Mese: Aprile 2012

"Bersani avverte il Pdl: state indebolendo il governo", di Simone Collini

«Imu, iva e accise. Tasse sul burlesque ». Pier Luigi Bersani ironizza via twitter sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi al processo Ruby. Ma il ragionamento che c’è dietro la frase è serio ed è quello che il leader del Pd porterà in giro in queste due settimane di campagna elettorale. Ovvero, se l’Italia deve pagare un prezzo così alto per far fronte alla crisi, la responsabilità non è di chi governa oggi ma di chi questa crisi per troppo tempo l’ha negata. TENSIONI DA CAMPAGNA ELETTORALE Bersani ha visto che il Pdl ha dato il via a un’operazione neanche troppo mascherata: lanciare segnali di scontento per le misure economiche volute dal governo Monti e lisciare il pelo all’antipolitica montante. La campagna elettorale per le amministrative può essere considerata una giustificazione,ma fino a un certo punto. Prima l’offensiva contro l’Imu, poi ieri l’annuncio di voler dar vita a un nuovo partito che rifiuterà il finanziamento pubblico: al leader del Pd non piace come si sta muovendo Alfano nelle ultime ore perché un simile attivismo rischia di …

"A che serve un partito", di Claudio Sardo

È scritto nella Costituzione: «Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». Non possiamo farci derubare di questa conquista. Non possiamo darla vinta a chi scommette sulla sfiducia, il discredito, il ripiegamento individualista. Perché siamo nel mezzo della crisi sociale più dura dal dopoguerra, ed è in gioco il futuro dei nostri figli. È vero che la cattiva politica ha prodotto l’antipolitica. Ma è vero anche che l’antipolitica ha già guidato, attraverso il populismo della destra e il mito del partito personale, la Seconda Repubblica. E le macerie ci stanno cadendo addosso. Il fallimento di quest’ultimo decennio ha ridotto drasticamente la competitività della nostra economia, ha sfilacciato il tessuto civile, ha strappato le reti di solidarietà sociale. L’antipolitica era già al governo: non sarà oggi un giullare o un nuovo Cavaliere a riscattare ciò che ci è stato tolto, magari rinverdendo gli slogan berlusconiani. La corruzione che infetta l’Italia, e che in questi giorni emerge nella distrazione di finanziamenti pubblici a fini vergognosamente …

"Un giorno per la Terra. Dieci azioni concrete per provare a salvarla", di Fulco Pratesi

L’ odierna Giornata mondiale della Terra è densa di significati, anche perché si celebra a due mesi dalla grande ricorrenza di Rio+20, legata al ventennale dello storico Summit di Rio de Janeiro del 1992, in cui quasi tutti i Paesi del mondo si accordarono per dare inizio a un forte impegno di salvaguardia del Pianeta. Per non ricalcare le generali e meste considerazioni sul degrado, il quale, nonostante dichiarazioni e denunce, prosegue imperterrito, vediamo cosa ognuno di noi, causa e vittima del global warming, può cercare di fare per allontanare il superamento dei 2° centigradi di temperatura globale, considerato un limite invalicabile per la salute della Terra. Se moltiplichiamo un nostro atto, anche il più innocente possibile, per i 60 milioni di italiani o per i 7 miliardi di terrestri, esso può contribuire pesantemente al paventato tracollo, così come il battito d’ala della farfalla in Brasile può scatenare (secondo il famoso paradosso di Edward Lorenz) uragani in Texas. Accanto a comportamenti virtuosi nella vita di tutti i giorni tesi a risparmiare energia (muoversi in bicicletta …

"Tagli alla spesa, piano del governo Difesa, Esteri e Interni frenano", di Antonella Baccaro

