"I veri nemici della politica", di Bruno Gravagnuolo
E dopo la notte di Valpurga con le scope, la saga nibelungica leghista si arricchisce di un altro scandalo, destinato a intossicare la base «padana». Dalle carte giudiziarie filtra un appartamento al Gianicolo a Roma,con affitto pagato dalla Lega a Calderoli. Che da «triumviro» si difende contro «il fango gettato sul suo lavoro». Mentre Pini accusa Reguzzoni di aver ricevuto soldi. E ancora non si è spenta l’eco dell’autodafé, con il capo in lacrime tra gli incensi, né quella dell’affaire Belsito condito di diamanti, né quella dei dossieraggi a carico di Maroni. Sconosciuti o «tollerati» da Bossi. Bisogna pur dirlo: è l’acme di una tragicommedia, dove la vita imita l’arte comica. Qualcosa che neanche Orwell, nella sua Fattoria degli animali, si sarebbe mai sognato: il partito personale e carismatico degli epuratori – figlio dei «ceti virtuosi del nord» – si sta autoepurando. In una furia del dileguare dove l’antipolitica forcaiola dei cappi si ritorce contro se stessa. E mostra il suo destino. Quello di generare arbitrio, prepotenza e familismo. Guarnito di mogli, badanti, figli e …