I risultati dei ballottaggi e la conferenza stampa di analisi del voto di Pier Luigi Bersani. Dosi vince a Piacenza, Doria a Genova. Cialente si riconferma alla guida de L’Aquila. Nei 26 comuni capoluogo al voto il centrosinistra si aggiudica 18 amministrazioni e si registrano in alcuni casi delle vittorie storiche come a Monza, Como, Alessandria, Asti, Lucca, Rieti, Garbagnate, a Legnano. La Lega perde 7 ballottaggi su 7. Affermazioni di Pizzarotti a Parma e di Orlando a Palermo
Nei 26 comuni capoluogo al voto il centrosinistra si aggiudica 18 amministrazioni, 5 il Pdl, 1 il movimento Cinque stelle, 1 il Terzo Polo, 1 la Lega Nord.
I cambi di amministrazione che premiano il Pd e il centrosinistra sono 11, mentre il centrodestra può annoverarne solo uno. Ecco le città capoluogo che cambiano casacca a favore del centrosinistra: Alessandria, Asti, Como, Monza, Belluno, Lucca, Rieti, Isernia, Brindisi, Trani. Il Pdl, se il dato sarà confermato, si aggiudica solo Frosinone. Al conteggio del centrosinistra si aggiunge Palermo, che tuttavia non è ascrivibile al Pd.
Per quanto riguarda le conferme, il centrosinistra se ne aggiudica sette: Genova, L’Aquila, Taranto, Cuneo, Pistoia, La Spezia, Piacenza. Il centrodestra mantiene le amministrazioni di Gorizia, Lecce, Trapani, Catanzaro (anche se pende il ricorso).
La Lega conferma l’amministrazione di Verona. Ad Agrigento, l’unico sindaco del Terzo Polo, il centrista Zambuto, che succede a se stesso.
In totale tra cambiamenti e conferme, il centrosinistra si aggiudica 18 amministrazioni, il Pdl 5, 1 alla Lega, 1 al movimento di Beppe Grillo (Parma, gia’ amministrata dal centrodestra), 1 al Terzo Polo.
Il prevalere del centrosinistra è stato confermato anche dal turno di ballottaggio. Dei 19 capoluoghi che hanno votato per la seconda volta domenica, il centrosinistra se n’è aggiudicati 15.
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“Dei 177 comuni sotto i 15mila abitanti che sono andati al voto, 92 hanno visto la vittoria del centrosinistra e del PD. Un’affermazione notevole se solo si pensa che 5 anni fa partivamo da 45. Questi sono i fatti, abbiamo vinto senza se e senza ma le elezioni amministrative 2012”! Così il leader del PD, Pier Luigi Bersani nella conferenza stampa di analisi del voto dei ballottaggi 2012.
“Capisco il simpatico tentativo di rubarci la vittoria ma non sarà così” ha continuato il leader democratico. “Una vittoria straordinaria. Abbiamo vinto in tutta la Brianza e la Lombardia, in Toscana, in Abruzzo, nel circondario di Napoli e così via”.
“Voglio smentire che con Grillo noi perdiamo comunque: a Garbagnate e Budrio abbiamo vinto. Parma e Comacchio sono governate dal centrodestra da dieci anni. Dove non abbiamo vinto, non è vero che abbiamo perso”.
“Parma – ha aggiunto – ci fa riflettere. Per noi il giudizio rimane quello di prima del voto che è stato largamente trasversale. Ho sentito La Russa compiacersi di aver appoggiato Grillo e so anche bene che Grillo non si riduce a questo ma non è corretto interpretare questa elezione amministrativa solo quella chiave”.
Da queste elezioni “emerge con evidenza che esiste un forza politica capace di aggregare le forze civiche e di avere un’affermazione politica netta; capace di confrontarsi con le novità (non troppo chiare) nella prospettiva del bene del Paese: questo è il PD.
Noi ci siamo misurati in una situazione politica delicata, ci siamo caricati responsabilità non nostre in un momento difficile per il Paese. E il segnale che viene da queste amministrative dice che la nostra posizione è stata largamente compresa. Siamo in una situazione in cui la destra non risponde più alle aspettative dell’elettorato, c’è disaffezione e protesta verso la politica e tocca a noi interpretare un cambiamento credibile in vista di un appuntamento storico che è il 2013”.
“Un vittoria particolare l’abbiamo avuta a L’Aquila dove la nostra amministrazione si è caricata sulle spalle un problema enorme da affrontare ed è stata capita dai suoi cittadini. Ma tutti in nostri candidati sono stati eccezionali. A loro tutto il mio grazie e i complimenti vivissimi”.
Il confronto con Grillo. “Sotto la pelle del paese corrono tante difficoltà che non possono essere interpretate con politiche salottiere. Confrontiamoci con Grillo sul lavoro e gli assetti della democrazia. Seremo orgogliosi di fare questa battaglia, si capirà che il PD ha un’idea ben precisa di quale assetto dare al sistema. Senza nessuna scorciatoia”.
