Giorno: 9 Maggio 2012

"Il rischio di sottovalutare un allarme", di Michele Brambilla

C’ è una certa sottovalutazione dell’attentato all’amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. La notizia è spesso relegata in seconda o terza fila. Sbaglieremo, ma ci pare non sia stata colta la gravità dell’accaduto. Forse un primo motivo di questa, chiamiamola così, scarsa attenzione, sta nel fatto che l’attentato non ha avuto gravi conseguenze. Adinolfi è stato ferito solo di striscio. E quindi non è scattata una reazione emotiva popolare. Ma come non pensare al significato del gesto? La «gambizzazione» in Italia ha una tragica storia in un contesto preciso. Parlavamo ieri con Antonio Iosa, un militante della Dc milanese che il primo aprile del 1980 fu appunto «gambizzato» dalla colonna Walter Alasia delle Brigate rosse come rappresaglia per i quattro brigatisti uccisi proprio a Genova in via Fracchia. Iosa fu colpito a entrambe le gambe e ha dovuto subire 34 interventi chirurgici (l’ultimo pochi giorni fa) per le conseguenze dirette o indirette di quel ferimento. Ma al di là della menomazione fisica, Iosa ci spiegava ieri che la «gambizzazione» non è affatto, come molti pensano, …

PD è il perno della proposta di governo

A largo del Nazareno da ieri si valutano i dati che arrivano dalle Regioni. E’ ancora difficile fare una stima dell’andamento del partito a livello nazionale vista la grande frammentazione di liste civiche e candidati. Ma qualche dato sui capoluoghi c’è, con una media ponderata del 25-26% riferito alla somma dei voti del partito con quelli delle liste emanazione del Pd. E a grandi linee si intravvede un rafforzamento del centrosinistra al Nord e al Sud, Sicilia e Puglia in particolare, con un’ottima tenuta in Toscana, Marche e Umbria. Ad Alessandria il Pd è arrivato con le liste civiche al 32,3%, ad Asti al 27,5%, a Como al 29%, a Monza al 26%, a Pistoia al 33,7%, a Genova al 24-25%, a La Spezia al 36 per cento, a Brindisi al 23%. Molte partite poi restano ancora da giocare. A Rieti, cosa mai accaduta, il centrosinistra va al ballottaggio, così come a Frosinone dove il Pd correva diviso dall’Idv e a Isernia dove il centrodestra ha candidato la sorella del presidente del Molise, Michele Iorio. …

"Sì della Camera alle quote rosa negli enti locali: arriva una doppia preferenza di genere", di Nicoletta Cottone

Sì della Camera alla proposta di legge che promuove il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali e introduce norme per le pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni. I sì sono stati 372, i no 21, 48 gli astenuti. Il testo passa all’esame del Senato. Quota di lista nei comuni più grandi: massimo due terzi dello stesso sesso. Nel provvedimento viene stabilito per i comuni fino a 5mila abitanti una misura minima di garanzia in base alla quale nelle liste dei candidati per le elezioni dei consigli deve essere assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Due le novità che riguardano i comuni più grandi: è prevista una quota di lista, in base alla quale nessuno dei due sessi può essere rappresentato nelle liste di candidati alla carica di consigliere comunale in misura superiore ai due terzi dei candidati. La commissione elettorale verifica il rispetto della disposizione e, in caso contrario, provvede a ridurre la lista cancellando i nomi dei …

Bersani: «L’Italia di domani sarà governata dal Pd», di Simone Collini

Il segretario riunisce il gruppo dirigente e annuncia un pressing sul premier. Dall’esecutivo servono risposte su esodati, taglio dell’Imu e sui grandi patrimoni. Senza il Pd, oggi, l’Italia non può essere governata. E non può che essere costruita attorno al Pd, domani, una credibile proposta di governo. Pier Luigi Bersani riunisce al Nazareno il gruppo dirigente del partito ed è questo il ragionamento che viene fatto alla luce del risultato elettorale. La strategia pianificata nel corso dell’incontro a porte chiuse prevede ora un pressing su Monti per dare risposte ai temi sociali che, viene detto, sono alla base del disagio emerso dal voto amministrativo, una particolare attenzione ai ballottaggi nelle città del nord e, per il più lungo periodo, la costruzione di un’alleanza tra progressisti e forze moderate che avrà nel Pd il baricentro. O, come dice Bersani aprendo la riunione con gli altri dirigenti del partito, «il perno al servizio della riscossa del Paese». Il voto di domenica e lunedì induce all’ottimismo. Tanto che il segretario del Pd si dice convinto di una cosa: …

