Mese: Marzo 2012

“Corruzione, leggi efficaci e lo sguardo un po’ lungo” di Michele Ainis

Ma non è un singolo giudizio il fardello che da troppo tempo ci portiamo sul groppone. È l’illegalità diffusa, è la corruzione che dissangua l’economia italiana (60 miliardi l’anno, secondo la Corte dei conti) e indebolisce l’etica pubblica (l’ultima classifica di Transparency International ci situa al 69º posto, peggio di Portorico e del Ruanda). Dunque è con questi occhiali che dobbiamo guardare la riforma. E d’altra parte non è che se un provvedimento (la soppressione della concussione) va bene all’imputato Berlusconi, allora deve per forza andar male a tutti gli altri. Così come un provvedimento sbagliato del governo Berlusconi (il disegno di legge sulle intercettazioni) non diventa di colpo sacrosanto se lo benedice Monti. Altrimenti seguiteremo a comportarci da tifosi, senza cavare mai un ragno dal buco. Quanto alla concussione, non è affatto vero che abolendo l’articolo 317 del Codice penale andremmo al «tana libera tutti». Da 12 anni ce lo chiede l’Ocse, ma per la ragione opposta: perché fin qui il concusso (di regola, un imprenditore) la faceva franca, apparendo al cospetto della legge …

“Il suo obiettivo era favorire buona flessibilità”, di Tiziano Treu

A dieci anni dall’uccisione di Marco Biagi il suo ricordo è sempre vivo, specie per chi, come me, gli è stato vicino nel lavoro e negli ideali. In questi anni non tutti i ricordi hanno reso giustizia alla sua opera e alle sue intenzioni. Non gli ha reso giustizia chi ha usato il nome di Marco per avvalorare le proprie idee; ma neppure chi al contrario ha attribuito alle proposte di Biagi i mali della precarietà del lavoro. In realtà il progetto di Marco si ispirava all’idea della cosiddetta «flexicurity» e al metodo della partecipazione, che sono entrambi centrali nel modello sociale europeo. La partecipazione, se bene intesa, è essenziale per la coesione sociale e anche per la qualità del lavoro. La «flexicurity» migliora il mercato del lavoro se la flessibilità è regolata, oggi si direbbe se è buona, e se è bilanciata da una rete di ammortizzatori attivi, capaci di dare sicurezza ai lavoratori. Marco Biagi voleva questo. Il suo disegno era equilibrato; ma è stato attuato in modo parziale, perché la flessibilità non …

“Il suo obiettivo era favorire buona flessibilità”, di Tiziano Treu

A dieci anni dall’uccisione di Marco Biagi il suo ricordo è sempre vivo, specie per chi, come me, gli è stato vicino nel lavoro e negli ideali. In questi anni non tutti i ricordi hanno reso giustizia alla sua opera e alle sue intenzioni. Non gli ha reso giustizia chi ha usato il nome di Marco per avvalorare le proprie idee; ma neppure chi al contrario ha attribuito alle proposte di Biagi i mali della precarietà del lavoro. In realtà il progetto di Marco si ispirava all’idea della cosiddetta «flexicurity» e al metodo della partecipazione, che sono entrambi centrali nel modello sociale europeo. La partecipazione, se bene intesa, è essenziale per la coesione sociale e anche per la qualità del lavoro. La «flexicurity» migliora il mercato del lavoro se la flessibilità è regolata, oggi si direbbe se è buona, e se è bilanciata da una rete di ammortizzatori attivi, capaci di dare sicurezza ai lavoratori. Marco Biagi voleva questo. Il suo disegno era equilibrato; ma è stato attuato in modo parziale, perché la flessibilità non …

"Il suo obiettivo era favorire buona flessibilità", di Tiziano Treu

A dieci anni dall’uccisione di Marco Biagi il suo ricordo è sempre vivo, specie per chi, come me, gli è stato vicino nel lavoro e negli ideali. In questi anni non tutti i ricordi hanno reso giustizia alla sua opera e alle sue intenzioni. Non gli ha reso giustizia chi ha usato il nome di Marco per avvalorare le proprie idee; ma neppure chi al contrario ha attribuito alle proposte di Biagi i mali della precarietà del lavoro. In realtà il progetto di Marco si ispirava all’idea della cosiddetta «flexicurity» e al metodo della partecipazione, che sono entrambi centrali nel modello sociale europeo. La partecipazione, se bene intesa, è essenziale per la coesione sociale e anche per la qualità del lavoro. La «flexicurity» migliora il mercato del lavoro se la flessibilità è regolata, oggi si direbbe se è buona, e se è bilanciata da una rete di ammortizzatori attivi, capaci di dare sicurezza ai lavoratori. Marco Biagi voleva questo. Il suo disegno era equilibrato; ma è stato attuato in modo parziale, perché la flessibilità non …

