Mese: Maggio 2012

"Se l´esattore diventa il nemico", di Francesco Merlo

Il sussulto più inquietante e significativo è quello degli operai di Termini Imerese che, rimasti senza lavoro, non hanno occupato la Prefettura o la Regione, cioè i tradizionali simboli dello Stato in periferia, ma gli uffici delle tasse, cioè «il fortilizio dello Stato reale» come sta scritto in un loro volantino. E se non c´è ancora l´assalto ai forni o l´incendio dei municipi, sono almeno 270 i ‘fuochi´ di rivolta contro Equitalia. E Dio ci liberi dai presuntuosi dell´ingegneria sociale che, epigoni di Procuste, vi vedono solo evasori da reprimere. Ma Dio ci salvi anche dai catastrofisti che confondono lo sbracamento e il collasso con gli orgasmi rivoluzionari di Tony Negri e con il “travaglio” populista di Beppe Grillo. Una pulsione arcaica incendia l´Italia e diventa moderna. Nel gennaio scorso gli hacker rivoluzionari hanno bloccato il sito di Equitalia per 24 ore e lo scorso anno più di ventimila pastori sardi sono sfilati in corteo a Cagliari con lo slogan: «Chiudiamo Equitalia». Pastori e hacker sono a prima vista mondi incompatibili, i nomadi dell´Italia sottosopra, …

"Niente alibi, vanno presi sul serio", di Cesare Martinetti

Il volantino del «nucleo Olga» con il quale la federazione anarchica informale ha rivendicato il ferimento dell’ingegnere dell’Ansaldo Roberto Adinolfi è insieme un documento vecchio e nuovo. Vecchio non solo per la citazione di Michael Bakunin (che essendo russo si chiamava in realtà Michail) ma per una generale rievocazione del format dei volantini degli anni di piombo. Nuovo perché puro prodotto dal mondo di oggi, deserto di politica e di ideologie, senza nessuna speranza o progetto di un mondo regolato da un ordine nuovo, ma genericamente rivolto al «sogno» anarchico, di una società senza stati e senza gerarchie. La frase chiave ci sembra questa: «…non siamo alla ricerca del consenso. Quella che adesso cerchiamo è complicità». Annunciando nuovi attentati, i criminali del «nucleo Olga» con queste parole vogliono dire che non sono interessati ad azioni dimostrative banalmente rivolte a «cittadini indignati per qualche malfunzionamento di un sistema di cui vogliono continuare ad essere parte». A loro non interessa un «democratico dissenso», né la «generosità che si trasforma in assistenzialismo». Loro vogliono «colpire dove più nuoce, …

"La nuova stagione dei diritti", di Stefano Rodotà

Il fronte dei diritti si è appena rimesso in movimento. Obama ha affrontato senza reticenze il tema difficile dei matrimoni omosessuali, e lo stesso ha fatto François Hollande inserendolo nel suo programma e mettendo all´ordine del giorno quello ancor più impegnativo del fine vita. Di questa rinnovata centralità dei diritti dobbiamo tenere conto anche in Italia. In che modo, però, e con quali contenuti? Qualche esempio. La recente sentenza della Corte di Cassazione sui matrimoni gay è un dono dell´Europa. Così come lo è l´avvio dell´estensione alla Chiesa dell´obbligo di pagare l´imposta sugli immobili. Così come può diventarlo l´utilizzazione degli articoli 10 e 11 del Trattato di Lisbona. Mi spiego. La Cassazione ha potuto legittimamente mettere in evidenza il venir meno della “rilevanza giuridica” della diversità di sesso nel matrimonio, e il conseguente diritto delle coppie dello stesso sesso ad una “vita familiare”, proprio perché queste sono le indicazioni della Corte europea dei diritti dell´uomo e soprattutto dell´innovativo articolo 9 della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. Sappiamo, poi, che la norma sul pagamento dell´Ici …

