Stuprata, si gettò dal balcone «Cinque anni senza giustizia», di Mariagrazia Gerina
Il 15 aprile del 2007 Carmela Cirella si tolse la vita, lanciandosi dal balcone di un palazzo del rione Paolo VI di Taranto, perché era stata violentata e nessuno le credeva. Aveva solo tredici anni. Ci sono eventi che misurano il tempo senza alcuna pietà. Cinque anni fa, nel rione Paolo VI di Taranto, una ragazzina di tredici anni, vittima da pochi mesi di uno stupro di gruppo, «volava giù» dal balcone per sette piani. Si chiamava Carmela Cirella: «Io sono Carmela», era la frase che gettava in faccia al mondo quando voleva sentirsi viva. Quel giorno non ha avuto neppure la forza di ripetersi allo specchio la sua frase-amuleto. «Nel primo dei due centri per minori dove avevamo lasciato che la seguissero dopo lo stupro, le avevano somministrato degli psicofarmaci a nostra insaputa…». Era il 15 aprile 2007. «Quinto vergognoso anniversario senza giustizia per Carmela, figlia, suo malgrado, di questo paese ipocrita e incivile, che con il suo silenzio e la sua indifferenza si rende complice», scandisce l’orologio impietoso che ha spinto, ieri, suo …