Giorno: 3 Maggio 2012

«La legge regionale non stravolga la statale», di Vittorio Emiliani

La tutela urbanistica regionale non può essere sostitutiva di quella statale, ma soltanto “aggiuntiva”. Può cioè ampliare il livello della tutela del bene protetto, non, all’inverso, servire a restringere l’ambito della protezione assicurata dalle leggi statali. Lo ha ribadito la Corte costituzionale con la sentenza n.66/2012 nei confronti della legge n.10/2010 della Regione Veneto, in specie dell’art. 12. La Corte riafferma dunque, più che opportunamente, un principio essenziale: il legislatore regionale non può scalfire la potestà dello Stato in materia di beni primari quali i beni paesaggistici. Punto di frizione fra norme statali e legge veneta? La possibilità per quest’ultima di eliminare, pur “sussistendo il vincolo paesaggistico”, l’obbligo dell’autorizzazione. Che resta invece intatto, in forza della legge Galasso/1985 e del Codice per il Paesaggio. La “via veneta al paesaggio” porterebbe a una sostanziale “delegificazione” della materia, dice la Corte, demandando ai Comuni di individuare i territori con caratteristiche analoghe a quelli inseriti nelle Zone A (centri storici) e B (tessuto edilizio consolidato). Una sorta di risotto paesaggistico alla veneta, che aprirebbe la strada a uno …

"Italia, 2012 la spoon river", di Adriano Sofri

Il termine sembra astratto ma se si legge ognuna di queste vite si capisce come siano diverse e come siano simili i loro assassini. Nel nostro Paese, dall´inizio dell´anno, sono state uccise 55 donne. Dai loro compagni o mariti, dai loro ex o da amanti respinti. Sono ragazzine e adulte, italiane e straniere. Mentre il comitato “Se non ora quando” ha fatto un appello e ha già raccolto 20mila firme contro la violenza maschile, ecco alcune delle loro storie tragiche raccontate da scrittrici e scrittori. Femminicidio (o, peggio, “femmicidio”) non è una bella parola: ma il fatto è infame, e del suo orrore fa parte la rinuncia antica a dargli un nome proprio. Le donne ammazzate perché sono donne, e gli uomini che ammazzano donne, sono altra cosa dal nome generico, e che vuole apparire neutro, di omicidio. E l´altra cosa non è un´attenuante, ma un´aggravante: non un incidente dell´amore, ma il suo rovescio e la sua profanazione. E anche il suo svelamento, quando amore sia il possesso e la rapina dell´altra persona. Le cifre …

"Emergenza lavoro:è disoccupato il 36% dei giovani", di Massimo Franchi

Ogni mese un record. Negativo. Il tasso di disoccupazione in Italia continua ad aumentare. A marzo per la prima volta dal 1999 i disoccupati sono tornati a superare quota 2,5 milioni, raggiungendo il 9,8 % (più 0,2% rispetto a febbraio, più 1,7% nell’ultimo anno). Peggio di tutti stanno i giovani. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 35,9%, in aumento di 2punti percentuali rispetto a febbraio. Come sottolinea l’Istat però, non è corretto sostenere che più di un giovane su tre è disoccupato. In realtà si tratta dei giovani attivi e cioè di coloro che cercano un lavoro, esclusi, ad esempio, tutti gli studenti: i disoccupati di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono invece circa 600mila, il 10,3% della popolazione complessiva della stessa età. Il dramma comunque rimane tutto. Perché quella dei giovani attivi senza lavoro (la fascia d’età 18-24 anni) è quella che in un mese peggiora la propria situazione di ben due punti percentuali. Un dato dovuto certamente dal colpire incessante della crisi che ha portato nelle …

"Rivoluzione Invalsi: entrano più materie, via libera al computer. Valutazioni anche su discipline scientifiche e inglese", di Flavia Amabile

