Giorno: 1 Maggio 2012

"Femminicidio, firma anche la Montalcini. Nuova vittima a Palermo", di Vincenzo Ricciarelli

Un omicidio su quattro uccide una donna, per non parlare di tutte le altre violenze che vengono commesse quotidianamente. È il caso di Vanessa, appena uccisa a Enna da un fidanzato pazzo di gelosia, ieri la sua autopsia che ha escluso cocaina o altre sostanze stupefacenti. E ieri un altro delitto contro una donna. Antonietta Giarrusso, di 65 anni, titolare di una fabbrica di parrucche, è stata assassinata nel suo negozio in via Dante, nel centro di Palermo. La vittima è stata trovata con un paio di forbici conficcate nella gola. Sono in corso indagini per cercare di ricostruire la dinamica del delitto.Una rapina fallita per la pronta reazione della vittima è l’ipotesi investigativa prevalente per la sua morte. Ma gli investigatori stanno esaminando con attenzione alcuni dettagli che potrebbero portare a una diversa soluzione. Nella cassa del negozio di via Dante la polizia ha trovato quasi mille euro in contanti. Nessun segno di un’eventuale ricerca di denaro. Non si può escludere comunque che l’assassino, dopo avere aggredito la donna colpendola con una forbice e …

"Struttura centrale più snella. Rivisti distacchi e comandi", da corriere.it

La scuola ha già stretto la cinghia e ora i tecnici del ministro Francesco Profumo si trovano a «raschiare il barile». La scuola ha già stretto la cinghia e ora i tecnici del ministro Francesco Profumo si trovano a «raschiare il barile» anche per quel che riguarda gli affitti degli uffici centrali del Miur. In particolare, le strutture romane dell’amministrazione del ministero costano ogni anno circa 12 milioni di euro: all’Eur, per esempio, i 400 dipendenti che si occupano della gestione delle università hanno a disposizione uffici per 40 mila metri quadrati (100 a testa). La razionalizzazione, dunque, partirà «dallo snellimento della struttura centrale: attraverso l’utilizzo dei sistemi informatici, la riduzione dal 2014 del 50% di spese per fitti passivi e gestione degli immobili (già dal 2013 riduzione del 10%); riduzione degli organici dirigenziali e la riconversione profili». Inoltre, il governo Monti intende procedere a una «riorganizzazione della struttura territoriale con riduzione delle articolazioni provinciali e trasferimento funzioni». Infine, in consiglio dei ministri è stata presa in considerazione anche «la razionalizzazione di distacchi e comandi …

"La lezione degli studenti", di Francesco Erbani

PISA «Fu il mio primo atto di antifascismo. Inconsapevole, ma riuscito». Armando Petrucci, paleografo, maestro per generazioni di studiosi della scrittura e della lettura antica, siede sul divanetto del salotto. Si ragiona da tempo di cosa accadrà al libro, e allora perché non chiedere lumi a chi ha trafficato con pergamene e manoscrittie ha raccontato l’uso sociale dello scrivere e del leggere almeno dal V secolo avanti Cristo fino all’invenzione della stampa (e anche oltre)? Ma c’è un altro motivo per raccogliere la testimonianza di un anziano professore, un antibarone che ha insegnato a Chicago e a Stanford, a Parigi, a Roma e alla Normale di Pisa e che fra i suoi studenti era leggendario per la quantità di sapere che trasmetteva e per il garbo con cui lo trasmetteva: il primo maggio compie ottant’anni. E che cosa c’entra l’antifascismo? «La festa del lavoro era stata abolita dal regime. Ma quel giorno a casa mia si festeggiò». Petrucci non si è fermato alle scritture antiche. Ha studiato la scrittura di Gramsci e di Moro e …

Franceschini «I ricavi della lotta all’evasione vadano a chi è senza reddito», di Maria Zegarelli

