"Il piano Pd per uscire dalla crisi: produttività e innovazione" di Laura Matteucci
Si parte da un’analisi critica delle difficoltà dell’eurozona, che vengono rilette in una chiave differente rispetto a quella corrente. Questo per evitare risposte sbagliate, o comunque inadeguate. Poi si arriva all’Italia e alla annosa debolezza della sua crescita. Con alcune proposte e, anche in questo caso, contrastando l’interpretazione della produttività come fosse una questione delegata al lavoratore e al costo del lavoro, tra deflazioni salariali e ulteriori flessibilità. Il punto, invece, sono gli investimenti e le condizioni di contesto che possono permettere alle aziende di crescere. Con alcuni obiettivi prioritari: l’innalzamento del tasso di occupazione femminile, fino a raggiungere nel 2020 il 60% (3 milioni di donne occupate in più rispetto ad oggi, obiettivo correlato all’aumento di occupazione nel Mezzogiorno), e l’innalzamento della specializzazione produttiva. Il Pd l’ha presentato ieri alle altre forze di maggioranza: un insieme di proposte di politica economica, per l’Europa e per l’Italia, l’impianto della strategia di sviluppo messa a punto dal dipartimento Economia e lavoro. Da leggersi a complemento delle proposte per la riforma fiscale e delle politiche sociali. È …