Mese: Marzo 2012

“La scuola dei licei non va più”, di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …

“Il taglio dei parlamentari”, di Andrea Manzella

Nella “proposta” di revisione costituzionale che ha visto, per ora, concordare i maggiori partiti, le cose giuste sono forse più di quelle sbagliate. Eppure questa rilevanza positiva non basta a farne un buon progetto. Perché? Per due ragioni. La prima è che ogni innovazione positiva contenuta nella bozza, ha come un freno dentro che le impedisce di completarsi. Certo, si capisce che nell´attuale situazione di assideramento parlamentare, certe cose non si possono neppure tentare. Ma la proiezione nel futuro, l´indicazione di una linea evolutiva non potrebbero essere rifiutate neppure dal più conservatore dei deputati o senatori. Nel concreto: va bene la riduzione del numero totale dei membri delle Camere. Ma siamo sicuri che abbia una sua logica un taglio così semplicemente lineare? O questo non sarebbe più comprensibile, se legato ad un´idea di equilibrio istituzionale: già, fin d´ora, connesso ad un progetto di Camera territoriale, eletta con una cifra magari minore (come in Germania e perfino in Usa) ma con un riferimento significativo a forme di rappresentanza politica locale? E ancora su questo punto. Benissimo …

“Il taglio dei parlamentari”, di Andrea Manzella

Nella “proposta” di revisione costituzionale che ha visto, per ora, concordare i maggiori partiti, le cose giuste sono forse più di quelle sbagliate. Eppure questa rilevanza positiva non basta a farne un buon progetto. Perché? Per due ragioni. La prima è che ogni innovazione positiva contenuta nella bozza, ha come un freno dentro che le impedisce di completarsi. Certo, si capisce che nell´attuale situazione di assideramento parlamentare, certe cose non si possono neppure tentare. Ma la proiezione nel futuro, l´indicazione di una linea evolutiva non potrebbero essere rifiutate neppure dal più conservatore dei deputati o senatori. Nel concreto: va bene la riduzione del numero totale dei membri delle Camere. Ma siamo sicuri che abbia una sua logica un taglio così semplicemente lineare? O questo non sarebbe più comprensibile, se legato ad un´idea di equilibrio istituzionale: già, fin d´ora, connesso ad un progetto di Camera territoriale, eletta con una cifra magari minore (come in Germania e perfino in Usa) ma con un riferimento significativo a forme di rappresentanza politica locale? E ancora su questo punto. Benissimo …

"Il taglio dei parlamentari", di Andrea Manzella

Nella “proposta” di revisione costituzionale che ha visto, per ora, concordare i maggiori partiti, le cose giuste sono forse più di quelle sbagliate. Eppure questa rilevanza positiva non basta a farne un buon progetto. Perché? Per due ragioni. La prima è che ogni innovazione positiva contenuta nella bozza, ha come un freno dentro che le impedisce di completarsi. Certo, si capisce che nell´attuale situazione di assideramento parlamentare, certe cose non si possono neppure tentare. Ma la proiezione nel futuro, l´indicazione di una linea evolutiva non potrebbero essere rifiutate neppure dal più conservatore dei deputati o senatori. Nel concreto: va bene la riduzione del numero totale dei membri delle Camere. Ma siamo sicuri che abbia una sua logica un taglio così semplicemente lineare? O questo non sarebbe più comprensibile, se legato ad un´idea di equilibrio istituzionale: già, fin d´ora, connesso ad un progetto di Camera territoriale, eletta con una cifra magari minore (come in Germania e perfino in Usa) ma con un riferimento significativo a forme di rappresentanza politica locale? E ancora su questo punto. Benissimo …

Quota 96: dibattito sulle questioni aperte del comparto scuola

Il 19 gennaio sul post Milleproroghe: Pd, importanti passi avanti su scuola e università ha preso avvio una partecipata discussione in merito alla proposta di differire al 31 agosto 2012, nel comparto scuola, il termine di applicazione della riforma Fornero. La discussione è proseguita sul post Quota 96. Dopo l’avvio della causa legale e la costituzione del Comitato, commenti, proposte e riflessioni in ordine alla causa stessa così come quesiti personali potranno essere indirizzati al nuovo sito Comitato civico Quota 96. Questa nuova pagina è invece a disposizione per chi voglia proseguire il dibattito sulle pensioni o su altre tematiche del mondo della scuola

Consumi famiglie, l’Italia torna indietro. “Tornati alla situazione di 30 anni fa”

La crisi pesa direttamente sui consumi: prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell’1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa San Paolo. Famiglie italiane in difficoltà con il carrello della spesa: sul mercato nazionale i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell’1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa Sanpaolo, affermando che in termini di spesa pro capite il dato 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30 anni. Nel rapporto, si legge infatti che “si deve tornare ai primi anni ’80 per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare. In particolare, si legge nel rapporto, “si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci, come il tabacco, ma che segnala anche le evidenti difficoltà del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disponibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l’agroalimentare”. Nel rapporto, si evidenzia inoltre …

Consumi famiglie, l’Italia torna indietro. “Tornati alla situazione di 30 anni fa”

La crisi pesa direttamente sui consumi: prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell’1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa San Paolo. Famiglie italiane in difficoltà con il carrello della spesa: sul mercato nazionale i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell’1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa Sanpaolo, affermando che in termini di spesa pro capite il dato 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30 anni. Nel rapporto, si legge infatti che “si deve tornare ai primi anni ’80 per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare. In particolare, si legge nel rapporto, “si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci, come il tabacco, ma che segnala anche le evidenti difficoltà del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disponibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l’agroalimentare”. Nel rapporto, si evidenzia inoltre …