"Tre interventi urgenti per l'università", di Marco Meloni e Maria Chiara Carrozza
Nelle ultime settimane il governo ha adottato una serie di misure per l’equità e la crescita, rivolte in particolare riguardo al Mezzogiorno, ed è intenzionato a proseguire con altri interventi, in particolare rivolti alla promozione del merito. Per vincere la crisi, ne siamo tutti consapevoli, serve una nuova fase di sviluppo. Gli obiettivi ambiziosi dell’Ue per il 2020 (innalzamento al 75% del tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni, contrasto alla povertà, investimenti in ricerca e innovazione) stavolta non possono restare sulla carta. Alla base di questi, l’innalzamento del livello di istruzione: riduzione degli abbandoni scolastici sotto il 10%, aumento al 40%dei laureati. L’Italia è molto indietro, si pensi che il governo Berlusconi ha trasmesso all’Europa obiettivi per il 2020 sotto le medie europee del 2010.E peggioriamo: sempre meno giovani italiani si iscrivono all’università (-10% nell’ultimo anno). Le ragioni sono varie: un orientamento inefficiente, l’idea– sbagliata! – che studiare sia inutile. Ma soprattutto queste scelte segnano un’intollerabile decrescita culturale e sociale, per cui l’alta formazione tende a trasmettersi nuovamente per censo. Pochissimi …