La parlamentare Pd Ghizzoni e l’assessore Tosi hanno partecipato a un incontro Anci. “E’ giusto razionalizzare, ma lo si deve fare seguendo criteri oggettivi quali il bacino d’utenza e il numero di pratiche evase dalle singole strutture”: la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni e l’assessore del Comune di Carpi Simone Tosi hanno partecipato, in mattinata, a un incontro, presso la sede dell’Anci regionale, nel corso del quale si è discusso del piano di razionalizzazione delle sedi distaccate dei tribunali e di quelle dei giudici di pace.
Il piano generale era stata annunciato nell’agosto scorso dall’allora ministro della giustizia del Governo Berlusconi, oggi si conoscono le indicazioni che vengono dall’attuazione della delega per la razionalizzazione delle sedi dei giudici di pace e delle sedi distaccate dei tribunali. Il principio sembra essere quello dei tagli lineari: via tutte le sedi distaccate dei tribunali e nel modenese sono a rischio, quindi, le strutture di Pavullo, Carpi e Sassuolo. Di tutto questo si è parlato in mattinata a Bologna presso la sede dell’Anci regionale, incontro a cui hanno partecipato anche la deputata Manuela Ghizzoni, in rappresentanza dei parlamentari Pd, e l’assessore Simone Tosi, a nome del Comune di Carpi. “Riteniamo che le sedi di giustizia siano un presidio per la tenuta sociale ed economica di un territorio. – hanno commentato Ghizzoni e Tosi all’uscita dell’incontro – Siamo consapevoli che è necessario contrarre le spese e tagliare gli sprechi laddove si verifichino, ma condividiamo quanto emerso nel corso dell’incontro odierno, secondo noi particolarmente proficuo. La razionalizzazione è senz’altro necessaria, ma non secondo la logica dei tagli lineari. Occorre seguire un criterio oggettivo che tenga conto sia del bacino di utenza e sia del numero delle pratiche evase dalle singole sedi distaccate. Teniamo presente, inoltre, – hanno sottolineato Ghizzoni e Tosi – che la chiusura generalizzata delle sedi distaccate dei tribunali potrebbe, paradossalmente, portare ad un aggravio di spesa, piuttosto che a un risparmio. I singoli Comuni, infatti, concorrono, in quota parte, alle spese ordinarie delle strutture dislocate sui loro territori. Se tutto convergesse su Modena, il Tribunale si troverebbe nella necessità di trovare nuovi locali e sostenerne le spese correlate. Siamo d’accordo, quindi, – concludono Ghizzoni e Tosi – con quanto sostenuto in mattinata dagli amministratori locali: la razionalizzazione, pur giusta, deve tenere conto non solo dei risparmi di spesa, ma anche dell’efficacia del servizio erogato. Deve avvenire, inoltre, in maniera congiunta tra tribunali e giudici di pace in modo da salvaguardare il principio della “giustizia di prossimità”.