Giorno: 3 Aprile 2012

"A tre anni dalla riforma, classi di concorso provvisorie", di Mario D'Adamo

Il ministero conferma: anche il prossimo anno alle superiori . Ogni scuola decide le confluenze in base agli indirizzi. Con danni imprevedibili per gli abilitati esclusi. Attenzione ai cosiddetti insegnamenti atipici, quelli che, in seguito alla riforma degli ordinamenti delle scuole superiori, possono confluire in più d’una delle vecchie classi di concorso (d.m. n. 39 del 30 gennaio 1998). Poiché parallelamente alla riforma degli ordinamenti non sono ancora state introdotte le previste nuove classi di concorso, sono le scuole, dirigenti scolastici e collegi dei docenti, a sceglierne una. Se l’operazione non viene svolta correttamente e rigorosamente si possono determinare inconvenienti al funzionamento delle scuole (discontinuità, ad esempio) e danni al personale docente in attesa di nomine, che potrebbe anche non ottenere l’incarico. Anche per il prossimo anno scolastico 2012/2013, il terzo della riforma, la definizione degli organici degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, licei e istituti tecnici e professionali, e le conseguenti operazioni di mobilità del personale docente devono fare riferimento alle vecchie classi di concorso, integrate e modificate per farvi corrispondere discipline e …

"Pallottole, incendi e silenzio mi hanno distrutto l´anima ora torno a fare la farmacista", di Attilio Bolzoni

Non posso dire di essere stata lasciata sola. Però alcune istituzioni, alcune associazioni non mi hanno sostenuta Non mi sento più libera di fare serenamente politica. E sì, ho anche un po´ di paura. Voglio essere lasciata in pace. Chi sceglie il sindaco in un piccolo paese della Calabria? «I cittadini, solo loro». E i cittadini di Monasterace chi hanno voluto per due volte? «Me». E allora perché lei si dimette, perché se ne va? «Perché dopo gli attentati non potrei più fare serenamente il mio lavoro, perché qualsiasi decisione dovessi prendere domani mattina non mi sentirei più libera come prima». Paura? «Sì, anche un po´ di paura». Comincia così una chiacchierata con Maria Carmela Lanzetta, il sindaco di Monasterace – il comune più a nord della provincia di Reggio sullo Jonio, 3500 abitanti, i famosi Bronzi di Riace ripescati nel mare di fronte – che ha lasciato poltrona e Comune dopo le quattro fucilate sparate tre notti fa contro la sua auto. Solo l´ultimo attentato, l´ultimo avvertimento. Fucilate di ‘ndrangheta? «Non lo so, non …

"Addio al partigiano Bentivegna organizzò l'attacco di via Rasella", di Mario Avagliano

E’ morto ieri pomeriggio, nella sua abitazione romana, Rosario Bentivegna, 89 anni, detto Sasà, nato a Roma il 22 giugno 1922 (l’anno della marcia fascista, «ma non ho fatto in tempo a farla», diceva lui ironicamente), ultimo orgoglioso superstite del commando di partigiani comunisti protagonisti dell’azione di via Rasella. Il 23 marzo 1944 fu proprio Bentivegna, travestito da spazzino, ad accendere la miccia dell’esplosivo che fece saltare in aria 32 soldati del Battaglione Bozen. I tedeschi punirono i romani con l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Nelle ultime settimane Bentivegna si era gravemente ammalato. È spirato tra le braccia della compagna Patrizia Toraldo di Francia. Domani mattina alle 10,30 sarà aperta al pubblico la camera ardente allestita presso la sala Peppino Impastato della Provincia di Roma. Tra i primi a esprimere il cordoglio è stato Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, in viaggio ad Auschwitz, che ha dichiarato: «E’ morto un eroe ingiustamente accusato». Un ricordo commosso di Bentivegna è giunto anche dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti («Fa parte di un gruppo …

