Mese: Maggio 2012

"Le scelte non più rimandabili", di Stefano Lepri

Ormai ce lo sanno dire tutti. Tutto il mondo sa che cosa l’area euro dovrebbe fare per uscire da questa nuova stretta. Consigli analoghi vengono dal Presidente degli Stati Uniti, dal Primo ministro britannico, dal Fmi; manca solo che ci si metta anche la Cina. Nelle ultime ore qualcosa sembra muoversi, in Germania. Ma non c’è più tempo per caute correzioni di rotta. Il momento per decidere è ora. Non è un tracollo dell’euro quello che rischiamo, questo no. L’unione monetaria sopravvivrà; ma dalle scelte che si faranno nei prossimi giorni dipende se al risultato ci arriveremo con affanno e a costi elevati, spinti dall’urgenza di elevare barriere contro un crack della Grecia, o se lo otterremo prima, senza passare per questo trauma, evitando la scia di risentimenti che ci imprimerebbe nella memoria. Speriamo che non sia già troppo tardi per arrestare la frana. Forse è esagerato il timore che ad affossare la Grecia siano già prima delle nuove elezioni i greci stessi. Greci che hanno svuotato le loro banche, inzeppando i materassi di banconote …

Lo spiraglio tedesco "Ora serve unità" di Claudio Tito

«Nessuno di noi può correre il rischio di presentarsi e presentare l´Europa disunita. Né al prossimo G8 di Camp David, né ai prossimi vertici di Bruxelles». Le espressioni di ottimismo sono state lasciate in un angolo. Per tutti la situazione è «difficilissima». La tensione alle stelle. E anche la Conference Call che ha riunito i quattro soci fondatori dell´Unione europea, l´allarme è stato costantemente altissimo. Del resto, la drammatica crisi in Grecia, i dati delle borse continentali e quelli ancor più preoccupanti degli spread con il bund tedesco non potevano rappresentare un segno di incoraggiamento. L´indice di Milano ha toccato il minimo storico dal 2009 e la distanza tra i btp italiani e i buoni di Berlino sono di nuovo schizzati oltre quota 450. Ma per la prima volta Angela Merkel ha aperto un piccolo spiraglio di fiducia. Una disponibilità a valutare se e come allentare i vincoli sugli investimenti; e a rafforzare progetti come quelli sull´agenda digitale che al momento prevede tappe di lungo periodo fino al 2020. Quella frase pronunciata al termine del …

"Nella strage del 1995 furono risparmiate solo le donne. Che oggi, mentre Mladic è sotto processo all´Aja, raccontano. Ma non chiedono vendetta", di Adriano Sofri

Srebrenica è un paesino, lo è sempre stata, tranne che in quel 1995, quando vi si erano ammucchiati a decine di migliaia gli sfollati bosniaco-musulmani. Sarebbe il paesino più triste del mondo, se non vi si arrivasse dopo aver già attraversato al contrario il percorso delle stragi di quei giorni di luglio: Kravica e il magazzino del mattatoio, e Potocari e i capannoni dismessi delle truppe olandesi in cui cercarono invano rifugio i disperati, e l´immenso cimitero memoriale. L´11 luglio di ogni anno arrivano decine di migliaia di pellegrini, famigliari che si raccolgono attorno alle tombe, persone che vengono a capire e ricordare – gli italiani sono i più numerosi. Oggi è un giorno qualunque, e Srebrenica è un paesino scadente, di case brutte, le diroccate e le nuove. In alto c´è la chiesa ortodossa ricostruita. Più giù, dalla moschea ricostruita al margine di una piazza sconclusionata, escono gruppi di donne anziane e qualche uomo che hanno appena partecipato a una cerimonia funebre. Facciamo un giro, andiamo a cercare il locale in cui le donne …

Ddl Corruzione. Passa l'emendamento PD per l'inasprimento delle pene

La commissione Giustizia ha approvato l’emendamento del Pd che prevede l’inasprimento delle pene per il reato di corruzione. “Nonostante l’inaccettabile comportamento del Pdl, la commissione Giustizia ha approvato l’emendamento del Pd che prevede l’inasprimento delle pene per il reato di corruzione. Abbiamo più volte proposto al Pdl di entrare nel merito dei singoli emendamenti offrendo anche la disponibilità ad accantonare le questioni più controverse, affrontandole in una prossima seduta. E ciò al fine di superare l’ostruzionismo e di costruire la massima condivisione possibile su una legge essenziale per ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni”. Così Andrea Orlando, responsabile Giustizia del PD. “Ancora una volta, però, il partito di Berlusconi ha dimostrato di non sapere andare oltre le proprie contraddizioni e ha cercato di continuare a fare melina. Manterremo la massima disponibilità al confronto assieme alla più forte determinazione: in Commissione o in aula una legge efficace contro la commissione sarà approvata a prescindere dalla condotta del Pdl. Il nostro comportamento e il nostro voto varrà più di qualunque illazione di chi, con …

