Mese: Aprile 2012

“Chi non vuole l’alternativa”, di Alfredo Reichlin

Ci risiamo? Ciò che io mi chiedo è se non stiamo chiudendo gli occhi di fronte ai rischi (o forse solo le tentazioni) di uscire dalla crisi del Paese e dal collasso dei due partiti della destra (l’asse di governo Berlusconi-Bossi) con una avventura antiparlamentare. Molte cose spingono in questa direzione Una crisi economica che getta nella disperazione milioni di persone al punto che si moltiplicano i suicidi e il fango gettato ossessivamente, ogni giorno e ogni ora, sui partiti politici dipinti come tutti ladri e tutti uguali, sta creando una miscela esplosiva. È evidente ed è sacrosanta l’indignazione per i fatti di corruzione. Ma è solo di questo che si preoccupa un certo establishment che nuota nell’oro? Mi colpisce molto il fatto che per questa gente e per i loro giornali non va più bene nessuna riforma sul finanziamento pubblico ai partiti. Vogliono altro. Che cosa? Che vuole l’oligarchia, parola troppo vaga di cui mi scuso ma con la quale intendo non tutto ciò che esercita il potere e che continua a garantire l’ordine …

"I tremila docenti senza «quota 96»", di Massimo Franchi

La riforma ha tolto loro l’uscita a settembre e la somma di età e contributi. «Faremo ricorso collettivo a Tar e giudice del lavoro» Lungo il corteo si intrecciano storie di lavoratori lontani e diversi che hanno la stessa identica morale: il miraggio della pensione. Nessuno vuole sentirsi dare dell’esodato – «parola orribile» – ancor di più se si tratta di insegnanti che la parola la usano per mestiere. «Ci siamo sentiti beffati», raccontano in coro, senza voler entrare nelle storie personali: «Siamo un gruppo e come gruppo vogliamo comparire ». Si tratta del comitato “Quota 96”, striscione verde su fondo bianco. Il nome si riferisce, come spiega il sottotitolo della scritta, ai «requisiti pensionistici al 31 agosto 2011», quando appunto valeva il requisito della somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi. Poi a dicembre scorso è arrivata Elsa Fornero «a sconvolgere le norme e le nostre vite ». «Siamo tremila docenti di tutta Italia. Insegnanti che dovrebbero già essere in pensione e che invece rischiano di andarci fra molti anni. Stiamo raccogliendo adesioni …

"Sugli esodati il sindacato resuscita, sotto accusa finiscono governo e Inps", di Mariantonietta Colimberti

Ieri manifestazione unitaria a Roma. Bersani: «In nessun posto d’Europa esistono casi del genere» Si erano ricompattati all’improvviso, dopo il gelo seguito alle battute conclusive del negoziato sul lavoro, quando Camusso si era ritrovata isolata col suo “no” alle linee della riforma Fornero. Il terreno dell’unità recuperata era stato, da subito, il problema dei cosiddetti “esodati”, di quelle decine (o centinaia, secondo la Cgil, ma non solo) di lavoratori che avevano accettato una fuoriuscita incentivata dal lavoro, o erano finiti in mobilità a seguito di accordi aziendali collettivi e similari, ma che dopo la riforma Fornero si erano ritrovati con un numero x di anni davanti prima di poter accedere alla pensione. Un problema vero, concreto, a segnalare il quale si erano spesi anche molti esponenti del Pd. In un primo momento il governo era apparso poco recettivo sul punto, ma successivamente in più occasioni il ministro del lavoro aveva affermato la volontà di affrontare la questione, anche attraverso un tavolo ad hoc. La difficoltà reale, sottolineata da Fornero, riguardava la quantificazione degli aventi diritto …

