Sempre precari. Quando non basta il «pezzo di carta», di Massimo Franchi
Un tour nei luoghi del precariato piu subdolo, quello dei professionisti. La Cgil prende l’autobus e va alla ricerca di finte partite Iva e praticanti sfruttati da tutelare. Una mattina di sole estivo per fare proselitismo tra i giovani, per metterli al corrente dei loro diritti e del fatto che il sindacato vuole rappresentarli, farsi carico dei loro problemi. Si parte con il double-decker londinese scoperto che parcheggia davanti alla Sapienza e srotola il frullatore e la lavatrice, simboli della situazione in cui vivono i giovani precari, che campeggiano sui manifesti della campagna conilcontratto. it, provocando la curiosita di tanti studenti. Assieme alle loro organizzazioni (Udu e Link) si va a volantinare ≪per far sapere a tutte le migliaia di studenti di Giurisprudenza all’ultimo anno che potrebbero iniziare il loro tirocinio di 18 mesi utilizzando gli ultimi 6 mesi all’universita, ma che per farlo serve un protocollo con il rettorato che ancora non c’e≫. Una delle caratteristiche comune a questa galassia e infatti quella che tutto resta sulla carta, prima fra tutti i diritti. Cosi …