Mese: Maggio 2012

"Giovanni Falcone vent'anni dopo Lotta alla mafia e tranelli dello Stato", di Gian Carlo Caselli*

Caro direttore, le ombre cupe che in vita si addensarono sulla testa di Giovanni Falcone, a causa dell’incisività della sua azione antimafia, sono storia. Spesso dimenticata ma storia. Ricordarla significa illuminare di luce vivida la straordinaria figura di un magistrato che per senso del dovere seppe perseverare con tenacia, nonostante fosse consapevole di rischiare la vita. Ancora a metà degli anni Settanta c’era chi osava scrivere: «La mafia ha sempre rispettato la magistratura, si è inchinata alle sue sentenze e non ha ostacolato l’opera del giudice. Nella persecuzione ai banditi e ai fuorilegge ha affiancato addirittura le forze dell’ordine». E non erano parole di uno sprovveduto qualunque, ma di un alto magistrato della Cassazione, Giuseppe Guido Lo Schiavo. È evidente che «ragionando» così era sempre la mafia a vincere. Falcone la pensava diversamente e con gli altri magistrati del pool dell’Ufficio istruzione di Palermo, diretto da Nino Caponnetto, elaborò un metodo di lavoro imperniato su specializzazione e centralizzazione: il cemento armato di un capolavoro investigativo-giudiziario, il «maxiprocesso» del 1986. Per la prima volta nella storia …

"Fuga dalle urne: 11 per cento in meno", di Lorenzo Fuccaro

Elezioni amministrative: ballottaggi in 118 Comuni, 100 dei quali in regioni a statuto ordinario e 18 in Sicilia. A Genova, Parma, L’Aquila e Palermo le sfide chiave. Alle 22 l’affluenza media è stata del 36,2% con una flessione dell’11,4% rispetto al primo turno quando ha votato il 47,6 degli aventi diritto. Se questa tendenza sarà confermata oggi, quando alle 15 chiuderanno i seggi, significherà che avrà votato più o meno la metà degli aventi diritto (circa 9 milioni sommando i due turni elettorali). Crollo dell’affluenza nel giorno dei ballottaggi che coinvolgono 118 Comuni, 100 dei quali in Regioni a statuto ordinario e 18 in Sicilia. A Genova, Parma, L’Aquila e Palermo le sfide chiave. Alle 22 l’affluenza media è stata del 36,2% con una flessione dell’11,4% rispetto al primo turno quando aveva votato il 47,6 degli aventi diritto, con l’eccezione dell’Umbria dove la percentuale è cresciuta arrivando al 50,7, (era il 49,7). Se questa tendenza verrà confermata oggi alla chiusura dei seggi, significherà che ogni più negativa previsione sulla disaffezione dei cittadini nei confronti della …

"I risarcimenti e la legge da cambiare", di Bianca Di Giovanni

Per una di quelle incredibili coincidenze della storia il sisma in Emilia-Romagnaha colpito a soli tre giorni dalla pubblicazione del decreto che riforma la protezione civile, con novità sostanziali sulla gestione delle emergenze. Il terremoto di ieri sarà il banco di prova di un decreto che ha avuto una gestazione sofferta (per due volte è stato sul tavolo del consiglio dei ministri) ed è stato accompagnato da un fiume di polemiche, soprattutto sull’ipotesi di nuove tasse sulle calamità e l’avvio di un sistema assicurativo privato che dovrebbe sostituire l’intervento pubblico. Nel testo non mancano elementi positivi. Dopo mesi di incertezza, si fa finalmente chiarezza sulle funzioni affidate allo stato e quelle delle regioni. La nuova legge dispone infatti che a provvedere agli aiuti nei primi 100 giorni dell’emergenza (per l’esattezza 40 prorogabili di altri 60) sarà lo stato centrale attraverso il fondo della protezione civile. Dopo quella data, tuttavia, dovrà essere la regione colpita a occuparsi della ricostruzione, con fondi propri. E qui compare la facoltà (non l’obbligo) di azionare la leva fiscale, in sostanza …

