Giorno: 26 Giugno 2012

Il Papa: “Vigilerò sulla ricostruzione”, di Giacomo Galeazzi

In preghiera davanti alla chiesa dove ha perso la vita don Ivan, a colloquio , le istituzioni civili e religiose e la gente emiliana, Benedetto XVI ha ringraziato i volontari e invitato il governo ad un intervento come il “buon samaritano”. «Fin dai primi giorni sono stato sempre vicino a voi con la preghiera e con l’interessamento. Ma quando ho visto che la prova era diventata più dura» ho sentito «più forte il bisogno di venire personalmente in mezzo a voi». L’ha detto il Papa a Rovereto di Novi da dove ha «abbracciato idealmente» i colpiti dal sisma. Benedetto XVI assicura all’Emilia, colpita ma non piegata che d’ora in poi vigilerà lui sulla ricostruzione. Gli sfollati non saranno dimenticati, il loro “patrono” sarà don Ivan Martini, il sacerdote morto sotto le macerie nella chiesa di Santa Caterina. Proprio qui Benedetto XVI si è raccolto in preghiera e l’ha proclamato luogo simbolo per unire nel ricordo del sacerdote tutte le vittime del terremoto e tutti quelli che ne stanno soffrendo le conseguenze. Il Papa ha incontrato …

Franceschini: “Il Paese chiamato a scelte difficili alleanza necessaria dall’Udc a Vendola”, di Alessandra Longo

Onorevole Franceschini, da oggi c’è un elemento in più di chiarezza nello scenario politico. Si va verso un asse tra progressisti e moderati. Casini si è impegnato. «E’ da molto tempo che lavoriamo a questa prospettiva. Dopo le politiche del 2013, l’Italia si ritroverà all’inizio di un difficile percorso di ricostruzione, sto parlando di problemi finanziari, sociali. Per questo serve una legislatura di scelte vere, di riforme strutturali. Serve un consenso sociale il più largo possibile, serve avere dietro sindacati e imprenditori, laici e cattolici, pensionati e giovani delle partite Iva. Ci sono ragioni numeriche e politiche che spingono il Pd ad un’alleanza tra progressisti e moderati ». Nel primo caso è chiaro: volete vincere e avere i numeri per governare. «Sì non si può vivere nell’incertezza dei due o tre voti di margine. Servono numeri ampi in tutti e due i rami del Parlamento. Ma sono le ragioni politiche di fondo che spingono verso quest’alleanza». Nel senso? «Con le scelte difficili che il Paese sarà chiamato a fare, c’è bisogno di una maggioranza che …

"La Sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 4 giugno 2012", di Osvaldo Roman

La Sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 4 luglio 2012 (1) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19, comma 4, del D.L. n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011. Tale norma prevedeva che “per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011-2012 la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado; gli istituti compresivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.” Con sette diversi ricorsi le Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria, Puglia, Basilicata e la Regione siciliana avevano proposto questioni di legittimità costituzionale relative al su citato comma 4 e a diverse altre disposizioni del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con …

Violenza su donne, rapporto Nazioni Unite "In Italia buone leggi, ma poca protezione", da repubblica.it

Le leggi per tutelare le donne vittime di violenza in Italia ci sono, ma non sempre vengono applicate nel modo adeguato. L’allarme arriva dal rapporto elaborato da Rashida Manjoo, relatore speciale sulla violenza contro le donne delle Nazioni unite che, su invito del governo, ha visitato ufficialmente il nostro Paese lo scorso gennaio, incontrando i rappresentanti delle istituzioni italiane, gli esponenti della fondazione Pangea e le associazioni della piattaforma CEDAW, e ha stilato un documento che presenta oggi a Ginevra. “Il femmicidio è l’estrema conseguenza delle forme di violenza esistenti contro le donne. Queste morti non sono isolati incidenti che arrivano in maniera inaspettata e immediata, ma sono l’ultimo efferato atto di violenza che pone fine ad una serie di violenze continuative nel tempo”, ha detto Manjoo che sottolinea come la violenza in casa sia la forma più ampia che affligge le donne nel Paese e riflette un crescente numero di vittime di femicidio da parte di partner, mariti, ex fidanzati. “Purtroppo, la maggioranza delle manifestazioni di violenza non è denunciata – ha aggiunto il …

