Mese: Marzo 2012

“Così non si combatte la piaga del precariato”, di Luciano Gallino

Lo scopo più importante di una riforma del mercato del lavoro dovrebbe consistere nel ridurre in misura considerevole, e nel minor tempo possibile, il numero di lavoratori che hanno contratti di breve durata, ossia precari, quale che sia la loro denominazione formale. Per conseguire tale scopo sarebbe necessario comprendere anzitutto i motivi che spingono le imprese a impiegare milioni di lavoratori con contratti aventi una scadenza fissa e breve. Di un esame di tali motivi non sembra esservi traccia nelle dichiarazioni e nei testi provvisori rilasciati finora dal governo, tipo le “Linee di intervento sulla disciplina delle tipologie contrattuali” o le modifiche annunciate dell´art. 18. Meno che mai si parla di essi nella miriade di articoli che ogni giorno commentano i passi del governo. Pare stiano tutti mettendo mano alla riparazione urgente di un complesso macchinario rimasto bloccato, senza avere la minima idea di come funziona e com´è fatto dentro. Si suole affermare che le imprese fanno un uso smodato dei contratti di breve durata – in ciò incentivati da leggi e decreti sul mercato …

“Varo del pdl su Autogoverno delle istituzioni scolastiche statali”, di Giovanni Bachelet

Il varo della proposta di legge sull’autogoverno e la rappresentanza delle scuole autonome è un grande passo avanti per la scuola italiana. Alla sua definizione il PD ha dato un contributo determinante con le proprie idee di scuola autonoma, di comunità educante in dialogo con le autonomie territoriali, nella scia delle riforme di Berlinguer e del titolo V della Costituzione. La scuola italiana attendeva da tempo una riforma alla quale il Forum Nazionale Istruzione del PD ha dedicato il proprio secondo seminario nazionale nel gennaio 2011: la partecipazione e l’autogoverno risultavano sempre meno efficaci, sia perché non piú adeguati ai tempi, sia perché diverse leggi avevano nel frattempo vanificato la funzione degli organi di partecipazione e di autogoverno senza che mai intervenisse un riordino efficace, capace di riportare coerenza fra questi organi e il nuovo principio dell’autonomia scolastica. Le proposte di legge presentate in materia dalle diverse forze politiche erano state abbinate alla discussione della “legge Aprea” a inizio legislatura, ma circa un anno dopo, nel luglio 2009, la discussione presso la VII commissione della …

"Varo del pdl su Autogoverno delle istituzioni scolastiche statali", di Giovanni Bachelet

Il varo della proposta di legge sull’autogoverno e la rappresentanza delle scuole autonome è un grande passo avanti per la scuola italiana. Alla sua definizione il PD ha dato un contributo determinante con le proprie idee di scuola autonoma, di comunità educante in dialogo con le autonomie territoriali, nella scia delle riforme di Berlinguer e del titolo V della Costituzione. La scuola italiana attendeva da tempo una riforma alla quale il Forum Nazionale Istruzione del PD ha dedicato il proprio secondo seminario nazionale nel gennaio 2011: la partecipazione e l’autogoverno risultavano sempre meno efficaci, sia perché non piú adeguati ai tempi, sia perché diverse leggi avevano nel frattempo vanificato la funzione degli organi di partecipazione e di autogoverno senza che mai intervenisse un riordino efficace, capace di riportare coerenza fra questi organi e il nuovo principio dell’autonomia scolastica. Le proposte di legge presentate in materia dalle diverse forze politiche erano state abbinate alla discussione della “legge Aprea” a inizio legislatura, ma circa un anno dopo, nel luglio 2009, la discussione presso la VII commissione della …

“Varo del pdl su Autogoverno delle istituzioni scolastiche statali”, di Giovanni Bachelet

