L’ultima di Beppe Grillo: «La Mafia non strangola vittime». Comizio in Sicilia per l’ex comico. Parallelo-choc tra la mafia e i partiti: «La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo.
Beppe Grillo sul ring della politica sferra colpi a raffica. E oggi nel suo tour elettorale palermitano non ha fatto eccezione e, forse ispirato dal luogo, ha azzardato un parallelo-choc tra la mafia e i partiti: «La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la sua vittima». «Vogliamo nomi e cognomi di chi sta portando al macello il Paese», ha poi detto il comico genovese ipotizzando una sorta di lista di proscrizione. E infatti, ha aggiunto: «Facciamo un processo con una giuria popolare e poi mandiamoli a fare i lavoratori socialmente utili».
Sempre sui politici, nel corso dell’incontro con la stampa, Grillo ha detto: «Lasciateli sfogare, son ragazzi… Non appena rimarranno senza televisioni, senza giornali e senza i poliziotti che sono ormai stanchi di far da scorta a quelli che fanno il burlesque, e si iscrivono al Movimento 5 Stelle di nascosto allora saranno costretti a confrontarsi con i cittadini». La sortita di Grillo su partiti e mafia ha fatto insorgere il Pd che con Nico Stumpo gli ha dato del «ciarlatano». «C’è in Grillo – ha aggiunto – una povertà culturale che gli italiani non meritano».
« Grillo – gli ha fatto eco Claudio Fava di Sel – parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l’ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni». Ma il leader del Movimento 5 Stelle prosegue imperterrito nella sua personale campagna elettorale: ha punzecchiato anche oggi il colle: «Napolitano non ce l’ha con me – ha detto – ma deve fare il Presidente della Repubblica. Noi siamo un movimento eletto dal popolo, lui non è eletto dai cittadini». Ne ha avute anche per il presidente della Camera che nei giorni scorsi aveva dichiarato di non conoscere Grillo: ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla uscita di Fini, Grillo ha ribattuto tranchant: «Mi domandate di morti».
da www.unta.it