Mese: Aprile 2012

"Il partito anti-europeo", di Bernardo Valli

I sei milioni e mezzo di voti a Marine Le Pen sono stati un segnale inquietante. Un brontolio allarmante. Non solo per la Francia. Sensibili le borse europee. Queste hanno registrato ribassi consistenti anche se non proprio insoliti negli agitati tempi finanziari che stiamo vivendo. La società francese ha avvertito politicamente qualcosa di simile a una vibrazione, sul tipo di quelle intercettate dai sismografi sotto la crosta terrestre. Scosse di cui spesso non ci accorgiamo, o alle quali non prestiamo troppa attenzione. Nell´immediato non fanno danni in superficie. Ma li annunciano. Dapprima stupita dal clamore che il successo di Marine Le Pen ha suscitato, al punto da relegare quasi in secondo piano la gara tra i due candidati ammessi al ballottaggio, la società politica si rende via via conto di avere trascurato, o di non avere valutato abbastanza, gli effetti della crisi, anche sul piano psicologico. L´assillo, l´angoscia di chi la vive, o teme di esserne investito, hanno dominato cuori e cervelli durante la campagna elettorale, senza che gran parte dei protagonisti ne fosse cosciente. …

"Un risultato che fa gioco alla politica", di Stefano Folli

In attesa di verificare se Hollande entrerà all’Eliseo fra due settimane (probabile ma non del tutto scontato), i mercati finanziari gli hanno dato ieri il benvenuto. Crollo generale delle Borse, assai vistoso in Italia e un rapido peggioramento degli spread. Niente d’imprevisto, a dire la verità: anzi, sarebbe giusto rilevare che il sussulto non è stato provocato solo da un candidato-presidente non ancora eletto, bensì da una condizione di malessere che attraversa l’intera Europa e tocca Paesi che si ritenevano immuni dal “virus” che divora le capitali indebitate. In Olanda si è dimesso il premier e si può credere che questa notizia abbia turbato gli operatori persino più del primo turno delle elezioni in Francia. In fondo gli olandesi sono tra i più fedeli alleati di Angela Merkel e del rigore tedesco condividono di solito fin le sfumature. Eppure anche loro sono in subbuglio. E a Roma? La soddisfazione per il successo di Hollande è palpabile. A sinistra, certo, ma non solo. L’idea diffusa è che dopo il 6 maggio il “Mitterrand pallido”, una volta …

«Ecco come si taglia il finanziamento ai partiti»

Cambiare il metodo di finanziamento pubblico dei partiti, ridurne “drasticamente” l’entità e garantire al massimo la trasparenza. Il Pd, con il segretario Bersani, anticipa i suoi passi per rispondere alle tante sollecitazioni che, strumentali o meno, arrivano ai vertici del mondo politico per fare un po’ d’ordine nella complicata materia della vita e del funzionamento dei partiti. Cambiare il metodo di finanziamento pubblico dei partiti, ridurne “drasticamente” l’entità e garantire al massimo la trasparenza. Il Pd “prende il toro per le corna” e anticipa i suoi passi per rispondere alle tante sollecitazioni che, strumentali o meno, arrivano ai vertici del mondo politico per fare un po’ d’ordine nella complicata materia della vita e del funzionamento dei partiti. Il Partito democratico presenterà domani una sua proposta di legge. A confermarlo è stato lo stesso leader del Pd Pier Luigi Bersani. Non sarà un articolato vero e proprio, che sarà studiato nel dettaglio, ma solo linee guida sulla base delle conclusioni del gruppo di lavoro ‘ad hoc’ creato alla Camera. Per domani mattina è in programma una …

Reichlin: "I giovani rialzino la testa e ritrovino le ragioni dell'Italia"

Contributo di Alfredo Reichlin per il 25 aprile. Durante la Resistenza, il popolo si sentì protagonista e i suoi diretti rappresentanti scrissero un nuovo patto di cittadinanza, la Costituzione repubblicana, fondata sul lavoro e garante di nuovi diritti. E’ con questi pensieri che io mi rivolgo ai giovani e li esorto a rialzare la testa come fecero i giovani di allora dopo il fascismo. Sono passati quasi 70 anni -una intera epoca storica- dalla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Io ricordo bene quella giornata che segnò l’avvento di una nuova Italia. Un mondo soprattutto di giovani prendeva in mano il destino di un Paese coperto di macerie, ferito da migliaia di morti, umiliato dalla sconfitta in una guerra ingiusta e sciagurata, occupato da eserciti stranieri. E’ in queste condizioni che i grandi partiti popolari, i rappresentanti delle masse contadine ed operaie che fino allora erano state escluse dalla vita pubblica delle Stato post-risorgimentale, presero la guida dell’Italia e la portarono alla riscossa. In meno di dieci anni il Paese intero fu ricostruito, uscì dall’arretratezza del …

