Mese: Marzo 2012

“Dipinto perduto di Leonardo i meriti di un ingegnere cocciuto”, di Marco Vallora

Bisogna dirle, onestamente, queste cose, in un momento di cauto trionfalismo, sulle scoperte, ottimistiche, delle prove d’ipotesi che sotto le pareti trionfalistiche del Salone vasariano dei Cinquecento. A Palazzo Vecchio ci sarebbe traccia (dipinta: si parla di pigmenti depositati da mano umana) della leggendaria «Battaglia di Anghiari» di Leonardo. Che sinora si conosceva solo per gli splendenti frammenti di disegni autografi e per le (scarse e leggendarie) allusioni documentarie. Bisogna ammettere che nei confronti dell’ingegnercocciuto Massimo Seracini, l’Accademia si era chiusa a riccio. E con pretese poco filologiche e prevenute. Aveva cercato di espellerlo dalla comunità dei «dotti che san giù tutto» (chi lavora di apparecchiature non è degno d’ascolto) e di metterlo con le spalle al muro. Perché tutto si gioca intorno alla storia del muro misterioso, che avrebbe preservato uno dei (non) tanti capolavori di Leonardo, verosimilmente un affresco. Ma è possibile che un grande intellettuale come «il» Vasari, primo «inventore» della storia dell’arte, si fosse macchiato d’un crimine di tal fatta, proponendo un oscuramento tanto clamoroso, che pure il suo Michelangelo ha …

"Dipinto perduto di Leonardo i meriti di un ingegnere cocciuto", di Marco Vallora

Bisogna dirle, onestamente, queste cose, in un momento di cauto trionfalismo, sulle scoperte, ottimistiche, delle prove d’ipotesi che sotto le pareti trionfalistiche del Salone vasariano dei Cinquecento. A Palazzo Vecchio ci sarebbe traccia (dipinta: si parla di pigmenti depositati da mano umana) della leggendaria «Battaglia di Anghiari» di Leonardo. Che sinora si conosceva solo per gli splendenti frammenti di disegni autografi e per le (scarse e leggendarie) allusioni documentarie. Bisogna ammettere che nei confronti dell’ingegnercocciuto Massimo Seracini, l’Accademia si era chiusa a riccio. E con pretese poco filologiche e prevenute. Aveva cercato di espellerlo dalla comunità dei «dotti che san giù tutto» (chi lavora di apparecchiature non è degno d’ascolto) e di metterlo con le spalle al muro. Perché tutto si gioca intorno alla storia del muro misterioso, che avrebbe preservato uno dei (non) tanti capolavori di Leonardo, verosimilmente un affresco. Ma è possibile che un grande intellettuale come «il» Vasari, primo «inventore» della storia dell’arte, si fosse macchiato d’un crimine di tal fatta, proponendo un oscuramento tanto clamoroso, che pure il suo Michelangelo ha …

“Il diritto di procreare”, di Michela Marzano

C´è voluta una sentenza della Corte Costituzionale perché gli italiani potessero riappropriarsi di un proprio diritto. Eppure è successo, e questa è comunque una bella notizia. Tante coppie che desideravano avere un bambino hanno potuto realizzare i propri sogni. E decisioni delicate e fondamentali, come quella di iniziare un processo di fecondazione artificiale, hanno cominciato a poter essere prese dai diretti interessati, invece di essere codificate a tavolino sulla base di criteri ideologi. Da poco più di due anni, è il medico che può finalmente stabilire quanti embrioni trasferire nell´utero di una paziente e quanti invece congelare per un utilizzo ulteriore. E non è poco, visto che la legge 40 prevedeva di trasferire sempre e comunque tre embrioni, indipendentemente dallo stato di salute di una donna. Due anni dopo i dati sono una conquista e una felicità per tante donne, per tante famiglie. Avere un figlio è un percorso possibile e non per forza un cammino doloroso. Certo, la strada da percorrere prima di poter parlare di “autodeterminazione” è ancora molto lunga. Nonostante i progressi, …

"Il diritto di procreare", di Michela Marzano

C´è voluta una sentenza della Corte Costituzionale perché gli italiani potessero riappropriarsi di un proprio diritto. Eppure è successo, e questa è comunque una bella notizia. Tante coppie che desideravano avere un bambino hanno potuto realizzare i propri sogni. E decisioni delicate e fondamentali, come quella di iniziare un processo di fecondazione artificiale, hanno cominciato a poter essere prese dai diretti interessati, invece di essere codificate a tavolino sulla base di criteri ideologi. Da poco più di due anni, è il medico che può finalmente stabilire quanti embrioni trasferire nell´utero di una paziente e quanti invece congelare per un utilizzo ulteriore. E non è poco, visto che la legge 40 prevedeva di trasferire sempre e comunque tre embrioni, indipendentemente dallo stato di salute di una donna. Due anni dopo i dati sono una conquista e una felicità per tante donne, per tante famiglie. Avere un figlio è un percorso possibile e non per forza un cammino doloroso. Certo, la strada da percorrere prima di poter parlare di “autodeterminazione” è ancora molto lunga. Nonostante i progressi, …

“Il diritto di procreare”, di Michela Marzano

C´è voluta una sentenza della Corte Costituzionale perché gli italiani potessero riappropriarsi di un proprio diritto. Eppure è successo, e questa è comunque una bella notizia. Tante coppie che desideravano avere un bambino hanno potuto realizzare i propri sogni. E decisioni delicate e fondamentali, come quella di iniziare un processo di fecondazione artificiale, hanno cominciato a poter essere prese dai diretti interessati, invece di essere codificate a tavolino sulla base di criteri ideologi. Da poco più di due anni, è il medico che può finalmente stabilire quanti embrioni trasferire nell´utero di una paziente e quanti invece congelare per un utilizzo ulteriore. E non è poco, visto che la legge 40 prevedeva di trasferire sempre e comunque tre embrioni, indipendentemente dallo stato di salute di una donna. Due anni dopo i dati sono una conquista e una felicità per tante donne, per tante famiglie. Avere un figlio è un percorso possibile e non per forza un cammino doloroso. Certo, la strada da percorrere prima di poter parlare di “autodeterminazione” è ancora molto lunga. Nonostante i progressi, …

“La scuola dei licei non va più”, di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …

“La scuola dei licei non va più”, di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …