Debutto per il plico telematico. Le altre tracce: avere vent’anni, la responsabilità della scienza, lo sterminio nazista degli ebrei
e il bene comune e individuale. «Avevo vent’anni. E non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita», la traccia della prova di italiano tratta dalla famosa frase con cui Paul Nizan aprì «Aden Arabia», romanzo del 1931, probabilmente si aggiudicherà il record di preferenze della Maturità 2012, pari merito con «giovani e crisi». I tempi sono bui, insomma, e l’esame si adegua. Ma nella prima Maturità con trasmissione dei temi per via telematica e un apparato di password e tecnologia al passo coi tempi, la soddisfazione è generale. Da parte dei professori e anche degli studenti. Le tracce sono giudicate «interessanti», da scegliere «non solo per esclusione», «stimolanti per esprimere le proprie idee»: questi in sintesi i primi commenti colti qua e là all’uscita dalle scuole. Qualche accenno di delusione, appena, per alcuni pronostici mancati – come l’anniversario di Falcone e Borsellino – mentre moltissimi hanno centrato l’ipotesi «crisi».
Per quanto riguarda l’analisi del testo, il tam tam delle ultime ore si era concentrato su Pirandello, sbagliando. Il bel testo in prosa di Montale sull’«ammazzare il tempo», sulla necessità sociale di riempire il «pericoloso mostro», ha affascinato molti, pochi poi se la sono sentita di affrontarlo. Ma anche le altre tracce sono piaciute. Quella sulla Shoah ha riscosso consensi tra gli ormai numerosi studenti che hanno partecipato ai viaggi della memoria, mentre l’ambito scientifico – «la responsabilità della scienza e della tecnologia» – è piaciuto particolarmente negli indirizzi di studio più tecnico-scientifici. Commenti positivi sono arrivati da studenti e docenti anche per il saggio o articolo di ambito artistico-letterario sul «labirinto» e storico-politico su «bene individuale e bene comune».
Ad affrontare da stamane l’esame di Stato sono poco meno di 500 mila studenti, di cui poco più di 23 mila privatisti. Agli studenti è giunto da Shanghai un «in bocca al lupo» del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, che ha anche dato in diretta tv la password perché le scuole accedessero al plico informatico. «Mettetecela tutta. Abbiate fiducia e passione. Oggi – ha detto Profumo – è un giorno importante, è il primo esame della vostra vita; nella vita ne avrete altri ma ricorderete certamente l’esame di maturità come un passo essenziale nella vostra crescita, nella vostra maturità, nel vostro futuro».
Quella iniziata oggi sarà ricordata come la prima maturità «digitale», con la novità del «plico telematico». Sepolta definitivamente, dunque, la busta con le tracce cartacee che veniva consegnata la mattina dell’esame dalle forze dell’ordine. La nuova procedura prevede che le tracce della prova di italiano e di quella di domani, specifica in base ai singoli indirizzi, già inviate telematicamente ad ogni istituto superiore nei giorni scorsi, siano decriptate con l’abbinamento di due password – una inviata alle scuole e conservata in cassaforte, l’altra diffusa la mattina stessa dal ministero – e poi stampate nelle copie necessarie.
«Il sistema usato fino all’anno scorso era nato nel 1923 col ministro Gentile – ha detto Profumo – dietro c’era un lavoro di mesi per la preparazione dei testi, per le fotocopie, le operazioni per imbustare e il trasferimento ai comandi dei carabinieri e poi alle scuole. Il nuovo procedimento telematico è un passo essenziale nella modernizzazione del paese e porterà un risparmio notevole valutato in 240.000 euro».
La svolta del nuovo sistema telematico per inviare le tracce degli scritti della maturità alle scuole «è soprattutto un fatto culturale, ha aggiunto il ministro, e noi dobbiamo avere fiducia in un paese che diventa più moderno, in un paese che si allinea con gli standard europei. E iniziamo proprio dalla scuola» perché «è il centro della democrazia del paese, è il centro dell’innovazione. E gli studenti ci chiedono questo».
Domani, giovedì 21, la seconda prova scritta: le materie scelte dal Ministero sono greco al Liceo classico, matematica al Liceo scientifico, lingua straniera al Liceo linguistico, pedagogia al Liceo pedagogico, figura disegnata al Liceo artistico, economia aziendale ai Ragionieri, topografia ai Geometri, alimenti e alimentazione all’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione. Ancora, il 25 giugno è in calendario il terzo scritto, il «quizzone», predisposto dalle singole commissioni d’esame.
da repubblica.it