"L'orrore che divora figli e futuro", di Benedetta Tobagi

“Fra tutte le azioni delittuose che gli uomini possono compiere contro altri uomini, la strage è una di quelle che più si avvicina al male radicale”, ha scritto Norberto Bobbio. “Non c´è forse modo più perverso di ridurre l´uomo a mezzo che quello di considerare puro mezzo di un disegno ignoto la sua morte violenta”. E a Brindisi, nemmeno uomini, ma ragazzini, sono stati l´obiettivo, il mezzo di una strategia ancor più perversa, ancora ignota. Solo il caso ha evitatouna strage di studenti, sabato. Ma questo non argina l´orrore e lo sconcerto di fronte al ritorno di una pratica stragista che ha fatto un nuovo salto di livello. Una sola vittima, ma chi uccide una vita uccide il mondo intero, recita un adagio ebraico, e il sorriso radioso di Melissa basta a spalancare il baratro. Chi prepara un attentato del genere cerca di seminare terrore e sconcerto: è un attentato al pensiero, oltre che alle vite umane, paralizzante, destabilizzante. Proprio Melissa, nell´ultimo compito di psicologia scriveva: «Tra tutti gli esseri viventi, l´uomo è l´unico capace …

"Il momento della solidarietà", di Vittorio Emiliani

L’antica torre civica di Finale Emilia spaccata verticalmente a metà, quei quattro operai intrappolati sotto le macerie della fabbrica mentre la gente si riversava nelle strade. Uno di loro è un giovane maghrebino, appena sposato: era tornato dentro per salvare i macchinari. Un altro era arrivato anni fa dalla Campania. La tragedia che ha colpito l’Emilia-Romagna, soprattutto le province di Ferrara e di Modena, rimanda a questi simboli, a queste storie, mentre piove forte sulle macerie e sulle tendopoli in allestimento. Molti i centri colpiti. I morti sono sette, i feriti decine. Gli sfollati in aumento, forse cinquemila. Ma qui la gente è abituata a reagire in positivo, a darsi da fare, a solidarizzare coi più deboli. Non si ferma a piangere. Sa di trovare nelle torri civiche, nella Regione, nella Protezione civile punti solidi di riferimento. «Regione sazia e disperata», la definì maldestramente, anni fa, un cardinale non emiliano. Mi trovavo, per caso, con un suo confratello di queste parti. Scosse il capo: «Se si informasse, saprebbe che da noi il volontariato è una …

"Quei dannati inghiottiti dalle loro fabbriche", di Michele Smargiassi

Leonardo, Gerardo e gli altri i dannati del turno di notte inghiottiti dalle loro fabbriche. Quattro operai morti. “Nicola era libero, poi un collega si è ammalato”. “A mio marito non pesava, pensava che poi di giorno poteva portare in piscina i ragazzi” “Dopo la prima scossa siamo corsi fuori. Tarik è voluto rientrare per chiudere la valvola del gas: non è più tornato” “Mio figlio non doveva essere lì, l´altra sera, ma gli hanno chiesto di sostituire un altro che stava male: è destino”. Ha dell´incredibile che quattro delle sette vittime del terremoto d´Emilia siano operai del turno di notte, di tre stabilimenti diversi. Nicola, Leonardo, Gherardo, Tarik sono stati sepolti nella stessa manciata di secondi in questo villaggio industriale disseminato fra i campi che è la pianura tra Modena, Ferrara e Bologna, nella notte paradossale e feroce in cui il terremoto ha scelto di far crollare le fabbriche e non le case; e non è una fortuna perché le fabbriche, oggi, sono abitate anche di notte, come le case. Così il terremoto si …

"Giovani e futuro. Un esperimento sulla pelle dei ragazzi ", di Maurizio Ricci

Fra il 2008 e il 2010, mentre il paese si baloccava con l´articolo 18, il 30 per cento dei giovani precari dell´industria è stato licenziato e lasciato senza nessuna tutela. Già nel 2009, secondo la Banca d´Italia, 480mila famiglie avevanoun figlio disoccupato in casa. E intanto In Italia il welfare è in via di lenta estinzione. Un´inversione di marcia per le nuove generazioni: dal lavoro nero subito dopo la guerra al lavoro regolare dopo il boom, siamo tornati al lavoro nero dagli anni Novanta. Bamboccioni, sfigati, infingardi. Poche generazioni sono state apertamente insultate come quella dei nati fra gli anni Settanta e Novanta, fra la fine dell´autunno caldo e la fine della Prima Repubblica, neanche la craxiana “Milano da bere” e l´esplosione del debito pubblico fossero loro colpe infantili. E insultati non dal politicante qualunque, ma da compatrioti illustri, fra le rare eccellenze intellettuali e accademiche del paese: Padoa Schioppa, Monti, Fornero. Ma la realtà è che, a fare una pessima figura, sono state proprio quelle eccellenze, dimostrando quanto siano lontane dalla realtà quotidiana del …