Precariato nella scuola è un problema che va affrontato di petto. “Il Consiglio dei ministri ha compiuto un atto importante per ristabilire il dettato costituzionale – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, in merito alla decisione del CdM di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione della Regione Lombardia –
La legge Formigoni, approvata lo scorso aprile dal Consiglio regionale della Lombardia, stabilisce il reclutamento diretto dei docenti supplenti da parte delle scuole lombarde, in violazione dell’articolo 117 della Costituzione e in spregio delle graduatorie ad esaurimento basate su requisiti oggettivi. La legge regionale, pertanto, non rispetta il dettato costituzionale che affida in via esclusiva allo Stato la definizione delle norme generali sull’istruzione, fra le quali rientrano, ovviamente, anche quelle che disciplinano il reclutamento degli insegnanti. La legge lombarda rappresenta una fuga in avanti e bene ha fatto il CdM ad impugnarla. Resta sul tavolo il problema del precariato nella scuola che va affrontato di petto: una buona notizia sarebbe quella di provvedere alle 22mila immissioni in ruolo, previste nel priano triennale 2011-2013. Una risposta concreta alla continuità didattica e – ha concluso la presidente Ghizzoni – all’accrescimento dei livelli di apprendimento valida per tutte le scuole italiane”
Pubblicato il 15 Giugno 2012
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