"Il venticello del perdonismo", di Curzio Maltese

Nella seconda tangentopoli, fra tante analogie con la prima, colpisce il diverso sentimento con cui i media seguono il rosario quotidiano di scandali. Nei giornali, nei salotti televisivi, nei palazzi, ma perfino sui blog, soffia un venticello di perdono, un giustificazionismo impensabile vent´anni fa. Rosi Mauro? Un capro espiatorio, se la prendono con lei perché è donna. Il Renzo Bossi? Povero fesso, certo, ma insomma non si capisce quale sia il reato. La Minetti? Che male c´è se si usa la bellezza per far carriera, così fan tutte. Sia chiaro che nessuno rimpiange le lugubri carnevalate del ‘92, gli sputi e le monetine, la pena di morte per i tangentisti proposta perfino dalle colonne di giornali seri, il tintinnar di manette e lo sventolare del cappio in Parlamento. Tanto meno oggi, di fronte alla misera fine degli ex forcaioli leghisti. Ma disgusta pure questo perdonismo greve e ammiccante, alla “Vacanze di Natale”, sostenuto dalla retorica putrida del «tanto sono tutti uguali e il più pulito c´ha la rogna». Un atteggiamento antico e cinico che ogni …

"Monti teme la Grande Palude", di Claudio Tito

«Il mio compito è salvare il Paese. Sono stato chiamato per questo, per metterlo in sicurezza. Deve essere chiaro». I mercati tornano a fibrillare, la Borsa di Milano subisce un altro pesante scossone, lo spread con i bund tedeschi si impenna fino a sfiorare la soglia psicologica dei 400 punti, i tassi sui nostri titoli di Stato crescono. Una situazione che certo non lascia tranquillo Mario Monti. Alle prese con un sisma che seppure ha l´epicentro in Spagna, allarga il raggio delle sue scosse anche all´Italia. Tutti elementi di allarme che si affiancano, però, ad un fattore considerato a Palazzo Chigi ancora più preoccupante: il nervosismo che sta agitando la maggioranza. In particolare i distinguo con cui il Pdl sta affrontando la riforma del lavoro costituiscono un dato di inquietudine. Non tanto per la semplice richiesta di modificare il provvedimento, ma per il senso di instabilità che stanno trasmettendo dentro l´esecutivo e nella comunità internazionale. Il presidente del consiglio è convinto che nessuno – né il Pdl, nè il Pd – in questo momento coltivi …

"Da rifare gli organici dell'ultimo triennio?", da Tuttoscuola

Nel determinare gli organici del personale docente non bastano tabelle e dati per la distribuzione dei posti sul territorio nazionale. Occorrono criteri trasparenti e ragionevoli, altrimenti anche le buone ragioni, se non sono espresse, diventano colpe. Ne sa qualcosa ora il Miur che dovrà fronteggiare una sentenza (n. 2032/2012) del Consiglio di Stato (ne ha parlato Orizzontescuola) che condanna il ministero dell’istruzione a subire il commissariamento se non provvederà entro quattro mesi a emanare nuovi decreti motivati per l’assegnazione dei posti di docente dell’ultimo triennio. La storia di questa ennesima vicenda sugli organici nasce un po’ di tempo fa a seguito di un ricorso presentato nel 2010 da alcuni docenti supplenti delle province di Enna e Catania iscritti nelle graduatorie ad esaurimento che avevano ritenuto sperequata e non giustificata la distribuzione dei posti di organico dei docenti che si era conclusa, secondo i ricorrenti, a favore del Nord. Il Consiglio di Stato non aveva ritenuto fondata l’accusa, ma aveva comunque rilevato la mancanza di un’adeguata motivazione della decisione ministeriale e aveva invitato l’Amministrazione a provvedervi …

"Produzione industriale a febbraio rosso del 6,8%", di Tonia Mastrobuoni

A febbraio la produzione industriale è crollata del 6,8 per cento rispetto a un anno fa. È il sesto calo consecutivo su base tendenziale (anno su anno) ed è il dato più negativo da novembre del 2009. Ma anche rispetto al mese precedente uno dei principali termometri dell’economia italiana ha subito una flessione dello 0,7 per cento, fa sapere l’Istat. Tra dicembre e febbraio il calo è stato dunque dell’1 per cento mentre a gennaio e febbraio la produzione industriale ha totalizzato una contrazione del 5,7 per cento rispetto agli sessi mesi del 2011. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha commentato il dato sottolineando che «dobbiamo rimettere in moto la crescita e battere le previsioni. È necessario fare in modo che l’Italia esca dalla recessione prima di ciò che indicano enti di ricerca e istituzioni». Per il ministro va affrontato con particolare impegno «un disagio sociale di grandissima serietà. E non parliamo solo dei disoccupati ma anche degli inoccupati, dei cassintegrati e dei sotto-occupati». Confindustria ha reagito al dato Istat con le consuete previsioni …