Il varo della proposta di legge sull’autogoverno e la rappresentanza delle scuole autonome è un grande passo avanti per la scuola italiana. Alla sua definizione il PD ha dato un contributo determinante con le proprie idee di scuola autonoma, di comunità educante in dialogo con le autonomie territoriali, nella scia delle riforme di Berlinguer e del titolo V della Costituzione. La scuola italiana attendeva da tempo una riforma alla quale il Forum Nazionale Istruzione del PD ha dedicato il proprio secondo seminario nazionale nel gennaio 2011: la partecipazione e l’autogoverno risultavano sempre meno efficaci, sia perché non piú adeguati ai tempi, sia perché diverse leggi avevano nel frattempo vanificato la funzione degli organi di partecipazione e di autogoverno senza che mai intervenisse un riordino efficace, capace di riportare coerenza fra questi organi e il nuovo principio dell’autonomia scolastica. Le proposte di legge presentate in materia dalle diverse forze politiche erano state abbinate alla discussione della “legge Aprea” a inizio legislatura, ma circa un anno dopo, nel luglio 2009, la discussione presso la VII commissione della …

“Urlo a difesa della scuola pubblica”, di Mila Spicola

Sommersa di post it, ritagli di notizie, dati e cronaca metto insieme i pensieri prima di partire per Bologna. È il 23 marzo e in tutta Italia, da Pesaro a Ragusa, da Milano a Roma, si celebra, con “L’Urlo della Scuola”, grazie a un gruppo indomito di colleghi e genitori bolognesi. Oggi ci riuniremo in un teatro, proprio a Bologna, al teatro Testoni, dalle 10 del mattino alla sera, per definire una Convenzione per la Scuola Pubblica, coi promotori, con quelli che accorreranno, con coloro che hanno aderito, con gli interventi, tra gli altri, di Alex Zanotelli, di Girolamo De Micheli, a difendere ancora una volta la scuola. Ancora? Dopo la “cacciata” di quegli altri e l’arrivo del governo dei tecnici, di Profumo, di Rossi Doria? Beh sì. C’è da difenderla eccome la scuola. Perché ci pare che la terribile rotta intrapresa non si sa da quanti anni non accenna a cambiare. Ho sotto gli occhi la lettera di un collega napoletano che scrive della «scuola dell’obbligo, ma di fotocopiare». Perché nei luoghi dove i …

"Urlo a difesa della scuola pubblica", di Mila Spicola

Sommersa di post it, ritagli di notizie, dati e cronaca metto insieme i pensieri prima di partire per Bologna. È il 23 marzo e in tutta Italia, da Pesaro a Ragusa, da Milano a Roma, si celebra, con “L’Urlo della Scuola”, grazie a un gruppo indomito di colleghi e genitori bolognesi. Oggi ci riuniremo in un teatro, proprio a Bologna, al teatro Testoni, dalle 10 del mattino alla sera, per definire una Convenzione per la Scuola Pubblica, coi promotori, con quelli che accorreranno, con coloro che hanno aderito, con gli interventi, tra gli altri, di Alex Zanotelli, di Girolamo De Micheli, a difendere ancora una volta la scuola. Ancora? Dopo la “cacciata” di quegli altri e l’arrivo del governo dei tecnici, di Profumo, di Rossi Doria? Beh sì. C’è da difenderla eccome la scuola. Perché ci pare che la terribile rotta intrapresa non si sa da quanti anni non accenna a cambiare. Ho sotto gli occhi la lettera di un collega napoletano che scrive della «scuola dell’obbligo, ma di fotocopiare». Perché nei luoghi dove i …

“Urlo a difesa della scuola pubblica”, di Mila Spicola

Sommersa di post it, ritagli di notizie, dati e cronaca metto insieme i pensieri prima di partire per Bologna. È il 23 marzo e in tutta Italia, da Pesaro a Ragusa, da Milano a Roma, si celebra, con “L’Urlo della Scuola”, grazie a un gruppo indomito di colleghi e genitori bolognesi. Oggi ci riuniremo in un teatro, proprio a Bologna, al teatro Testoni, dalle 10 del mattino alla sera, per definire una Convenzione per la Scuola Pubblica, coi promotori, con quelli che accorreranno, con coloro che hanno aderito, con gli interventi, tra gli altri, di Alex Zanotelli, di Girolamo De Micheli, a difendere ancora una volta la scuola. Ancora? Dopo la “cacciata” di quegli altri e l’arrivo del governo dei tecnici, di Profumo, di Rossi Doria? Beh sì. C’è da difenderla eccome la scuola. Perché ci pare che la terribile rotta intrapresa non si sa da quanti anni non accenna a cambiare. Ho sotto gli occhi la lettera di un collega napoletano che scrive della «scuola dell’obbligo, ma di fotocopiare». Perché nei luoghi dove i …