Giorno: 5 Aprile 2012

"Tramonti padani", di Rinaldo Gianola

Ora che la tela è stata strappata, che il mito della diversità, dell’alterità, è svanito nell’uso personale, familistico, di soldi pubblici, cosa resta della Lega di lotta e di governo? Dov’è finita l’innocenza movimentista celebrata con le feste nella piscina dell’Hotel Mirella di Ponte di Legno, con Umberto Bossi e i suoi sodali a bagno? E che fine fanno le innocenti crociere sul Po travestiti da Asterix col fiasco in mano, adesso che un amministratore di nome Francesco Belsito ha dirottato i fondi del partito in Tanzania, con il sospetto di riciclaggio, truffa e appropriazione indebita e sarebbe quasi la “novità” meno negativa se confrontata con i legami inquietanti con ambienti criminali, la ’ndrangheta, come ipotizzano le indagini di tre procure? In molti scrivono che la Lega finisce perchè il suo fondatore e capo indiscusso, creatore di un autentico, forse l’ultimo partito leninista, Umberto Bossi, non regge più lo scettro del potere, indebolito dalla fatica e dalla malattia, e ormai ostaggio di un gruppetto di sodali, guidato dalla moglie Manu pensionata-baby a 39 anni che …

"Bersani conquista il centro del ring", di Rudy Francesco Calvo

Una linea salda e un buon metodo hanno reso più forte il segretario Un po’ di nervosismo nei momenti più delicati c’è stato. Ma la concertazione e il ruolo preminente dei partiti per il segretario del Pd sono due tasti molto delicati. Episodi che, comunque, non hanno distolto Pier Luigi Bersani dalla linea chiara, ferma e unitaria tra i dem che si è rivelata vincente. «Quell’articolo non sarà scritto con la mia penna – ha spiegato ieri sera Bersani – ma c’è un passo avanti importantissimo». Soprattutto per quanto riguarda il fatto che l’onere della prova in caso di un licenziamento per motivi economici ritenuto illegittimo non sarà a carico del lavoratore, ma dell’impresa. «Ora cominciamo a far lavorare il parlamento, noi siamo pronti a dare una mano seria per migliorare queste norme in maniera rapida. Ma – avverte Bersani – io non metterei davanti la questione di fiducia». Il segretario del Pd ha lasciato la palla ai sindacati, limitandosi a un ruolo di mediazione tra questi e il governo, finché i contatti tra loro …

"Crolla il reddito, famiglie sempre più povere", di Luisa Grion

Per Via Nazionale, la casa paterna ha funzionato da vero ammortizzatore sociale. Ha mantenuto figli ormai grandi, ha dato fondo ai risparmi pur di rendere meno duro l´impatto con la crisi, ha assicurato un sostegno al reddito a chi non ne aveva alcuno. La crisi economica l´ha colpita, ma non piegata. Anzi se c´è una istituzione che ne è uscita rafforzata, questa è la famiglia. Nulla è più inossidabile dell´aiuto di mamma e papà, che stanno dalla tua parte anche quando lo Stato non c´è e il lavoro ti ha tradito. Questo dicono i dati che Anna Maria Tarantola, vice direttore generale della Banca d´Italia, ha presentato ieri intervenendo ad in convegno dal titolo che suona come una sentenza: «La famiglia, un pilastro per l´economia del Paese». “BAMBOCCIONI” PER FORZA E´ così: lo è sempre stato, ma ora perfino di più. I “tuoi” sono l´ammortizzatore sociale più importante del Paese, quello che arriva dove gli altri – cassa integrazione, mobilità, disoccupazione – si fermano. E´ il caso di molti precari, ma non solo. Nel «tarda …

"E' stato riparato l'errore più grave", di Luigi Mariucci

Sulla modifica dell’articolo 18 è stato evitato il peggio, visto che la vicenda era iniziata in nome della bizzarra idea di ostentare ai mercati finanziari e agli investitori esteri lo «scalpo» della liberalizzazione dei licenziamenti. Il governo ha finalmente accolto i buoni consigli che gli sono stati dati, anche da queste pagine. Sui licenziamenti economici è scomparsa la formula aberrante inizialmente proposta: quella che vincolava il giudice a disporre solo la monetizzazione ove il motivo economico risultasse «inesistente». Si può dire che sul punto ha vinto la ragione. Ora infatti la disposizione è radicalmente cambiata. Oltre a prevedere un filtro sindacale, con il ricorso preventivo all’ufficio del lavoro, si reintroduce la possibilità della reintegrazione, e non solo dell’indennizzo, da parte del giudice ove risulti che il motivo economico è «manifestamente infondato», espressione da ritenersi inclusiva dell’ipotesi per cui tra il motivo economico e la scelta di quel lavoratore o lavoratrice non sussiste un nesso causale. In questo modo resta salvo il principio della reintegrazione e si mantiene la sua essenziale funzione deterrente sul piano della …

Il Pd incassa il successo «Altri miglioramenti in Parlamento», di Maria Zegarelli

«Passo avanti importantissimo» quello compiuto sull’articolo 18 per il segretario Pd. Ma sulla riforma, aggiunge, ci sono ancora dei miglioramenti da fare in Parlamento. E sugli esodati: «Trovare una soluzione». Ha seguito la conferenza stampa fiume dal soggiorno di casa sua, poi si è collegato con il Tg3 delle 19 chiamato a dare il suo giudizio sulla riforma del Lavoro presentata dal premier Mario Monti e il ministro Elsa Fornero. Pier Luigi Bersani ha vinto una battaglia politica sulla quale il Pd si giocava la partita delle partite decisa l’altra sera dopo sette ore e mezzo di vertice prima il faccia a faccia con Monti, poi con gli altri leader di Udc e Pdl ma alla fine quell’articolo 18 che solo qualche giorno fa sembrava blindatissimo è stato modificato. Sarà il giudice a decidere il reintegro in caso di licenziamento per motivi economici per manifesta infondatezza e/o insussistenza. Era quello che chiedevano Pd e Cgil. IL REINTEGRO «Il concetto che è emerso è quello che ci stava a cuore, cioè di prevedere comunque che qualsiasi …

Un passo avanti importante

Soddisfazione di Bersani per il recepimento del principio del reintegro in relazione all’Articolo 18 da parte del governo. “Quell’articolo non sarà scritto con la mia penna, tuttavia credo che sia un passo avanti importantissimo”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha definito il testo della riforma del mercato del lavoro presentato oggi dal premier Monti e dal ministro Fornero. Bersani, durante l’intervista con il Tg3, si è detto soddisfatto che sia stato recepito il principio del reintegro in relazione all’art.18, ma soprattutto che si sia evitata l’idea di una monetizzazione del lavoro. “L’onore della prova – ha dichiarato Bersani – non sarà a carico del lavoratore. Il principio del reintegro c’è e c’è anche l’onere della prova non a carico del lavoratore. Questo risponde all’ansia che si stava diffondendo tra milioni di lavoratori. È un risultato importante”. Bersani non ha escluso che si possa raggiungere ulteriori miglioramenti in Parlamento e si augurato che l’iter di approvazione della riforma del mercato del Lavoro possa essere ragionevolmente veloce. “Si tenga conto che stiamo parlando di …