Mese: Maggio 2012

"Il tesoro nascosto al Fisco vale quasi il 20% del Pil", di Roberto Giovannini

L’Istat ha quantificato il sommerso del 2008 in una cifra tra i 255 e i 275 miliardi. E nel 2009 gli italiani hanno dichiarato 780 miliardi di reddito e ne hanno spesi 918. Chissà se Mario Monti riuscirà a convincere gli italiani che l’evasione fiscale è – in fondo – il loro nemico principale. Perché ammazza la concorrenza, perché spiazza le imprese generando inefficienza, perché crea ineguaglianza tra le persone anche per quanto riguarda il godimento di certi servizi sociali. Perché l’evasione fiscale impoverisce molti arricchendo pochi. E tecnicamente deruba ogni giorno che passa tutti i contribuenti (forzatamente, o volontariamente) onesti. Sarà dalla metà degli anni ’80 che in tanti ci hanno provato a spiegare questi semplici concetti, a far capire che quello che funziona – pagare le tasse correttamente – in mezzo mondo e in quasi tutta Europa potrebbe e dovrebbe funzionare anche in Italia. Altrettanti protagonista della politica – basti ricordare le celebri battute di Silvio Berlusconi, o le teorizzazioni di Giulio Tremonti, prima che si scoprisse antimercatista e rigorista in finanza pubblica …

"Niente (anzi poca) matematica, siamo inglesi", di Flavia Giannoli

Un’indagine dell’ufficio inglese per gli standard educativi, l’OFSTED, rivela una notevole carenza del sistema educativo inglese per quanto riguarda la matematica. Abbiamo chiesto a Flavia Giannoli, esperta nei processi formativi per la didattica della matematica, di commentare questa notizia proponendoci il suo punto di vista, anche in vista della situazione italiana. Nel mondo Occidentale si assiste a una crisi diffusa dei sistemi scolastici per quanto riguarda l’efficacia dell’insegnamento, e ad una conseguente azione di ripensamento delle strategie organizzative e delle tecniche educative, in special modo nel campo delle scienze e della matematica. Il sistema scolastico inglese non fa eccezione, come riportato dal giornalista Graeme Paton nel suo recente articolo apparso su “The Telegraph”: Ofsted: bright children failed by poor maths lessons (Ofsted: gli studenti brillanti non riescono a causa di lezioni di matematica di livello troppo basso). Il sistema scolastico inglese è differente da quello Italiano sotto molti aspetti. I ragazzi inglesi a 16 anni devono sostenere il GSCE, General Certificate of Secondary Education, per poter passare ai gradi scolastici superiori o entrare nella formazione …

"Altre scosse Ieri il saluto a due operai", di Giulia Gentile

Il fotogramma di un funerale ai tempi del sisma è quello di un campo sportivo, il campo di Bondeno nel Ferrarese, pieno di oltre ottocento persone che hanno superato l’angoscia per le scosse continue, e le concrete difficoltà, semplicemente per esserci. Per salutare uno dei quattro operai morti, sabato scorso, sul luogo di lavoro sotto le macerie di capannoni crollati come mattoncini “Lego”. Rimaste, nel migliore dei casi, senza facciata o senza tetto quasi tutte le chiese del Ferrarese, dichiarati inagibili molti cimiteri in tutte e tre le province colpite una settimana fa dal terremoto di magnitudo 6 della scala Richter, le esequie di Leonardo Ansaloni, operaio di 41 anni alle ceramiche di Sant’Agostino (Fe), ieri pomeriggio si sono svolte sul prato dello stadio di Bondeno, cittadina dove la moglie Gloria gestisce una cartolibreria. La bara è stata portata a spalla al centro del campo, dov’era attesa dai genitori Aires e Rossana, dalla moglie e dai proprietari delle ceramiche Sant’Agostino, Ennio e Mauro Manuzzi. Per il lavoratore, la cui salma vegliata da due carabinieri in …

