Giorno: 10 Maggio 2012

"Beni culturali, ora sconti fiscali", di Andrea Carandini

La cultura oltrepassa il mantenimento materiale della vita ordinaria. Rappresenta l’aspetto libero, disinteressato e immateriale dell’esistenza. La cultura trasfigura la realtà, attira le cose nell’ordine superiore dello spirito e forma un mondo immaginario, che interpreta e rappresenta il mondo della soddisfazione dei bisogni. La cultura ha fini e soddisfazioni solamente in sé, ma interrompendo il fare di tutti i giorni arricchisce e ordina l’esistenza umana, per cui è indispensabile alla stessa vita ordinaria. La cultura oltrepassa dunque il suo ambito e ha effetti sulle attività utilitarie, quindi anche sull’economia. Solo in tale prospettiva di autonomia della cultura, che deriviamo anche della nostra Costituzione, ha senso un’economia applicata alla cultura. La crisi attuale della cultura sta nella sua riduzione diffusa a stereotipi del tutto puerili. E’ una cultura scontata, volgare e falsa, priva di responsabilità, dignità e stile, posta al di sotto della vita ordinaria, mentre dovrebbe stare al di sopra. Ricostruire la cultura in Italia è un compito essenziale e urgentissimo, che riguarda la libertà civica, la libertà individuale, l’equità sociale, la vita materiale della …

"Finalmente arriva la dieta", di Fabrizia Bagozzi

Licenziato in commissione il testo che dimezza i soldi ai partiti. Salvo sorprese, la legge sui partiti arriverà in aula la prossima settimana, come da calendario. Con Grillo che tallona, il secondo turno delle amministrative alle porte e il Dottor Sottile che incombe con il suo Libro Bianco sull’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione, le forze di maggioranza hanno probabilmente messo la parola fine al tormentone sulla riduzione (anche se non all’azzeramento) del finanziamento pubblico. E a un percorso che si è andato dipanando in questi mesi fra titubanze e intoppi. Intoppi perché il primo testo ABC ha dovuto affrontare autorevoli rilievi (l’ufficio studi della camera, il presidente della Cassazione Lupo) nonché lo stop leghista al binario iperveloce del vaglio in sede legislativa. Titubanze, perché, anche se dopo il caso Lusi, Bersani e Casini sono partiti velocemente a chiedere una legge che puntasse alla trasparenza dei bilanci e a un sistema di controlli molto più stringente, c’è voluta l’onda lunga dell’affaire Belsito per convincerli (portandosi dietro anche Alfano) che, pur senza cedere a facili populismi, un …

"La scuola che vogliamo: un posto dove crescere, maturare, migliorarsi", di Sofia Sabotino*

Viaggio nelle associazioni studentesche. Sofia Sabatino (RdS): una scuola che possa diventare un punto di ritrovo sociale e che possa rivoluzionare ogni singolo quartiere e quindi, scuola per scuola, tutta l’Italia. E’ difficile entrare nell’ottica di una scuola completamente nuova, ma il modello che immaginiamo in realtà può sembrare utopico e irraggiungibile solo se lo paragoniamo alla scuola Italiana, in altri paesi europei quello che descriviamo è già la normalità. Prima di tutto la scuola che immaginiamo è pubblica e gratuita, per d’avvero come dice la nostra Costituzione. Lo studente e la famiglia che gli sta alle spalle non dovrebbe sborsare nemmeno un euro per far studiare il proprio figlio, in questo modo tutti potrebbero veramente accedere all’istruzione, cosa che purtroppo oggi non è ancora garantita a una fetta ampissima di studenti. La Scuola che vogliamo esce fuori dagli schemi attuali ed è un sistema istruzione che forma non solo lo studente per l’università o per il mondo del lavoro consegnandogli determinate conoscenze, ma è una scuola che pone come sua priorità la formazione degli …

"E il centrodestra vuole bloccare l´anticorruzione", di Liana Milella

Il Pdl fa melina e si mette di traverso sul ddl anti-corruzione, su cui il Guardasigilli Paola Severino ha messo la faccia, e cerca di sbarrare la strada pure alla legge Palomba, il ripristino del vecchio falso in bilancio, punito d´ufficio fino a cinque anni, rilanciato dall´Idv e ben visto da Severino, Pd, Fli, Udc, e perfino dalla Lega. A colpi di emendamenti e di richieste di chiarimenti e di rinvii, il Pdl cerca di terremotare l´arrivo in aula dei due provvedimenti, in calendario per il 28 maggio. Oggi, nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio, si potrebbe approvare il ddl anti-corruzione, tant´è che il presidente della Giustizia Giulia Bongiorno ha insistito per convocare la seduta alle 10 e proseguire fino al momento del voto. Ma il Pdl, in più di un conciliabolo ben visibile durante i lavori d´aula, si prepara a frenare fino allo stop. Piano ben studiato perché oggi Severino potrà solo dare il parere sui sub-emendamenti, poi deve partire per gli Usa, e a quel punto non resta che una …

"Chi non vuole cambiare", di Claudio Sardo

E’ falso dire che alle recenti elezioni amministrative «hanno perso tutti i partiti e ha vinto Grillo». È falso perché il Pd si conferma la prima forza nazionale e, pur con le sue serie difficoltà, il perno di un centrosinistra oggi nettamente prevalente. Mentre invece Pdl e Lega sono divisi e in rotta, e il Terzo polo non riesce a catalizzare il voto moderato. È falso perché Grillo, nonostante il grande balzo di consensi, soprattutto al Nord, è da tempo il capo di un nuovo partito (che intende crescere approfittando proprio del fatto che il Movimento 5 stelle non vince e che può presentarsi come l’alternativa più radicale a chi governa). La tesi è falsa, ma soprattutto è insopportabile il suo contenuto ideologico: i partiti sono tutti uguali, la politica è inutile o dannosa, il conflitto sociale è negato o comunque gli viene negata una legittima rappresentanza nelle istituzioni. Tutto è ridotto a politologia, come se non fosse la drammaticità della crisi il primo fattore di sfiducia e di apprensione nelle famiglie e nei ceti …

"Il centrosinistra non basta ma il premier stavolta tocca al Pd rappresentiamo anche i moderati", intervista a Pier Luigi Bersani di Goffredo De Marchis

Non puntiamo mica a rifare l´Unione. Ci rivolgiamo a intellettuali, autorità morali, società civile. Il centrodestra non sarà Montezemolo o Passera ma un misto di Le Pen, Sarkozy e Lega. «Il candidato premier tocca a noi. Il Pd vuole allargarsi e aprirsi, il centrosinistra non è sufficiente per governare. Noi puntiamo a un patto di legislatura più ampio. Ma la guida la proporrà il Partito democratico». Preoccupato per la situazione italiana, triste per la morte di Cevenini. Ma Pier Luigi Bersani, dopo il voto amministrativo, vede il traguardo. Con tutta la consapevolezza di un sistema quasi al collasso. C´è veramente da festeggiare se il Pd tiene ma non cresce? «Non mi riconosco nelle analisi che leggo e sento in questi giorni. Quando si parla di amministrative si contano quanti comuni uno vince e quanti ne perde e i raffronti si fanno con le precedenti comunali. Il Pd ottiene una vittoria nettissima al primo turno e si presenta in vantaggio per il secondo». Con molti candidati che non vengono dal Pd. «Nella stragrandissima maggioranza sono espressione …

"Esodati, c'è il decreto. I sindacati protestano", di Massimo Franchi

Sugli esodati è quasi rottura. Dopo due ore e mezzo di confronto, a tratti teso, i sindacati contestano apertamente la decisione del governo di emanare un decreto interministeriale solo per i primi 65mila lavoratori. Alla fine dell’incontro Susanna Camusso e Raffaele Bonanni hanno incontrato i lavoratori che attendevano notizie davanti alla sede del ministero. «Siamo insoddisfatti», ha detto Bonanni. Più dura Camusso: «Il ministro ha presentato un decreto che non va bene e che deve cambiare perché non dà garanzie a tutti, crea disparità», ha detto sottolineando che l’esecutivo deve trovare i soldi. «Continueremo la mobilitazione», ha aggiunto. Per Camusso la soluzione deve essere «previdenziale » per tutti coloro che hanno fatto accordi entro la fine del 2011. Per queste, secondo il segretario della Cgil, non è pensabile un percorso di allungamento degli ammortizzatori sociali ma solo una funzione previdenziale: «Non abbiamo parlato di estensione degli ammortizzatori – ha detto – perché non é questa la strada, né è stato minimamente affrontato problema ricongiungimenti onerosi». Molto critico anche il segretario dell’Ugl Giovanni Centrella: «Il decreto …