Manca una manciata di giorni alla presentazione della prima relazione sulla spending review, la revisione della spesa pubblica cui il governo Monti attribuisce nel Def (Documento economico e finanziario) «un ruolo fondamentale» per la riduzione dell’indebitamento. Ma quell’operazione di contenimento e riqualificazione della spesa, che il premier si propone di offrire quale segnale di forte cambiamento, fatica a venire alla luce. Nel confronto serrato di un paio d’ore che il premier ha avuto venerdì scorso con il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, incaricato del risanamento, sarebbero emersi problemi di non poco conto, certuni legati alle fortissime resistenze opposte da alcuni ministeri, meno propensi a rivedere il costo dei loro apparati. Tra le righe dei documenti illustrati da Giarda, sarebbe venuta a galla anche un’altra verità complessa, che attiene ai tagli varati nei passati tre anni e che dovrebbero produrre i loro effetti nel 2012 e 2013. Interventi che hanno riguardato il blocco degli stipendi pubblici e quello parziale delle assunzioni, la riduzione della spesa sanitaria, il taglio degli acquisti di beni e …

"Italiani «conservatori» sulla laurea. Tre su quattro difendono il valore legale" di Paolo Conti

La consultazione online del ministero: sul lavoro servono titoli di studio specifici. Gli italiani continuano ad amare molto la cara, vecchia, rassicurante laurea. La stragrande maggioranza pensa che «l’obbligo di possedere uno specifico titolo di studio per poter esercitare una determinata professione» sia una garanzia per il cliente «che potrebbe non essere in grado di verificare da solo la qualità della prestazione». Insomma, il valore legale della laurea rappresenta ancora una certezza per chi si affaccia sul nostro difficilissimo mercato del lavoro. Lo dimostrano i primi risultati della consultazione pubblica online sul sito del dicastero (www.istruzione.it), esperimento-pilota voluto dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e fortemente caldeggiato anche dal presidente del Consiglio Mario Monti proprio dopo il dibattito apertosi a gennaio in Consiglio dei ministri sul valore legale del titolo di studio. La «votazione» è cominciata giovedì 22 marzo, sulla base di un formulario con quindici quesiti messi a punto da un gruppo di lavoro del ministero diretto dal Capo di gabinetto Luigi Fiorentino. Si concluderà martedì 24 aprile ma i dati sono già consolidati in …

"Le parole sbagliate di Formigoni", di Massimo Giannini

Con buona dose di impudenza, il presidente della Regione Lombardia torna sul luogo del “delitto”. Ma ancora una volta, non lo fa per rispondere in modo finalmente trasparente e inequivoco alle troppe domande inevase che riguardano i suoi capodanni alle Antille, forse pagati dall´amico di tante battaglie Pierangelo Daccò. Nel più tradizionale costume della “casa” berlusconiana, dalla quale anche il Celeste in fondo proviene, Formigoni reagisce al bisogno di chiarezza che viene dall´opinione pubblica rilanciando una sequela di accuse del tutto prive di senso. Non una parola sulle distinte bancarie che potrebbero provare quello che aveva scritto nella lettera a “Tempi”, e cioè che il viaggio e il soggiorno ad Anguilla lo ha pagato “con il suo stipendio”. Un fiume di parole, invece, per denunciare l´ennesimo “complotto” contro la sua specchiata persona, ordito dai “quotidiani dell´armata diffamatoria”, ai quali il governatore giura di non aver mai detto che avrebbe esibito le ricevute di quei suoi viaggi a cinque stelle. Non sappiamo se il governatore includa anche Repubblica, in questa sua denuncia. Sappiamo per certo che, …

"Wall Street, la mano visibile che avvelena", di Francesco Guerrera

Il platano di fronte al numero 68 di Wall Street non c’è più. Ma lo spirito dei 24 pionieri che nel 1792 si riunirono sotto quell’albero e fondarono il primo mercato azionario di New York si respira ancora nelle anguste viuzze del Sud di Manhattan. Basta fermarsi un momento ad un angolo di Wall Street ed alzare gli occhi dal Blackberry per osservare dal vivo la psiche dei mercati e del capitalismo americano. Il flusso umano è rapido ed ininterrotto, quasi fosse diretto da un burattinaio con mille mani. La gente cammina con passo alacre, spinta dal desiderio di fare soldi e dalla paura di fallire – lo yin and yang della vita newyorchese. E gli edifici torreggiano sulle strade, totem solenni pronti ad accogliere le migliaia di persone che hanno deciso di spendere gran parte della vita comprando e vendendo azioni. «Il mercato è re, siamo noi sudditi che a volte sbagliamo», mi disse tanti anni fa un vecchio operatore di Borsa per spiegarmi in due parole l’essenza della finanza. Negli ultimi anni, però, …