Assemblea dei segretari Pd alla Fiera di Roma, ha parlato il segretario del Pd Bersani. Che nel suo discorso ha indirettamente risposto a Renzi, Grillo e Berlusconi: “Siamo un partito giovane, senza padroni né ad Arcore né in via Bellerio né su internet. E ci mettiamo la faccia”. E quando dice che c’è chi vuol guidare stando ai box, è chiaro il riferimento al leader del Movimento 5 Stelle che non vuole candidarsi. Su se stesso: “Io moderatamente bersaniano”.
PRIMA NORMA: TUTTI I BAMBINI IN ITALIA SARANNO ITALIANI
Propongo per concludere come prima norma di un governo di alternativa: tutti i bambini nati in Italia saranno italiani.
ESSERE PIU’ FORTI DEI NOSTRI DIFETTI
“Il movimento ‘Se non ora quando?” chiede una risposta paritaria per il cda Rai: è giusto”. Il segretario lo cita come un esempio delle cose da fare. Dobbiamo essere più forti dei nostri difetti, se ci crediamo migliori diventeremo migliori.
TOCCA A NOI
Tocca a noi, dobbiamo tener legato il tema sociale. Vogliamo vincere su una prospettiva del Paese, mettendoci in gioco.
BERSANI: IO MODERATAMENTE BERSANIANO
“Mi ritengo moderatamente bersaniano”.
PRIMARIE, COMPETENZA E PARTECIPAZIONE
Faremo le primarie, ci siano competenza e partecipazione, oltre al mix donne e uomini. Primarie per decidere chi va al governo.
BERSANI SU GRILLO: PENSA DI GUIDARE STANDO AI BOX
Bersani attacca Beppe Grillo per la decisione di non candidarsi alle elezioni. «Ci sono operazioni di nuovo inedite tipo partiti per procura, chi comanda non si candida. Ho detto ‘si metta il burqa e se lo tolga quando è nel comodo’. Questa è gente che pensa di guidare stando ai box. Da dove viene fuori una teoria cosi?, torneremo all’invisibilita del comando?”.
BERSANI: BATTAGLIA A VISO APERTO
Il segretario avverte del pericolo di “populismi”. E aggiunge: noi “siamo alternativa di sistema, io sono per affrontare la battaglia a viso aperto con il nostro nome”. Insiste sui “nostri valori” e sulla “nostra idea di società”. “Noi siamo il partito dell’innovazione. Pronti alla sfida. E siamo il partito dell’Europa”.
USCIRE DALL’EURO SAREBBE TRAGEDIA COSMICA
«Una tragedia di proporzioni cosmiche». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, definisce un’eventuale uscita dell’Italia dall’Euro. Una tragedia che «noi dobbiamo spiegare» perchè «chi ha i soldi all’estero, si salva; quelli che li hanno qui, si ritrovano con carta straccia in tasca».
IN EMILIA CI FATE FARE BELLA FIGURA
«Voglio che arrivi da qui un messaggio, non c’è un giorno che non si sia attenti a quelle esigenze crucialissime che vengono dai territori dell’Emilia». «Il messaggio che vorrei trasmettere a tutti gli emiliani – prosegue Bersani – ai nostri iscritti e ai nostri militanti: ci state facendo fare una bella figura, ne viene fuori un partito generoso e impegnato con la gente».
BERLUSCONI CERCA NUOVO NOME DEL FORMAGGINO
«Berlusconi è alla caccia sempre del nuovo nome del formaggino, adesso dice che ci deve essere dentro Italia e anche Libertà. Ha rifiutato la mia proposta di chiamarlo ‘W la mammà…».
BERSANI: SENZA PADRONI NE’ AD ARCORE NE’ INTERNET
“Come ha detto il più giovane dei segretari, noi non abbiamo padroni, non abbiamo padroni ad Arcore né in via Bellerio, né abbiamo quelli che vengono via internet». Bersani ha rilanciato l’idea di partito fondato sulla responsabilità, sul lavoro e sulla costituzione. “Non un partito personale ma collettivo».
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STUMPO: RINNOVAMENTO O SUICIDIO
Il Pd adotterà il limite dei tre mandati per la composizione delle liste elettorali, le deroghe saranno «poche», solo il «10 per cento». Lo ha detto il responsabile enti locali del partito Nico Stumpo, aprendo i lavori dell’assemblea dei circoli Pd. «Qualunque sia la legge elettorale, occorre semplicemente rispettare le nostre regole statutarie che sono speso più stringenti delle chiacchiere da bar: tre mandati e poche deroghe, il 10 per cento, una trentina in tutto. Non parlerò di rinnovamento generazionale come un mantra, ma la voglia di rinnovamento è così forte che solo un gruppo suicida potrebbe non accorgersene».
SEGRETARIO PIÙ GIOVANE: PARTITO È DEI MILITANTI
Il Pd è un partito senza padroni. Lo ha scandito dal palco dell’assemblea dei circoli del Pd il più giovane dei segretari, Alessandro De Nicola, 17 anni, di Camerata Picena in provincia di Ancona. «Il Pd sono gli uomini e le donne che lo compongono, i militanti che ogni giorno si impegnano. Il Partito Democratico è un partito vero, uniti costruiamo l’alternativa per questo Paese».
Bersani è sembrato apprezzare: ha richiamato De Nicola sul palco per abbracciarlo. «Alessandro ha dato il titolo a questa assemblea. Noi non abbiamo padroni», ha commentato il segretario su Twitter.
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