"Base lacerata, la Lega divora se stessa. Dalla foto di gruppo nessuno si salva", di Francesco Lo Sardo
Oggi show dell’orgoglio padano. Ma i triumviri (tra cui Maroni) già affondano. E coi veneti è gelo. Altro che serata dell’orgoglio leghista ferito, stasera, alla fiera di Bergamo – sede “calderoliana” scelta a suggello del patto di non belligeranza tra le due anatre zoppe Maroni e Calderoli – altro che green pride padano. Perché i fatti raccontano un’altra storia. «Ci hanno lasciato tutti a Kooly Noody», canta il fine bodyguard di Rosy Mauro nella hit del suo album Tra dire e tradire, il cui titolo, gira che ti rigira, condensa la metafora della Lega: che ne ha dette tante e tradite moltissime. Quelli di Cald Alcune pennellate sulla situazione, strappato il velo della favola sulla Lega che rinasce dalle proprie ceneri? Un nuovo tesoriere, Stefano Stefani, senatore con la terza media, già finito nell’inchiesta sul villaggio turistico leghista in Croazia ed ex membro del cda della surreale banca leghista Credieuronord. Il neo-nominato triumviro Roberto Calderoli il cui nome («Quelli di Cald come faccio, come li giustifico?») rispunta nelle intercettazioni sui movimenti di soldi di Belsito …