"Università, battaglia sul numero chiuso i test d’accesso approdano alla Consulta", di Salvo Intravaia

Con un’ordinanza depositata lo scorso 18 giugno, su ricorso dell’Unione degli universitari, il Consiglio di stato ha rinviato alla Consulta la decisione su uno degli argomenti più controversi degli ultimi anni in ambito universitario. Il meccanismo attuale — che prevede il numero programmato a livello nazionale per Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e per le Professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, per citane alcune), ma con graduatorie finali stilate da ogni singolo ateneo — sceglie veramente gli studenti migliori? Li mette tutti nelle stesse condizioni di partenza? O l’ammissione è anche in parte frutto del caso? I giudici di Palazzo Spada nutrono più di qualche dubbio sul meccanismo messo in piedi nel 1999 che, a parità di test, per ogni singola facoltà seleziona gli studenti con punteggi diversi. La contesa ha preso le mosse da un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna presentato da un gruppo di studenti esclusi nel 2007/2008 dal corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’università di Bologna perché si collocarono oltre i posti messi a concorso. In quella tornata di quiz successe di …

I big della musica per l'Emilia Liga: «Niente alibi per lo Stato», da unita.it

Beppe Carletti dei Nomadi, l’ideatore (aiutato da Guccini) della serata: dagli sms arrivati 1 milione e 200mila euro. Andrea Mingardi riprende “With a little help of my friend” che Joe Cocker rese vissutissima a Woodstock. Non è proprio lo stesso, ma per la serata va bene così. Altro musicista bolognese da una città sforna-talenti musicali:Cesare Cremonini. Che si presenta con piano solo. Altro omaggio a Lucio: “Caro amico ti scrivo”. Al quale si aggiungeLaura Pausini. Frizzi annuncia: con gli sms da casa “pareggiato” il contributo dallo stadio: 1 milione di euro. Ma spera che il sostegno via sms aumenti. I tempi si allungano, come succede spesso in questi mega-concerto Luca Carboni si affaccia con un suo cavallo di battaglia d’amore e distruzione per l’eroina, “Silvia lo sai”. Poi il suo “Mare, mare…” Frizzi legge un brano, bello, di Michele Serra su Crevalcore. Un testo, tra i primi sul sisma e sul dopo-sisma, che individua l’unicità di un territorio e della sua gente. Alle dichiarazione arriva un Paolo Belli swingante con “Guarda che mare”. Che poi …

"Ustica, 32 anni dopo il dovere della verità", di Romano Prodi e Walter Veltroni

Caro direttore, il 27 giugno 1980 un aereo civile della compagnia Itavia doveva, da Bologna, raggiungere Palermo. Non arrivò mai. Quel volo fu spezzato, ottantuno innocenti cittadini persero la vita. Sono trascorsi 32 anni, ma quella data non può e non deve essere dimenticata. Per questo, innanzitutto, vogliamo rinnovare la nostra vicinanza ai parenti delle vittime che per tanti anni, nel loro dolore, hanno tenuta viva l’attenzione su questa tragedia, con una richiesta di verità e giustizia che si è fatta salvaguardia dei valori democratici. Il Presidente della Repubblica Napolitano, in occasione del “Giorno della Memoria” del 2010 dedicato alle vittime del terrorismo, affermò che «intrecci eversivi», «forse anche intrighi internazionali, opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato e inefficienza di apparati, hanno allontanato la verità sulla strage del DC 9». Queste parole sono rimaste nella coscienza di tutti gli italiani e diventano ancora più intense davanti allo stato d’animo di chi – indelebilmente ferito da questa tragedia – denuncia il rischio che oggi, passati tanti anni dal 1999 (quando la sentenza-ordinanza del …