"Nessuna crescita sugli organici", di Pippo Frisone

Gli organici di diritto del personale docente nel 2011/12 ammontavano complessivamente a 600.839 unità. Il Governo dei tecnici e dei professori compie il miracolo e per il 2012/13 conferma l’organico dell’anno precedente. In particolare ad un aumento di 617 posti corrisponde un taglio di 617 posti. Crescono i posti nella primaria + 275 e nella media di 1° grado +342 mentre diminuiscono nell’infanzia -167 e nelle superiori -450. La situazione non è omogenea nelle diverse regioni. La ragione risiede sul diverso andamento della popolazione scolastica. In aumento nelle regioni del centro nord e in calo nelle regioni meridionali e isole. Così ci troviamo di fronte a regioni come la Sicilia (-349 ), Puglia (-289), Calabria ( -277), Campania (- 214), Basilicata (-112) che pagano un prezzo salatissimo in termini di tagli e di contro regioni come l’Emilia Romagna ( +392), la Toscana (+226) e la Lombardia (+218) , Piemonte (+182), Veneto (+173) che incrementano i posti rispetto all’anno precedente. Ad una prima lettura dei dati sembrerebbe tutto chiaro e scontato ma così non è. Prendiamo …

"Occupazione in caduta libera. Giovani e donne pagano di più", di Giuseppe Vespo

Giovani, donne e meridionali. Sono loro a soffrire maggiormente nel mondo del lavoro. I primi hanno un tasso di occupazione timido, sceso in un anno dal 20,3 per cento al 19,4 per cento. Le donne sono in testa alla classifica di chi viene sacrificato per primo quando l’azienda è in difficoltà: basti il dato relativo al mese di febbraio, che segna 44mila lavoratrici senza occupazione. Il tasso di occupate è fermo al 46,7 per cento, solo sei mesi fa la Grecia impiegava più lavoratrici. E se la donna vive anche al Sud, allora in un caso su due (49,2 per cento) resta a casa perché non può fare altro. In attesa della riforma del mercato del lavoro, ieri l’Istat ha fornito cifre ricordando – se ce ne fosse bisogno – che l’occupazione nel nostro Paese è un problema e la disoccupazione è un dramma. Il tasso relativo a chi ha un posto di lavoro a febbraio è fermo al 56,9 per cento (+0,1 per cento sul 2010). Ma alla fine del 2011 il lavoro a …

"La vera sfida è inventarsi un impiego", di Walter Passerini

L’ecatombe di posti di lavoro continua. Se non fosse un gioco cinico, non ci resta che scommettere quando la disoccupazione tra i 15 e i 24 anni supererà il 33% (è al 32,6% nel quarto trimestre 2011) e quando quella generale supererà il 10% (è al 9,6% alla fine del 2011). Accadrà molto presto, perché il 2012 sarà l’anno peggiore dell’occupazione, dove verranno a convergere i posti perduti dai precari con quelli dell’esaurimento delle casse integrazione. Che fare, se non ci si vuole rassegnare alla sconfitta? Anziché litigare sui numeri (sono pochi, sono troppi), varrebbe la pena tentare un’agenda per un patto a favore dei giovani, un manifesto per l’intraprendenza. Cinque le aree per un intervento efficace. La prima è quella della formazione e dell’orientamento. I ragazzi che dopo la maturità si iscrivono all’università rischiano di diventare vuoti a perdere. La casualità delle scelte non può essere addossata né ai giovani né ai loro genitori. I «drop out» e i «neet» sono diventati un fenomeno sociologico, ma le colpe sono quelle della mancanza di un …

"Diario della mia vittoria", di Aung San Suu Kyi

L´altro giorno stavo osservando uno degli striscioni di benvenuto, che mi erano dedicati, con il tradizionale augurio di lunga vita. Quel cartello, però, aveva qualcosa di speciale: una scritta più o meno come questa: “Uno studente laureato ma senza lavoro ti dà il benvenuto”. Poi ho saputo che si trattava di un giovane proveniente dalla città di Taungu (nel Nord del Paese, non distante dalla nuova capitale dei generali Naypyidaw, ndr). Come una pietra che prende due piccioni, lui mi chiedeva di fare il mio dovere, e allo stesso tempo mi offriva la sua accoglienza. Per portare il progresso nel nostro Paese, dobbiamo usare la parte più intelligente e brillante del nostro cervello. Oltre al benvenuto, ho letto: “Noi amiamo madre Suu”. E questo viene dal profondo del loro cuore. Nello Stato Mon ho visto un´altra cosa: due giovani gemelli vestiti molto bene e puliti, che alzavano uno dei tanti cartelli tra la folla. Anche quell´insegna aveva lo stesso significato, però aggiungeva: “Noi gemelli amiamo nonna Suu”. I due avevano proprio la stessa faccia, simili …