il contrario. Sono in aumento i visitatori alle mostre (+14%) e nei musei (+7,5%). Successo costante per eventi e Festival (+10% il Festivaletteratura di Mantova. Gli italiani hanno le tasche vuote, hanno tagliato le spese in vestiti ma non quelle sulla cultura. La spesa delle famiglie nel 2011 ha sfiorato i 71 miliardi di euro con un +2,6% rispetto al 2010. Tutto andrebbe a meraviglia se oltre agli italiani, che come consumatori e come sponsor non hanno mai smesso di crederci, anche i governi …