Giorno: 11 Maggio 2012

"Il dramma dei suicidi oltre le cifre" di Mario Calabresi

La nostra paura del futuro aumenta ogni giorno, c’è una continua perdita di fiducia e di speranza e l’attenzione degli italiani è calamitata dalle notizie di chi si toglie la vita, le più lette in assoluto nelle ultime settimane. Un lettore di Modena, rappresentativo delle centinaia di e-mail che arrivano qui al giornale da settimane, mi scrive angosciato che «suicidi per motivi economici, fallimenti di impresa e debiti anche fiscali, stanno aumentando di giorno in giorno in maniera preoccupante». Il presidente del Consiglio e il primo partito della sua maggioranza duellano sulle responsabilità della crisi e sulle sue conseguenze, evitando solo di pronunciare la parola suicidio, di gettarsi addosso l’accusa più grave e infamante. Ma stiamo discutendo di un fenomeno davvero nuovo, che non conoscevamo prima, esploso soltanto negli ultimi tre mesi, o di qualcosa che per anni non abbiamo visto e abbiamo sottovalutato? I numeri sembrano dare ragione alla seconda ipotesi e ci dicono quanto la nostra percezione dei fatti possa cambiare influenzata dalle nostre ansie e dall’enfasi con cui le notizie vengono date …

"Il disagio della Fornero", di Chiara Saraceno

La ministra Fornero ammette che il governo ha sottovalutato le difficoltà delle persone e delle famiglie più vulnerabili, pensando che l´uscita dalla crisi sarebbe stata più rapida. E riconosce che la riforma delle pensioni, nella sua durezza e radicalità di attuazione, ha provocato non pochi disagi agli individui e famiglie coinvolte. In effetti, è l´unico caso a mia conoscenza in cui non c´è stato un periodo di transizione. E la questione degli esodati rimane largamente irrisolta. Quella della ministra è stata una ammissione onesta, anche se forse troppo tardiva, che la medicina che lei ed il governo di cui fa parte hanno creduto necessario somministrarci non è ugualmente amara per tutti e qualcuno rischia di non trarne alcun giovamento, al contrario. Il ministro Passera si è spinto molto più in là, tratteggiando una situazione a tinte fosche, dove la metà della popolazione sarebbe a forte rischio, con conseguenze per la tenuta della coesione sociale. Confesso un certo stupore e persino disagio. Se a fare questa valutazione fossero i sindacati o l´opposizione, si direbbe, anzi si …

"Obama e i gay, idealismo e calcolo politico" di Gianni Riotta

Il sì ai matrimoni omosessuali è il primo atto storico di Barack Obama. In piena campagna elettorale per la Casa Bianca 2012, schiera il Partito democratico in quello che è oggi, con l’aborto, il più urticante scisma culturale tra progressisti e conservatori, 50% a favore, 48% contro. Il Presidente ha detto: «È per me importante affermare che le coppie omosessuali debbano potersi anche sposare», subito schermando la sua decisione dietro Marines gay al fronte; funzionari del suo staff «monogami e fedeli, con bambini» clandestini perché non eterosessuali; le figlie Malia e Sasha con compagne di scuola figlie di gay. Obama ha cambiato parere da quando, in campagna per il Senato 2004, disse: «Per la mia fede religiosa credo che il matrimonio sia sacramento che lega un uomo a una donna». Nel saggio «L’audacia della speranza», 2006, farà un passo in avanti, nel suo stile cerebrale: «Non è impossibile che la mia scelta di non voler sostenere i matrimoni gay sia fuori rotta». Infine il sì netto. Ci sono nella svolta di Obama una dose di …