Affluenza al 51%, la politica ha perso?. Dato preoccupante ma non allarmante perché si tratta di un ballottaggio nelle sue particolarità. Dove la sfida era più accesa i dati di affluenza sono stati migliori. Certo, in termini assoluti, l’affluenza non ha raggiunto quelle soglie che avremmo voluto. Ma non possiamo dire che la politica è da buttare o farei un torto anche a Grillo. C’è grande difficoltà ma ci sono anche le risorse per riprendere la strada.
Elezioni e governo Monti. “Mi auguro che il governo capisca che da queste elezioni arriva un messaggio anche per lui. Il Paese vive una sofferenza acuta, alcuni problemi non si possono risolvere, altri si possono risolvere e bisogna porre un grande orecchio sui temi sociali”, ha spiegato il segretario del Pd nella conferenza stampa di analisi del voto.
“Le elezioni segnalano questo, sia per chi le ha vinte, che siamo noi, sia per le novità che sono emerse e segnalano un forte disagio oltre che un’esigenza di rinnovamento”, ha insistito, “il Paese ha bisogno di segnali concreti che riguardano la vita di ogni giorno”.
— Ore 17.45 —
“I risultati delle elezioni premiano il Pd e il centrosinistra. Viene confermata la fiducia dove abbiamo governato e vinciamo in quasi tutti i grandi comuni dove il centrodestra era alla guida della citta’. Como, Monza, Sesto San Giovanni, Legnano, Magenta, Abbiategrasso, San Donato, Garbagnate, Palazzolo (Bd), Desenzano (Bs), Castiglione delle Stiviere (Mn) sono i nomi della nostra vittoria inconfutabile in provincia di Milano e in tutta la Lombardia. Si tratta un risultato straordinario, il migliore da decenni a questa parte”. Con queste parole Matteo Mauri, capogruppo del Pd a palazzo Isimbardi, commenta il risultato dei ballottaggi in Provincia di Milano.
“Nel momento di crisi e difficolta’ – aggiunge Mauri – i cittadini hanno scelto di affidarsi al Centrosinistra e in particolare modo al Pd. Siamo consapevoli di essere chiamati ad una grande prova, risponderemo con la qualita’ dei nostri sindaci e con le nostre idee”.
— Ore 17.35 —
“Chi vuole dare una lettura burocratica sbaglia, il voto dimostra l’impatto violento nei confronti della politica tradizionale che non può trovare una risposta burocratica. Una nuova legge elettorale essenziale con cittadini che scelgono i candidati”. Lo afferma Enrico Letta, vice segretario del Pd al Tg3. L’esponente democratico, parlando del modello da scegliere aggiunge: ‘Il doppio turno mi sembra la migliore scelta”.
Il vicesegretario Pd ha sottolinea che il voto e la sua analisi arrivano “con la testa a Mesagne e a San Felice sul Panaro, lì dove i comuni fanno la loro parte e dove i cittadini si sono stretti ai loro sindaci”.
“Il primo dato da esaminare è che tra bassa affluenza e Parma, occorre una nuova legge elettorale, con i cittadini che scelgano direttamente, e la riduzione del finanziamento alla politica, con sanzioni e controlli”. Un pacchetto, almeno quello relativo al finanziamento della politica, “che si deve chiudere questa settimana, oppure – ammonisce – altro che Parma… Sarà Parma-Italia”
— Ore 17.20 —
Mario Lucini, candidato sindaco del centrosinistra (Pd, Sel, liste civiche), è il nuovo sindaco di Como. Al ballottaggio ha nettamente battuto la candidata del Pdl Laura Bordoli con il 74,86% dei voti (dato definitivo: 21.562 a 7.238). Per Como si tratta di una svolta storica: da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, aveva sempre vinto il candidato del centrodestra, cinque anni fa addirittura al primo turno.
“Festeggiamo pure, ma ricordandoci la sofferenza che stanno vivendo diverse famiglie – sono state le prime parole del nuovo sindaco – Per cui facciamolo con saggezza. Il bello inizia adesso. Se siamo arrivati qui è perché mi sono sentito sostenuto da decine e decine di persone. Questo è il successo di tutti”.
— Ore 17,17 —
Federico Pizzarotti è il nuovo sindaco di Parma. Ha ottenuto il 60,23% dei voti contro il 39,77% di Vincenzo Bernazzoli.
— Ore 17.12 —
Piermauro Pioli del Partito democratico è il nuovo sindaco di Garbagnate Milanese con il 51,74% delle preferenze. Ha vinto contro lo sfidante dei grillini Matteo Afker, fermo poco distante al 48,26%. In Lombardia Garbagnate era l’unico comune che vedeva contrapposto il centrosinistra al Movimento 5 stelle.
— Ore 17.05 —
A L’Aquila, Massimo Cialente si riconferma con il 59,19% dei voti.
— Ore 17.00 —
A Lucca, Alessandro Tambellini vince col 69,7%; ad Asti, Fabrizio Brignolo si afferma con il 56,9%; ad Alessandria, Rita Rossa vince con il 67,9%; a Rieti, Simone Petrangeli, vince con il 67,1%. Tutti e quattro i comuni erano governati dal centrodestra.