“Un dominus tv che salvi il salvabile”, di Giovanni Valentini

Per quanto rilevante ed essenziale sia la questione della Rai, in questo momento non si può considerare tanto decisiva da compromettere il delicato equilibrio su cui si regge il governo Monti. E quindi tanto decisiva da compromettere l´impegno dell´esecutivo per il risanamento. L´economia nazionale viene prima anche della televisione pubblica. Viale Mazzini – rovesciando il motto attribuito a Enrico di Borbone, per giustificare la conversione dalla religione protestante a quella cattolica – non vale insomma una messa. È evidente tuttavia che, in vista ormai dell´imminente scadenza del Consiglio di amministrazione, una soluzione bisogna pur trovarla senza proroghe o rinvii, per rinnovare il vertice e soprattutto l´assetto dell´azienda. Cioè per affrancarla dalla subalternità politica e restituirla alla funzione istituzionale di servizio pubblico, come continua a sollecitare anche l´Usigrai, il sindacato dei giornalisti, con il suo segretario Carlo Verna. E verosimilmente non c´è governo più autorevole e forte di questo per avviare almeno una bonifica di tale portata. L´ipotesi del commissariamento di fatto, messa sul tavolo dal professor Monti nel recente vertice dei tre segretari di partito …

“Un dominus tv che salvi il salvabile”, di Giovanni Valentini

Per quanto rilevante ed essenziale sia la questione della Rai, in questo momento non si può considerare tanto decisiva da compromettere il delicato equilibrio su cui si regge il governo Monti. E quindi tanto decisiva da compromettere l´impegno dell´esecutivo per il risanamento. L´economia nazionale viene prima anche della televisione pubblica. Viale Mazzini – rovesciando il motto attribuito a Enrico di Borbone, per giustificare la conversione dalla religione protestante a quella cattolica – non vale insomma una messa. È evidente tuttavia che, in vista ormai dell´imminente scadenza del Consiglio di amministrazione, una soluzione bisogna pur trovarla senza proroghe o rinvii, per rinnovare il vertice e soprattutto l´assetto dell´azienda. Cioè per affrancarla dalla subalternità politica e restituirla alla funzione istituzionale di servizio pubblico, come continua a sollecitare anche l´Usigrai, il sindacato dei giornalisti, con il suo segretario Carlo Verna. E verosimilmente non c´è governo più autorevole e forte di questo per avviare almeno una bonifica di tale portata. L´ipotesi del commissariamento di fatto, messa sul tavolo dal professor Monti nel recente vertice dei tre segretari di partito …

"Un dominus tv che salvi il salvabile", di Giovanni Valentini

Per quanto rilevante ed essenziale sia la questione della Rai, in questo momento non si può considerare tanto decisiva da compromettere il delicato equilibrio su cui si regge il governo Monti. E quindi tanto decisiva da compromettere l´impegno dell´esecutivo per il risanamento. L´economia nazionale viene prima anche della televisione pubblica. Viale Mazzini – rovesciando il motto attribuito a Enrico di Borbone, per giustificare la conversione dalla religione protestante a quella cattolica – non vale insomma una messa. È evidente tuttavia che, in vista ormai dell´imminente scadenza del Consiglio di amministrazione, una soluzione bisogna pur trovarla senza proroghe o rinvii, per rinnovare il vertice e soprattutto l´assetto dell´azienda. Cioè per affrancarla dalla subalternità politica e restituirla alla funzione istituzionale di servizio pubblico, come continua a sollecitare anche l´Usigrai, il sindacato dei giornalisti, con il suo segretario Carlo Verna. E verosimilmente non c´è governo più autorevole e forte di questo per avviare almeno una bonifica di tale portata. L´ipotesi del commissariamento di fatto, messa sul tavolo dal professor Monti nel recente vertice dei tre segretari di partito …