Bersani: "Cambia il vento anche da noi la vittoria socialista è un segno anche Mario ne tenga conto", di Goffredo De Marchis

La soddisfazione per il sorpasso di Hollande. La cautela per un ballottaggio che resta aperto anche se con un favorito molto vicino al Partito democratico. La preoccupazione per l’exploit della destra di Marine Le Pen che «però difficilmente viene imbarcata dai gollisti». Ma al fondo Pier Luigi Bersani si dice convinto che le presidenziali francesi cambieranno le politiche dell’Europa.E che saranno una svolta anche per quelle italiane: «Se Hollande arriva all’Eliseo la piattaforma concretissima e non ideologica dei progressisti europei che abbiamo sottoscritto a Parigi, deve diventare una piattaforma per l’Europa. E per Monti». Lei crede al vecchio slogan per cui quando gira il vento in un Paese del Vecchio continente, quel vento arriva anche in Italia? «Sì, ci credo. Il voto francese, quello dei land tedeschi e le prossime amministrative italiane possono segnare un mutamento delle opinioni. E se davvero gli equilibri verranno stravolti, noi ci attrezziamo a prendere quel vento. A interpretarlo». Significa che nel Pd scatterà la tentazione di correre alle urne con elezioni anticipate? «No, ho dato la mia parola. La …

"Restaurare il futuro?", di Ilvo Diamanti

IL “dopo-Monti” rischia di essere più vicino del previsto. Non perché le elezioni anticipate siano divenute probabili. Ma perché oggi è divenuto altrettanto improbabile l’ipotesi che Monti succeda a se stesso. Nelle ultime settimane, infatti, il calo di consensi verso il governo ha assunto proporzioni ampie. Superiori a 15 punti percentuali. Sarebbe sceso intorno al 50% secondo Ipsos, ma molto al di sotto secondo Demose il Cise diretto da Roberto D’Alimonte. Ciò segna la fine del singolare paradosso dell’esperienza di Monti, accompagnato da un alto livello di gradimento personalee verso il governo, ma da un elevato grado di insoddisfazione verso le politiche governative. Fino a ieri. Mentre oggi l’insoddisfazione verso i provvedimenti sembra essersi trasferita direttamente su chi ne ha la responsabilità. Dunque, su Monti. Le ragioni di questo rapido mutamento del clima d’opinione sono diverse. 1. In primo luogo, l’impatto di alcuni provvedimenti. La riforma del mercato del lavoroe dell’articolo 18. Ma soprattutto, a mio avviso, gli interventi sul sistema fiscale, in particolare l’Imu. Che colpisce direttamente il più tradizionale e diffuso metodo di …

Lettere dai partigiani "Il 25 Aprile dei ragazzi",di Paola Soriga

Le loro storie sono la nostra memoria. Le storie dei nostri nonni, che ci hanno raccontato quando magari non avevamo voglia di ascoltare, e che adesso non sappiamo dire quanto ci dispiace non potere più ascoltare. Le storie dei nostri nonni o dei nonni che ci siamo scelti, arrivate con una parola, con un libro, con una canzone. Come quella di Mario Bottazzi, partigiano romano, che sabato scorso, al liceo Avogadro di Roma, è stato contestato da un gruppo di studenti neofascisti, e per questo, proprio perché il tempo non è passato, dopodomani 25 aprile, dopo due anni di manifestazione a Porta San Paolo, i partigiani hanno deciso di tornare a sfilare. Per le strade. La suggestione di un mondo che non conosco se non attraverso le parole a me l’hanno data, a diciassette anni, i CSI. La scoperta di Beppe Fenoglio nei testi di La terra, la guerra, una questione privata. Della guerra, del fascismo, della Resistenza, sapevo quello che avevo studiato e letto e guardato a scuola e quello che avevo sentito in …