Giorno: 4 Giugno 2012

"La “riforma del merito” in una scuola che non riesce a incidere sulle disparità sociali", di Rosario Amato

La “riforma del merito” in una scuola che non riesce a incidere sulle disparità sociali. La sensazione, leggendo il progetto di riforma della scuola, è che chi l’ha messo a punto non abbia le idee chiarissime su come funzionano la scuola e l’università. Per esempio la norma secondo la quale ogni istituto superiore dovrà scegliere lo studente dell’anno in base al voto dell’università e alla media degli ultimi tre anni, che avrà in premio uno sconto del 30% delle tasse del primo anno d’università, risulta abbastanza inutile in un sistema universitario che, di solito, esonera gli studenti che hanno preso 100 o 100 e lode alla maturità dal pagamento delle tasse del primo anno. E spesso fornisce agli stessi studenti una borsa di studio. Certo, dipende da università a università. La norma di legge varrebbe invece su tutto il territorio dello Stato. Ma solo per uno studente a scuola, un numero di gran lunga inferiore rispetto a quello degli studenti che attualmente beneficiano dell’esonero garantito dalle varie università. Altra obiezione che si potrebbe fare (più …

"Scuola e università il Pd boccia Profumo", di Carlo Galli

Il Pd boccia la riforma della scuola del ministro Profumo. Il governo vuole premiare studenti e gli istituti migliori. Il provvedimento potrebbe essere discusso in Consiglio dei ministri già mercoledì. Secca la replica: «Prima bisogna vedere quante risorse ci sono -afferma l´ex ministro Fioroni- e queste si usano per aiutare chi è in maggiore difficoltà». La riforma, accusa ancora il Pd, incentiva solo la competizione ma non migliora la scuola italiana. Critiche anche dall´Idv. Merito ed eccellenza sono, questa volta, le parole chiave, le linee guida dell´intervento del governo. Una risposta netta al dilemma storico fra quantità e qualità che – tramontata la scuola per pochi, che era anche, mediamente, una buona scuola – ha accompagnato la nascita e l´esistenza, approssimativamente semisecolare, della scolarità di massa e dell´Università aperta a tutti. Secondo il ministro, perseguire l´eccellenza, premiare i migliori studenti, le migliori scuole, i migliori Atenei, è in sé un´operazione giusta, ed avrà anche il vantaggio di motivare i meno bravi, per emulazione. Anziché selezionare negativamente i peggiori, li si sprona a emulare i migliori, …

"La circolazione dei cervelli", di Carlo Rovelli e Paolo Tortonese

Caro direttore, la questione della “fuga dei cervelli” dall´Italia sta nuovamente suscitando dibattito: forse è l´occasione per porre il problema in modo nuovo, e presentare una proposta concreta. Non siamo così ottimisti da pensare che la soluzione dei mali dell´Italia sia il “rientro dei cervelli” sedotti da paesi più ricchi o meglio gestiti. Ma è vero che in diversi settori, primo fra tutti la ricerca e l´insegnamento universitari, l´Italia è afflitta da una paradosso: forma giovani capaci di inserirsi senza difficoltà nelle istituzioni più prestigiose del mondo, ma molto spesso non è né in grado di offrire loro condizioni di lavoro equivalenti, né di attirare giovani formati altrove. Abbiamo quindi un flusso in uscita a senso unico, che non è né giusto né buono per l´Italia. L´Italia, a lungo un paese di emigrazione è ora è paese di immigrazione, ma riceve soprattutto forza-lavoro poco qualificata e continua a perdere forza-lavoro molto qualificata. Un dato nuovo della discussione è che più che “rientro dei cervelli” si parla oggi di “circolazione dei cervelli”. Un recente convegno dell´Aspen …