"Parlare ai delusi del Nord", di Matteo Mauri

Domenica e lunedì si torna al voto per i ballottaggi, e tutti aspettano di vedere come andrà a finire a Palermo e a Parma, ci sta, di quelle città si parla molto in questi giorni. Però non ci sono solo Palermo e Parma in questo secondo turno, ci sono un sacco di altre cose interessanti, e non vorrei che ce ne dimenticassimo. Ne voglio segnalare una, il Pd al Nord. Il primo turno ha affermato la centralità del Partito democratico in tutt’Italia, nessun progetto di rilancio politico può prescindere da noi. Ma questo è ancor più vero al Nord, dove abbiamo dato una grande prova di forza. E non era assolutamente scontato. Faccio alcuni esempi lombardi, che magari possono suonare meno conosciuti di Palermo e Parma, però danno una geografia del cambiamento. A Como abbiamo ottenuto un risultato storico, con Lucini oltre il 33%, a Cassano, paese nativo di Bossi, la Lega è fuori dal ballottaggio e Zaffaroni, candidato del centrosinistra, è al 40% con la lista Pd al 27%; risultati importanti li abbiamo ottenuti …

"Ricostruzione, identità del Pd e questione antropologica", di Giuseppe Vacca

L’emergenza educativa è un grande tema nazionale che il programma per il 2013 deve affrontare con forza. Non si tratta solo dei fondi da destinare alla ricerca ma di assumere impegni sul profilo culturale del Paese. Le turbolenze dell’economia mondiale e l’incertezza sul se e quali riforme si potranno varare in questo scorcio di legislatura fanno pensare che l’emergenza nazionale, da cui ha avuto inizio il governo Monti, non sarà superata con le elezioni del 2013. Tralascio gli aspetti internazionali, sui quali l’Italia può influire in misura limitata: la molteplicità dei fenomeni che sinteticamente chiamiamo crisi, origina, in ultima analisi, dalla insostenibilità per l’Occidente del dualismo competitivo fra euro e dollaro. Ma, quanto alla politica italiana, che situazione si profila sei mesi dopo la nascita dell’attuale governo? Mi pare che i risultati delle elezioni amministrative rivelino la profondità della crisi del centrodestra: la rivelano, non la generano, e fanno comprendere meglio perché si sia giunti a un governo di emergenza nazionale. Tutti sembrano riconoscere che il Partito democratico sia il solo partito rimasto in piedi. …

Isee: dal governo ci aspettiamo maggior equità e giustizia per l'accesso ai servizi

E’ la dichiarazione di Cecilia Carmassi sulla revisione dell’Isee proposta dal governo. Abbiamo raccolto anche la dichiarazione di Margherita Miotto capogruppo Commissione Affari Sociali. Riportiamo inoltre un comunicato stampa della Fish che sottolinea come la revisione non preveda ancora l’applicazione dell’indicatore sulle indennità delle persone con disabilità. “Nella versione del governo Berlusconi la revisione dell’ISEE era un modo per far cassa a discapito del sociale; con il governo Monti c’è stata una netta inversione di tendenza ed è uno dei risultati ai quali il Partito Democratico ha lavorato tenacemente”. Lo afferma Cecilia Carmassi, responsabile Politiche per la famiglia, Associazionismo e Terzo Settore, in merito ad alcune notizie comparse oggi sulla stampa riguardo alla riformulazione dell’ISEE, perché non si creino nuovo allarme e nuove tensioni. Oggi, grazie alle modifiche introdotte nel decreto Salva Italia, la revisione dell’ISEE e quindi delle agevolazioni nell’accesso ai servizi, se anche comportasse un risparmio sarebbe un risparmio interamente investito di nuovo in servizi sociali, è bene dirlo con chiarezza è scritto a chiare lettere nella delega. Qual è allora l’obiettivo della …