Giorno: 28 Giugno 2012

"Chiedo asilo", di Maria Novella De Luca

Aumentano i bambini, diminuiscono le scuole. Cresce la voglia di istruzione, scompaiono gli insegnanti. Sembra un paradosso invece è così. Ovunque. In tutta Italia, al Nord come al Sud. Migliaia di piccoli allievi tra i 3 e i 5 anni rischiano dal prossimo autunno di non poter frequentare la scuola dell’infanzia. Chiedo asilo. Ma anche aule, giochi, colori, amici, favole. Le liste d’attesa scoppiano. Sono già oltre trentamila i bambini senza posto. Che resteranno a casa. Davanti alla Tv. O peggio, per strada. A Bologna come a Napoli si scopre che la materna non è più un diritto. Per un insieme di ragioni che rischiano di stritolare, dopo le primarie e le secondarie, anche la scuola dei più piccoli. Quegli asili spesso orgoglio e vanto dell’istruzione d’infanzia, frequentati negli ultimi anni da oltre il 90% dei bambini italiani, un record assoluto che ci mette ai primi posti in Europa. E invece anno dopo anno l’offerta si assottiglia, proprio adesso che la demografia è tornata a crescere, e i figli ricominciano a nascere, soprattutto nelle regioni …

Senato federale, Pdl vota sì «Per un piatto di lenticchie»

Sì all’emendamento della Lega che prevede l’introduzione del Senato Federale: 271 membri, di cui 21 rappresentanti delle regioni. Rotto il patto di maggioranza, Pdl vota a favore. Pd: Lega venduta per un piatto di lenticchie. Con i voti favorevoli di Pdl e Lega, l’Aula del Senato ha approvato l’emendamento alle riforme costituzionali della Lega, a prima firma Roberto Calderoli, che prevede un Senato federale composto da 250 senatori e 21 rappresentanti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano. I sì sono stati 153, i no 136, 5 gli astenuti. Salta quindi la composizione del Senato prevista dal testo uscito dalla commissione Affari Costituzionali che prevedeva un taglio da 315 a 254, quattro dei quali eletti all’estero. I rappresentanti delle regioni, prevede la norma leghista approvata, «non sono membri del Parlamento e non ricevono la relativa indennità e ad essi si applica tuttavia il primo comma dell’articolo 68 della Costituzione» che stabilisce che i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro …

"Cosa chiediamo alla Germania", di Ezio Mauro

Vista dall’Italia, l’opinione pubblica tedesca sembra credere che la crisi economico-finanziaria stia attaccando gli Stati sovrani dell’area mediterranea, risparmiando il cuore virtuoso dell’Europa più forte. Io credo invece che la prospettiva sia sbagliata e soprattutto che la verità sia più allarmante. L’attacco è all’Europa stessa attraverso la sua periferia più debole: è alla moneta come strumento e simbolo dell’unità del continente, e dunque è a tutto il processo politico, storico e culturale di costruzione europea che ha evitato conflitti per quasi settant’anni. Vista dalla Germania, immagino che l’Italia sembri un problema troppo complicato per provare a risolverlo, e troppo serio per essere ignorato. Conviene dunque lasciare che gli italiani vengano a capo dei loro guai, fissando soltanto i binari su cui deve correre il Paese se vuole salvarsi, e la stazione d’arrivo. Nient’altro. Sorprendentemente, come sa il cancelliere Merkel, gli italiani ci stanno provando. Mario Monti ha recuperato credibilità e fiducia al Paese, lo ha schiodato dal livello del pregiudizio dov’era precipitato, non ha chiesto sconti e ha imposto misure molto dure. I cittadini si …

"Valutazione professori, correggere subito", di Eugenio Mazzarella

È una notizia che non è una notizia, la decisione dell’Associazione dei Costituzionalisti italiani, presieduta da Valerio Onida, di impugnare davanti al Tar il regolamento sui criteri e parametri per la valutazione dei candidati e sulle modalità di accertamento della qualificazione dei commissari a fini dell’attribuzione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e seconda fascia dei professori universitari. Una non notizia perché le motivazioni di ricorso per illegittimità erano del tutto prevedibili e ampiamente note e annotate ai soggetti interessati all’estensione del regolamento, il ministero innanzi tutto, o coinvolti come “prestatori d’opera” (di criteri, parametri o altro), sostanzialmente l’Anvur. Era del tutto prevedibile che si potesse ritenere lesivi dei principi di eguaglianza e ragionevolezza, come oggi annotano i costituzionalisti, la scelta, per le materie umanistiche, di dividere le riviste in fasce di merito, deducendo, da quelle in classe A, mediane di accesso alla valutazione; ma più in generale, e questo vale per tutti i settori, definire criteri retroattivi definiti ora per allora, alla cui luce giudicare carriere di studiosi costruite in decenni di lavoro in …

"Etica e diritti, la sfida del PD", di Aldo Schiavone

Il Partito democratico e con lui l’insieme della sinistra italiana, hanno di fronte un compito storico: quello di formare nell’opinione pubblica italiana un nuovo senso comune con al centro un progetto di rinascita dell’Italia. Il ventennio berlusconiano, e non solo quello, ha riempito di tossine il costume civile e l’intelligenza critica del Paese: il lavoro da fare è perciò difficile e impegnativo. Per svolgerlo, bisogna essere capaci di mettere in campo una cultura dell’emancipazione, dell’equità e della cittadinanza quale mai si è riusciti finora a produrre nella storia nazionale. I suoi elementi non si trovano già pronti nelle nostre tradizioni, più o meno aggiornate ai problemi del presente. Vanno costruiti con uno sforzo di elaborazione originale, in cui la scelta e il gusto dell’innovazione mettano in grado di anticipare il futuro, e di trovare soluzioni avanzate e convincenti. C’è bisogno di creazione, piuttosto che di sintesi. Non si tratta di collegare in maniera più o meno coerente pezzi delle eredità ricevute (tradizione cattolico-democratica, tradizione socialista, e così via), ma di essere in grado di oltrepassarle …