Aumentano le domande, le materie e i controlli. Il futuro dei test Invalsi è segnato, pazienza per chi non li ama: dal 2013 ce ne saranno sempre di più, hanno annunciato Paolo Sestito, commissario straordinario Invalsi e Roberto Ricci, responsabile del Servizio nazionale di valutazione. La svolta avverrà a partire dall’anno scolastico 2013-14 quando saranno introdotte altre materie oltre all’italiano e alla matematica: si sta pensando a prove anche nelle discipline scientifiche e in inglese, in questo caso proseguendo la sperimentazione già in corso sulla terza media che coinvolge oltre 2mila studenti. Si sta pensando di introdurre test anche nelle secondarie e in terza o quarta elementare. Infine una parte dei test sarà svolta anche con l’uso del computer. All’inizio tutto questo sarà solo su un campione di scuole ma è chiaro che si punta ad estenderlo a tutti. L’uso del computer servirà per rendere più ricco il test, si potranno usare i test adattativi, che si modellano su chi partecipa, come ha spiegato Sestito. Ma servirà anche per rendere più rapida l’intera procedura di …

Monti smaschera Pdl: «Crisi negata fino a ieri», da unita.it

«L’obiettivo dell’economia è quello di servire le persone, non il contrario». Lo dice l’economista Joseph Stiglitz alla presenza del premier Mario Monti, in un confronto pubblico con il premier. «L’austerità peggiora la situazione, ma esiste un’alternativa», dice Stiglitz. «Le misure sul lato dell’offerta, come le riforme strutturali, possono aggravare le condizioni della domanda aggregata», aggiunge. E spiega: «Dopo la riforma del lavoro negli Stati Uniti la condizione del lavoro giovanile è peggiorata. Un mercato del lavoro flessibile- dice rivolto alla platea italiana- non risolve i vostri problemi. Le imprese non aumenteranno i posti di lavoro, a meno che non vi sia una domanda per i loro prodotti». Del resto, lo stesso premier dice: «L’Europa sul piano della crescita non sta facendo molto bene». Ma una critica dura la rivolge anche al Pdl: «E’ importante convincerci che l’insufficiente crescita dell’Italia prima di tutto è esistita, quando è stata negata fino a poco tempo fa: ora l’abbiamo visto in faccia a nostre spese questo mostro della mancata crescita. Nel ’94 nacque un nuovo movimento politico, visto come …

"Scuola malata, è ora di tornare a Barbiana", di Marco Rossi Doria

Dall’esperienza di don Milani a quelle delle troppe periferie d’oggi l’attenzione a chi ha più bisogno non si risolve soltanto in maggiore equità, ma indica vie innovative all’azione pedagogica. Eravamo nel pieno del boom economico e tutto sembrava finalmente andare per il meglio. Quando, nel 1967, uscì Lettera a una professoressa e arrivò in ogni angolo d’Italia il monito, severo e profetico, di don Milani: «la scuola ha un solo problema: i ragazzi che perde». In quel libro c’erano i dati che mostravano che la classe sociale dei genitori determinava il successo o l’insuccesso scolastico, in larghissima misura. Quel monito ci sta ancora addosso. Perché è ancora oggi così. Sono i figli dei poveri a fallire a scuola. E sono tanti: il 20% del totale. Che tende a diventare il 30% e più nel Sud come nelle periferie del Centro e del Nord. Lo dicono i dati del ministero dell’Istruzione, quelli Istat, la Banca d’Italia, la relazione della Commissione indagine sulla povertà. Lo mostra, pezzo per pezzo, il bellissimo Atlante dell’infanzia a rischio , curato …

"Donne al centro del Paese, per fermare le violenze", di Francesca Izzo

L ’adesione all’appello contro il femminicidio è un ottimo segnale. Ma bisogna fare di più: portare le donne al centro del Paese. L ’accoglienza ampia e corale che sta ricevendo l’appello Mai più complici è di grande conforto. Migliaia di persone da tutta Italia e tante figure illustri della vita pubblica italiana hanno aderito. Particolarmente importante è la risposta che arriva dagli uomini che numerosi sottoscrivono un appello lanciato da donne ma essenzialmente rivolto a loro. Un appello che li chiama in causa perché la violenza che si esercita contro le donne, sino alle incredibili cifre dei femminicidi, è cosa che li riguarda, che li interroga sulla difficoltà, se non rifiuto, che tanti, troppi giovani uomini mostrano ad accettare la libertà delle donne. Una incapacità, una inadeguatezza di misurarsi, di comprendere, anche di scontrarsi bandendo la violenza, con una donna che si sente e si pone come un soggetto consapevole di sé, desiderosa di essere signora del proprio destino. Nello scarto tra una realtà femminile mutata e la permanenza di una mentalità che si aggrappa …