"Quel padre con il dolore tra le braccia", di Mauro Covacich

Siamo bravissimi a rispettare le istanze dei ribelli e quelle di Assad, ma come si può accettare la morte di quei bambini? Una mano solleva il lembo di una coperta e la telecamera inquadra un cervello. Un cervello umano. La mano è di un uomo che impreca e urla e piange aggirandosi tra i corpi allineati dei bambini. Parla in arabo, ma si capisce benissimo cosa dice. A parte l’invocazione di Allah, diremmo tutti la stessa cosa, la stiamo dicendo insieme a lui. Com’è possibile tutto questo? Come potremmo mai essere perdonati per questo? È un padre e probabilmente un combattente. Insieme a lui ci sono altri padri seminascosti sullo sfondo di questa casa trasformata in obitorio, con morti sui divani, sui tavoli, e l’esposizione dei figlioletti-pesce appena usciti dalla mattanza. L’uomo vaga tra i corpi e li solleva. Alcuni li raccoglie con cautela affinché dai crani aperti non tracimi altra materia cerebrale. Non si preoccupa dell’oscenità del gesto, l’oscenità non lo preoccupa più. Altri li afferra per un braccio e li tiene sospesi per …

"Chi non vuole le riforme", di Claudio Sardo

Cambiare la legge elettorale è una necessità vitale per la nostra democrazia malata. L’Italia non può permettersi un’altra legislatura segnata dal distacco crescente tra elettori ed eletti, da premier che rivendicano un mandato diretto senza averne titolo, da coalizioni rissose che nessun premio di maggioranza riesce a cementare. Per questo la sortita berlusconiana sul presidenzialismo non annuncia nulla di buono. Il nostro sistema ha già avuto in questo ventennio una torsione presidenzialista: ma questa è parte della malattia di cui soffriamo, delle manomazioni che sono state prodotte al nostro impianto costituzionale. Dovremmo liberare il sistema dalle zavorre populiste, dai miti iper-democratici (che hanno prodotto effetti autoritari), dalla demagogia gettata a piene mani nei delicati ingranaggi istituzionali. Invece rischiamo di ritornare al punto di partenza. Di perderci in un labirinto che può uccidere la democrazia rappresentativa. La crisi della politica è grave. Non solo in Italia. La ragione prima della crisi non sta certo nelle storture del sistema istituzionale. Il sistema vacilla innanzitutto perché la politica non si mostra capace di risolvere i gravi problemi sociali …

L´apprendistato piace solo alle imprese "Pochi assunti, creerà altri precari", di Filippo Santelli

L´estero insegna: dove l´apprendistato funziona i ragazzi trovano lavoro. Importare il modello in Italia, il Paese europeo con più giovani inattivi, è una delle idee di Elsa Fornero. L´effetto della sua riforma, attesa dal voto di fiducia in Senato, potrebbe però essere diverso. Perché a spingere gran parte delle aziende italiane ad assumere apprendisti, più che la volontà di far crescere validi collaboratori sono ragioni economiche. E rendendo questo contratto ancora più conveniente il ddl lavoro rischia di incrementare i numeri, ma senza incidere sulle competenze: «L´apprendistato resterebbe un´alternativa al contratto flessibile anziché uno strumento di formazione qualificata», avverte Michele Tiraboschi, professore di Economia all´Università di Modena e Reggio Emilia. In Italia dal 2009 al 2010, per effetto della crisi, i giovani apprendisti sono diminuiti da 645mila a 541mila. A calare sono stati soprattutto i contratti in diritto-dovere, quelli che portano gli under 19 ad ottenere un diploma: dimezzati, da 278mila a 142mila. «I giovani preferiscono sempre di più il liceo – spiega Tiraboschi – al contrario che in Germania, in Italia l´apprendistato è solo …

Gli sfollati: "Dormiamo ancora in auto: stare in casa fa troppa paura" di Paolo Colonnello

Venti scosse in una notte, una cinquantina in media al giorno, non sono il semplice seguito di un sisma, ma un terremoto dell’anima. I cui effetti sono ben più profondi e permanenti dei sussulti che hanno solo parzialmente devastato la zona dell’epicentro, le cui case, dall’altro ieri, sono state dichiarate agibili al 98 per cento. Perché «ogni torre o campanile crollato modifica la geografia di questi luoghi millenari e di conseguenza anche la geografia dei riferimenti e dei sentimenti delle persone», racconta Antonella, una delle assistenti sociali di Sant’Agostino e Cento che in questi giorni, insieme con le equipe degli psicologi della Croce Rossa, stanno seguendo i grandi e piccoli drammi di una popolazione fiaccata da uno «sciame sismico» che, pur decrescente, continua a riservare sgradite sorprese, soprattutto notturne. Ecco allora la famiglia di marocchini che mercoledì è ripartita per il proprio paese con un volo last minute trovato dall’equipe che li assisteva o quella con il nonno in carrozzella che tutti i giorni tira a sorte per chi deve entrare in casa a prendere …