"Terremoto, la scuola riprenderà nei container", di Giulia Gentile
A Finale Emilia, in provincia di Modena, dove il terremoto ha picchiato duro dalla prima scossa del 20 maggio, hanno fatto l’en-plein: su otto istituti, dalle materne alle superiori, otto sono inagibili. «Siamo messi bene» ironizza amaro il sindaco, Fernando Ferioli. A Cavezzo, sempre nel Modenese, quasi l’80% degli edifici è stato distrutto dalle continue scosse. E su tre plessi scolastici, si conta di rimetterne in piedi per settembre uno, le medie. A Mirandola, poi, gli alunni delle superiori si mettano l’anima in pace: tutti verranno trasferiti, e «almeno per cinque anni», ipotizza l’assessore comunale alla Scuola Lara Cavicchioli – in strutture mobili, nell’area intorno alla piscina comunale. Parla di migliaia di studenti che, a settembre, riprenderanno le lezioni non più nel banco cui si erano affezionati, il viaggio fra gli istituti scolastici della “bassa” ancora morsa dalle scosse di terremoto. Sei, ma “appena” sopra il secondo grado della scala Richter, le “botte” registrate nella notte fra giovedì e ieri dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Mentre alle 10,59 di ieri mattina la terra ha …