"Migliorata la riforma sul lavoro, ma si può fare di più", di Renata Gottardi

La riforma Fornero sul mercato del lavoro sembra fare passi in avanti. Con un approccio che somiglia molto al positivo metodo di lavoro del Parlamento europeo, sono stati presentati in Senato pacchetti di emendamenti concordati tra i due relatori (Castro del Pdl e Treu del Pd), con conseguente ritiro di molti di quelli che erano stati finora presentati, al fine di ottenere «il massimo possibile di convergenza da parte delle forze parlamentari». Si accentua così il carattere compromissorio (in senso positivo) della riforma, con modifiche che sembrano rispondere al bilanciamento tra esigenze dei datori di lavoro, da un lato, e tutela dei lavoratori, dall’altro, con un bilanciamento realizzato nel complesso e non materia per materia o istituto per istituto. Proviamo a verificare questo assunto su due punti significativi, nella parte dedicata alle tipologie contrattuali, altrimenti conosciuta come intervento di riduzione della flessibilità in entrata. Nel contratto a tempo determinato, va sicuramente a favore dei datori di lavoro allungare da sei mesi a un anno la durata possibile del contratto stipulato senza indicazione dei motivi (la …

"La ricerca dell'equità", di Massimo Riva

In attesa di affrontare la vera partita della crescita sull´unico campo che conta, l´Europa, Mario Monti ha deciso di non stare comunque fermo sulla panchina domestica. I provvedimenti decisi ieri dal Consiglio dei ministri non daranno una scossa decisiva alla languente economia interna, ma sono un preciso segnale del possibile che è opportuno e necessario fare da subito in casa nostra. Tecnicamente sono una chiara anticipazione di quella ristrutturazione della spesa che va sotto il nome esotico di «spending review» e che non può esaurirsi soltanto nell´uso della forbice. I 2,3 miliardi messi a disposizione per interventi a favore del Mezzogiorno non sono, infatti, risorse aggiuntive rispetto alle uscite già previste in bilancio. Sono frutto, però, di una diversa articolazione dei finanziamenti mirata a renderli più efficaci. Troppo spesso in passato somme importanti tratte dagli aiuti europei sono finite nel nulla per ignavia o incapacità progettuale delle istituzioni nazionali. Con questa mossa il governo Monti corregge un´inveterata stortura nella gestione della cosa pubblica e, al tempo stesso, lo fa venendo incontro alle situazioni di disagio …

Bersani: "Il profilo morale di un dirigente politico è un bene pubblico"

“Il profilo morale di un dirigente politico è un bene pubblico. La moralità richiede una manutenzione, devi guardarti allo specchio tutti i giorni e dire, io sono a posto”. Lo ha dichiarato il segretario del PD Pier Luigi Bersani parlando ai partecipanti di Officina Politica, scuola di formazione politica del PD, giunta all’ultimo appuntamento dell’anno. “Noi- ha aggiunto – abbiamo una ragione in più per avere più moralità. Il partito deve essere palestra di comportamenti morali”. “Ribadiamo testardamente che la politica è esercizio collettivo. Chi non percepisce questo ha in testa qualcosa di diverso dalla politica”. “E’ assurdo pensare di fare politica se, nel farla, perdi il senso del collettivo. Sentirsi collettivo non significa avere meno carisma degli altri, sentirsi limitati nella personalità: queste sono cazzate”. ***** “Le vie di selezione dei dirigenti devono essere anche esterne, perché se fossero solo interne ci sarebbero dei rischi. Dopo di che non è che le primarie risolvono tutto. Ci sono anche altri mezzi per aprire il PD”. ***** Centrodestra in crisi. “Penso che ci sia un vuoto …

"Un miliardo di euro contro la povertà piano del governo su anziani e bambini", di Roberto Mania

Oggi pomeriggio il progetto sarà presentato da Monti con i ministri Barca, Riccardi e Fornero. Risorse dai fondi Ue per il Sud, coinvolti Comuni e Regioni. Un piano da un miliardo contro la povertà. Un piano per cominciare ad affrontare quella che sta diventando una vera emergenza sociale, tra anziani e bambini, soprattutto a Sud. Il progetto sarà presentato oggi pomeriggio dal presidente del Consiglio, Mario Monti, insieme ai ministri Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Andrea Riccardi (Immigrazione e famiglia) e Elsa Fornero (Lavoro). IL RIASSETTO DEI FONDI Il miliardo arriverà dalla riprogrammazione dei fondi comunitari destinati al Mezzogiorno. Ci hanno lavorato nelle ultime settimane i due ministri Barca e Riccardi: il primo tra i maggiori esperti nell’utilizzo delle risorse di Bruxelles, il secondo nelle politiche contro il disagio sociale. L’obiettivo è di intervenire, in uno stretto collegamento tra il governo centrale e le istituzioni locali, per far restare all’interno della vita comunitaria le fasce di popolazione più fragili, evitare la loro marginalizzazione. Non la social card di Tremonti che è risultata in larga parte inefficace …