"Beppe Grillo e Berlusconi all'assalto del potere", di Eugenio Scalfari
C’è stato a Roma venerdì scorso il “quadrilatero” dei premier di Germania, Francia, Italia e Spagna. Tema: la sorte dell’euro e dell’Europa. Ma c’era stato qualche giorno prima a Ginevra un incontro di banchieri e industriali sullo stesso tema. Tedeschi, italiani, olandesi, spagnoli, inglesi, il fior fiore dell’economia reale e finanziaria. Spero che i lettori capiranno perché do la precedenza al “meeting” di Ginevra: registra in modo più autentico lo stato d’animo degli operatori, dei risparmiatori, della cosiddetta borghesia produttiva. Come era facile prevedere, i tedeschi ragionavano in modo completamente diverso da tutti gli altri e – questo è stato il fatto più rilevante di quel “meeting” – non sembravano affatto preoccupati di quanto sta accadendo in Europa e nel mondo. Le loro tesi si possono sunteggiare sui seguenti punti: 1. La Germania ha già fatto le riforme necessarie a trasformare l’economia rendendola idonea ad affrontare i problemi posti dalla globalizzazione. 2. In particolare hanno riformato il welfare e il mercato del lavoro, hanno aumento la competitività delle loro imprese, hanno accresciuto la penetrazione delle …