«Corruzione: niente favori a Berlusconi, né a Penati», intervista a Donatella Ferranti di Claudia Fusani
È l’atteso pacchetto di norme contro la piaga della corruzione. Lo chiamano “riforma agrodolce”, peggio, “testo compromesso” per dare un aiutino al Cav e a chi è indagato per reati contro la pubblica amministrazione. Sicuri che il testo che andrà in aula il 28 maggio non sarà in alcun modo utile a Berlusconi imputato nel processo Ruby per concussione? «La proposta Severino non ha eliminato dal codice il reato di concussione. L’articolo 317 vive. Solo che sono state ricavate due fattispecie di reato una delle quali, l’articolo 319 quater, permette di punire anche il privato concusso, che diventa “privato indotto a dare o promettere”, fattispecie non prevista e su cui l’Europa ci chiede da anni di intervenire». La concussione resta e raddoppia? «È stata divisa in due. Per rafforzarla. Il nuovo testo distingue il pubblico ufficiale che costringe abusando della sua qualità e dei suoi poteri da quello che induce a dare o a promettere denaro o altra utilità. In entrambi i casi questi comportamenti continuano ad essere reato pur essendo disciplinati in due diversi …