politica italiana

«Il voto ai sindaci evita il crollo di partecipazione», di Renato Mannheimer

È bene ricordare che i risultati delle consultazioni locali non sono immediatamente comparabili con quelle nazionali e proiettabili a questo livello. Specie perché sia i contenuti su cui si vota, sia l’offerta in termini di liste e di candidati, sono spesso molto legati alle specifiche realtà territoriali. In altre parole, nello scegliere la propria opzione, si ha molto più di frequente presente la figura di questo o quel candidato o il dibattito su questo o quel problema locale. Occorrerà tenere presente questi elementi nell’interpretare i risultati. Resta il fatto che, malgrado i limiti nella possibilità di dare loro un valore pienamente politico, i risultati delle amministrative hanno sempre dato luogo a indicazioni che vengono reinterpretate sul piano nazionale. Ad esempio, riguardo ai dati sull’astensione che, in effetti, dipendono anche dal clima politico e sociale nazionale. Secondo le prime rilevazioni giunte nella serata, avrebbe votato complessivamente nella giornata di domenica, poco più del 49% degli aventi diritto. Nelle passate amministrative, questa percentuale aveva invece raggiunto quasi il 55%. La differenza, attorno al 6%, è dunque significativa, anche se non comporta quel crollo di partecipazione che alcuni osservatori si attendevano. Se questo calo nell’afflusso alle urne trovasse conferma anche oggi, esso potrebbe essere anche ricondotto ai fenomeni di disaffezione dalla politica — e dai partiti in particolare — di cui tanto si è parlato in questi giorni. È noto che il livello di fiducia verso i partiti è sceso al minimi, che altrettanto si è verificato nei confronti delle principali istituzioni rappresentative, che l’interesse stesso verso la politica si è contratto. Ma, come si è detto, c’è chi si aspettava una crescita dell’astensionismo ancora maggiore, nell’ordine del 10%. Se la misura rilevata domenica sera fosse invece confermata, la differenza in positivo andrebbe ricollegata alla specificità della consultazione locale, alla presenza di liste espressione del territorio e di problematiche più immediatamente riconducibili agli interessi immediati dei cittadini. Ciò che ci suggerisce come nel momento in cui l’offerta politica interessa e coinvolge maggiormente gli elettori, si può registrare, in certe occasioni, una attenuazione del fenomeno progressivo allontanamento dalla politica e dalle sue vicende.

da Il Corriere della Sera