Giorno: 2 Giugno 2012

"La tempesta perfetta dell'economia", di Maurizio Molinari

Più disoccupazione in America, meno manifatture in Europa, le industrie cinesi producono a rilento, l’India è a corto di investimenti e il Brasile lamenta il pil frenato dall’agricoltura: sul Pianeta incombe una fase di recessione globale ad appena due settimane dal summit del G20 che dovrebbe sancire il rilancio della crescita. Il motivo è che in ogni grande area economica le speranze di accelerazione lasciano il passo ai timori di consumatori e investitori. Negli Stati Uniti le imprese che hanno accumulato profitti nel 2011 non hanno neanche ricostituito le scorte e, assieme alla diminuzione dei consumi, hanno innescato un vortice negativo che penalizza l’occupazione, tornata a scenderecome non avveniva da 11 mesi. In Europa la contrazione più visibile è quella delle manifatture, guidata dai dati peggiori degli ultimi tre anni in Germania, Francia e Gran Bretagna che suggeriscono come la crisi del debito sovrano abbia oramai ripercussioni negative che vanno ben oltre le economie più vulnerabili dei Paesi del Sud, superando anche i confini dell’Eurozona. Ma a differenza di quanto avvenuto negli ultimi due anni …

"Solo prove orali, niente scritti modello L´Aquila per gli esami ed è polemica sui test dimezzati", di Luigi Spezia

Decine di migliaia di ragazzi e di famiglie in ansia non solo per il terremoto, ma anche per la difficoltà di sostenere scrutini ed esami. Dopo il primo terremoto gli studenti le cui scuole erano inagibili erano circa 18mila, dopo il secondo sono triplicati anche se non vengono dati numeri definitivi. Fino a ieri sera, le scuole con problemi di staticità sono oltre 220, nelle province di Modena, Bologna e Ferrara, comprese scuole “di tutti gli ordini e gradi” dei tre capoluoghi. Una decina sono nel Reggiano e una perfino a Colorno in provincia di Parma. Si parla di “modello L´Aquila” per gli esami di Stato di terza media e delle superiori: niente scritti, solo prove orali più sostanziose. Ma siccome gli emiliani non amano copiare altri modelli, ma sperimentarne di nuovi magari da esportare, è scattata da giorni la gara contro il tempo per cercare di fare tutti gli esami come consuetudine laddove sia possibile e modificare la normativa solo nei casi difficili. «Le valutazioni saranno diverse comune per comune – dice l´assessore regionale …

"Quel tempo immobile che ha spezzato il nostro tran-tran", di Wu Ming 1

Si vuole ripartire subito, ma sarà il caso di cambiare meta e percorso e scendere da questo treno iperveloce. I bimbi dopo la chiusura delle scuole giocano nei parchi senza sosta. Hanno riscoperto il loro spazio. Da quando è iniziato il terremoto in Emilia, i giornali e siti di informazione (soprattutto quelli locali) pubblicano foto di orologi. Le torri degli orologi di Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Ferrara; l´orologio della chiesa di Sant´Agostino, quello della chiesa di San Rocco a Cento… Quadranti danneggiati, spaccati, scomparsi. Qualcuno è rimasto intatto ma fermo, a segnare l´ora della scossa che lo ha bloccato. Chi come me vive a Bologna non può non pensare all´orologio della stazione, fisso sulle 10: 25 dalla strage del 2 Agosto. Perché un orologio fermo diventa notizia? Perché ne guardiamo la foto? Forse perché in essa cogliamo qualcosa, un lampo di verità su noi stessi. L´Evento che lacera la quotidianità si esprime per metafore. Come gli insorti della Comune di Parigi secondo Walter Benjamin, il terremoto ha «sparato sugli orologi». Non solo: …

Obama accusa la Ue "La crisi è colpa sua", di Federico Rampini

La grande fuga dall´euro è cominciata davvero. Non più solo risparmiatori greci e spagnoli che ritirano piccoli depositi dalle loro banche; non più solo capitali speculativi con le loro scommesse ribassiste. Stavolta si muovono le multinazionali dell´industria, della grande distribuzione, del turismo e dei servizi. Il deflusso dettato dalla paura coinvolge l´economia reale, non soltanto gli hedge fund e le banche di Wall Street. L´allarme sale di un livello, contagia multinazionali americane ma anche europee: tutte a preparare “piani A, B e C”, scenari-catastrofe, misure preventive per limitare i danni mettendo i capitali al sicuro. Nel giorno in cui torna a crescere la disoccupazione americana, mettendo in serie difficoltà Barack Obama, nessuno è più al riparo dal disastro dell´eurozona. Commentando la frenataccia dell´occupazione Usa, Obama punta un dito accusatore: «La causa sono i problemi dell´Europa». Si confermano anche i rallentamenti di Cina e India, provocati in buona dalla stessa causa: la caduta delle esportazioni verso l´Unione europea. É il Wall Street Journal a rivelare i grossi nomi dell´industria che stanno “tirando i remi in barca”, …

"«Meno corruzione con più donne impegnate in politica» La crescita? Con l'occupazione femminile", di A. Bac.

Un capitolo tutto dedicato alle donne. Già questa è una novità degna di nota nella storia delle relazioni annuali di Banca d’Italia che, come istituzione, ha già approfondito il tema femminile in numerosi studi. Ma se i dati sul divario di genere sono per lo più quelli noti, e condannano l’Italia al 90° posto su 145 nella graduatoria dei Paesi che consentono alle donne pari partecipazione e opportunità economiche, coraggioso è l’approccio. «A una più elevata presenza di donne tra gli amministratori pubblici corrispondono livelli di corruzione più bassi e un’allocazione delle risorse orientata alla spesa sanitaria e ai servizi di cura e istruzione» si legge in un passaggio della relazione, che cita «evidenze internazionali» in questo senso. E ancora: «Una maggiore occupazione femminile si associa – secondo la relazione – all’acquisto di beni e servizi, specie quelli di cura, altrimenti prodotti all’interno della famiglia, stimolando l’espansione di un mercato in Italia poco sviluppato». E in definitiva «può determinare una crescita complessiva del Pil». La realtà però è un’altra: il tasso di occupazione femminile nel …