Dobbiamo cambiare prospettiva: è dalle fasce sociali più basse, i poveri, che bisogna partire. Questo è un Paese dove la povertà assoluta è in aumento, quindi primadi aiutare gli italiani con i redditi più bassi dobbiamo aiutare quelli che i redditi non li hanno affatto». E sulla spending review avverte: scuola e spesa sociale non possono subire ulteriori tagli. «Questo è il momento di fare delle scelte», aggiunge. Franceschini, mentre parliamo il ministro Giarda sta per illustrare la spending review per evitare l’aumento dell’Iva. Secondo alcuni è un pannicello caldo. «È giusto che il governo affronti questo problema. Noi abbiamo sempre contrastrato la linea dei tagli lineari di Berlusconi e Tremonti che colpiva indiscriminatamente cose utili e cose inutili. Quella è stata una fase di sconfitta della politica perché in alcuni momenti c’è bisogno di scegliere, di dire “qui si taglia, qui non si tocca un euro”». Eppure Tremonti è tornato a difendere i tagli lineari. Dice anche che i veri risultati si ottengon otagliand ostipendi, salari, diritti dei cittadini… «Vuole drammatizzare la situazione. È …

"Trent'anni fa l'omicidio di Pio La Torre un agguato che fermò il cambiamento", di Roberto Leone

Quando il direttore de L’Ora, Nicola Cattedra, si affaccia sulla porta del salone della Cronaca, la redazione ribolle ormai da dieci minuti. Sono le 9,40 del 30 aprile 1982 e da un quarto d’ora stiamo impazzendo per sapere qualcosa di più preciso su un delitto appena successo. Dieci minuti prima, dalla radio sintonizzata su polizia e carabinieri, avevamo colto qualche frase smozzicata: “morto… piazza Generale Turba… no, due… forse”. Poche parole, ma abbastanza per capire che era successo qualcosa. Poi, però, solo silenzio sulle frequenze delle volantie dei carabinieri. I numeri delle centrali operative squillavano a vuoto. Dunque, in base alla nostra esperienza, era accaduto qualcosa di “grosso”. Omicidi di mafia e cadaveri eccellenti, picciotti o politici potenti, magistrati e poliziotti: da tre anni la città era un mattatoio. Nulla di strano che anche quella mattina ci fosse stato un delitto “importante”. Il direttore resta sulla soglia e guarda dritto verso l’angolo della “nera”. “Mi ha chiamato il questore – sibila verso Attilio Bolzoni e me – dice che hanno ucciso Pio La Torre”. Dodici …

"Diritti e dignità", di Luigi Mariucci

Su cosa si puo fondare una celebrazione Non retorica del 1˚ maggio? La prima cosa da dire e che mai come ora la festa del lavoro dovrebbe assumere un carattere universale. Infatti negli ultimi decenni centinaia di milioni di persone sono uscite dalla poverta piu estrema e sono entrate nel mercato del lavoro, in Cina, India, Brasile, e in tutte le cosiddette economie emergenti. E appena il caso di ricordare che quando Marx scriveva il Capitale si occupava di qualche decina di milioni di operai industriali nel ristretto circuito della prima rivoluzione industriale. Questo e il volto positivo della globalizzazione, che tuttavia, paradossalmente, non si traduce in una maggiore forza del lavoro, ma nel suo contrario. Perche mentre il capitalismo finanziario non ha frontiere, e dilaga senza incontrare alcun contropotere, producendo le esplosioni della economia cartacea che hanno provocato la crisi piu drammatica dopo quella del 1929, il lavoro invece e ancora costretto nei confini degli Stati-nazione e non riesce ad assumere una dimensione internazionale. Questo determina una gigantesca concorrenza al ribasso nella offerta di …

Disoccupati record “In Italia sopra il 10%”, di Roberto Giovannini

Sempre meno offerte Con gli imprenditori in crisi, in Italia diminuiscono le offerte dei posti di lavoro in quasi tutti i settori. Dati preoccupanti per un Primo Maggio in cui il lavoro per molti è un miraggio. Confermando sostanzialmente i recenti dati dell’Istat, ieri l’Ilo (l’Organizzazione internazionale del Lavoro, l’agenzia Onu che si occupa appunto del lavoro) ha diffuso il suo report. La scheda che illustra la situazione italiana evidenzia così un crollo del mercato del lavoro nel quarto trimestre del 2011. Con un tasso di disoccupazione «ufficiale» che raggiunge quota 9,7% (pari a 2,1 milioni di persone che cercano e non trovano un impiego). Ma che considerando i 250mila lavoratori in cassa integrazione potrebbe anche superare la soglia del 10%. Scende anche il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni, al 56,9%. In più, dice sempre il report Ilo, bisogna fare i conti con l’«allarmante» situazione dei cosiddetti Neet, ovvero le persone Not in Education, Employment or Training, cioè che non studiano, non lavorano e non sono neanche in formazione. Si tratta di quasi …