"Laurea, un colpo a poveri e Sud", di Franco Frabboni
Abolire il valore legale sarebbe un grave danno per il Mezzogiorno e per i ceti meno abbienti. Si penalizzerebbe fortemente l’emanicipazione culturale e professionale delle ragazze meridionali. Con molto vigore, gli studenti e i docenti si sono opposti alle leggi della Gelmini che hanno infestato, per un quadriennio, il mondo universitario di un «neoliberismo » incolto e senza futuro. Fortunatamente, sono ben altri i volti – per pulizia morale e sguardo democratico – del premier Mario Monti e del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Entrambi hanno ben altra cultura unita a competenza, moralità, buone maniere. Tuttavia, vorrei esprimere alcune riserve sul tema del valore legale del titolo di studio universitario di cui si discute in queste settimane. È positiva la decisione di promuovere una consultazione sulla sua abolizione osul come, viceversa, mantenerlo e qualificarlo. Non condivido però le argomentazioni con le quali si è aperto il dibattito, perché possono accendere una microconflittualità tra sedi universitarie: tra Nord e Sud , tra mega e mini atenei, tra le discipline vicine alla ricerca applicata e quelle umanistiche. Le …