"Chi sono i sovversivi", di Alfredo Reichlin

Il mio vecchio cuore di sinistra ha esultato per la vittoria dei socialisti in Francia. La coccarda dei giacobini sventola sul pennone dell’Eliseo. Poi questo fatto, unito a molti altri sommovimenti che sono in atto nei Paesi europei, ha suscitato in me altri pensieri. Parlerò più avanti delle amministrative italiane ma dico subito che il dato più duraturo su cui riflettere è il fatto che il campo storico della lotta tra progresso e reazione è cambiato. È diventato europeo, ed è sempre più parte di una rete mondiale. Politica interna e politica estera sono ormai la stessa cosa. «Noi» siamo in loro e «loro» stanno in noi. E se guardiamo le cose oltre la piccola cronaca è questo che ha sfidato il vecchio sistema politico italiano. E HA TRAVOLTO I SUOI VECCHI AVANSPETTACOLI DA PERIFERIA: BOSSI E IL TROTA, BERLUSCONI IN FESTA ALLA DACIA DI PUTIN. I vincoli e le contraddizioni che soffocano le potenzialità dell’Europa restano tenaci e profondi, non dimentichiamolo. Però finalmente si sta aprendo un varco. Possiamo cominciare a intravedere una via …

"Perché dobbiamo fermare l´odio che uccide le donne", di Clio Napolitano

Caro direttore, i fatti di cronaca di queste settimane hanno riportato al centro dell´attenzione il tema della violenza sulle donne, tema che può essere analizzato da tanti punti di vista: sociologico, psicologico, pedagogico e statistico. In ciascuno di questi campi si possono fare analisi diverse anche tra specialisti di ciascuna di queste discipline. Ma ritengo importante che di tali problemi si possa discutere anche tra non specialisti. Ad esempio quando si legge che nel nostro Paese gli atti di violenza sulle donne sono drammaticamente aumentati, io mi chiedo se in termini statistici ciò non sia dovuto al fatto che le norme introdotte nel nostro ordinamento abbiano incoraggiato la denuncia da parte delle vittime di tali reati, tenuto conto che la maggior parte di essi vengono commessi nell´ambito familiare, il più difficile da penetrare. Tenuto conto che già esistono nel nostro ordinamento leggi abbastanza severe in materia e che gli atti di violenza sulle donne assumono tante modalità diverse e vengono attuati i tanti diversi contesti, mi chiedo se sia necessario pensare a nuove fattispecie di …

"Chi ha paura delle elezioni", di Barbara Spinelli

Tutti ricordiamo le parole che Roosevelt pronunciò il 4 marzo 1933, appena eletto. La crisi che s´accingeva a fronteggiare era simile alla nostra, e disse: «La sola cosa che dobbiamo temere è la paura stessa: l´indicibile, irragionevole, ingiustificato terrore che paralizza gli sforzi necessari per convertire una ritirata in avanzata». Dopo le elezioni in Francia, Italia, Grecia, potremmo applicare la frase ai timori suscitati in molte capitali dai verdetti delle urne. «La sola cosa che l´Europa deve temere, oggi, è la paura che i tribunali elettorali suscitano nei governanti, nei partiti classici, in chiunque difenda lo status quo pensando che ogni sentiero che si biforca e tenta il nuovo sia una temibile devianza». È con grande sospetto infatti che si guarda al nuovo Presidente socialista, e non solo quando in gioco è l´economia. Anche la sua politica estera è temuta: la volontà di uscire fin da quest´anno dall´Afghanistan, il rifiuto opposto nel 2009 quando Sarkozy decise di rientrare nel comando militare integrato della Nato. Ma il mutamento che maggiormente indispone e terrorizza è il rinegoziato …