— Ore 16.57 —
Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente corre verso la sua rielezione per un secondo mandato, con oltre il 59% dei voti quando sono state scrutinate 70 sezioni su 81.
Cialente, sostenuto da Pd, Api, Idv, Prc-Pdci, Sel ha conquistato finora il 59,2% dei consensi contro il 40,8% ottenuto al momento da Giorgio De Matteis, candidato di Mpa, Udc, Udeur.
— Ore 16.55 —
“Il mio desiderio è annunciare la squadra non oltre sabato mattina”. Lo dice il neosindaco di Piacenza Paolo Dosi del Pd, confermando che ci sarà una “forte presenza femminile”.
— Ore 16.50 —
Paolo Dosi, assessore uscente della giunta Reggi (con le deleghe alla Cultura e Sport) è il nuovo sindaco di Piacenza. Si afferma con il 57,8% dei voti, quando mancano solo due sezioni. Il suo sfidante Andrea Paparo del Pdl si ferma al 42,1%.
Dosi si è affacciato dal balcone del Comune come da tradizione per il neosindaco per salutare i cittadini che si sono concentrati in piazza Cavalli davanti al Comune.
— Ore 16.40 —
La Lega ha perso 7 ballottaggi su 7.
— Ore 16.30 —
“Il Pd e il centrosinistra hanno vinto le elezioni amministrative 2012. Se avessimo vinto anche Parma, le avremmo stravinte. Ora prepariamoci a farlo in Italia, che il lavoro da fare sarà lungo e difficile”. Così Stefano Di Traglia, responsabile Comunicazione del Pd.
— Ore 16.17 —
“Il centrosinistra vince ovunque, in tutto il Paese”, ha riferito Davide Zoggia, responsabile Enti locali, nel primo commento al voto. “I dati che ci arrivano segnano in alcuni casi delle vittorie storiche come a Monza, Como, oltre a Genova, Piacenza, Alessandria, Lucca, Rieti dove siamo avanti, Garbagnate, a Legnano. Siamo avanti a Isernia, avanti a Trani e ovviamente i dati ci dicono che molte città che erano governate dal centrodestra cambieranno governo e sono Alessandria, Monza, Como, Asti e Lucca”, ha assicurato ancora Zoggia.
— Ore 16.15 —
Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd, commentando il voto che assegna a Leoluca Orlando di Idv il 70 per cento dei consensi, riconosce la vittoria ma spiega che “a Palermo la situazione politico amministrativa sara’ a breve ricomponibile affinche’ possa esserci un governo di centrosinistra”.
— Ore 16.12 —
A Parma “il centrodestra ha giocato un ruolo rilevante nella vittoria del candidato del movimento Cinque Stelle. Hanno interpretato il voto come una sorta di rivincita per il centrodestra che viene da anni di gestione disastrosa della citta’”. Cosi’ il responsabile enti locali del Pd Davide Zoggia ha commentato i risultati del ballottaggio nella citta’ emiliana.
— Ore 16.10 —
“Un dato sconvolgente che emerge è quello sull’astensionismo: o capiamo che le prossime elezioni le vince chi porta a votare chi ha smesso di farlo o non abbiamo capito la strategia politica”. Cosi’ il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ospite dello speciale sui ballottaggi condotto su La7 da Enrico Mentana. “La vittoria di Pizzarotti a Parma è forse uno shock per tanti. Però ha un aspetto positivo, e cioè quello per cui i grillini ora possono smettere di sparare nel mucchio e si confronteranno con le problematiche di una città. Un dato molto interessante è che si esca dalla logica della rete e si cominci a misurarsi con i contenuti”, ha poi aggiunto. “Piuttosto dobbiamo porci una questione: se i cittadini di Parma ritengono che un candidato del Movimento di Beppe Grillo sia più credibile del nostro candidato, io una domandina me la farei. E, nell’ottica delle elezioni dell’anno prossimo: facciamo quelli che si arroccano in una fortezza o proviamo a fare qualcosa?”.
— Ore 16.00 —
Secondo le stime del Pd il candidato Paolo Dosi diventerà sindaco di Piacenza con il 58,6 % dei voti. Al momento è al 57,7%, quando sono state scrutinate quasi 85 sezioni su 108.
— Ore 15.50 —
Dai primi dati a disposizione del Partito democratico, il centrosinistra è in vantaggio ai ballottaggi a Monza, L’Aquila e Sesto San Giovanni.
— Ore 15.50 —
Il Pd si sganci subito dal sostegno a Raffaele Lombardo. La presidente dei Democratici Rosy Bindi, al tg3, trae la prima conseguenza del voto nel capoluogo siciliano, dove Leoluca Orlando viaggia intorno al 70 per cento dei consensi.
A Palermo, dice Bindi, “chi è rimasto impigliato a Lombardo ha pagato un prezzo. In Sicilia sta nascendo una nuova primavera.
Se il Pd rompe subito con Lombardo, forse può partecipare alla nuova primavera, se continua a essere legato soccombe”.
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