Mese: Marzo 2012

“Aria di golpe contro il quid di Berlusconi”, di Francesco Lo Sardo

Fare fuori ora il cavaliere e Monti: giochi sull’articolo 18 per mantenere Pdl e poltrone. Il notabilato del Pdl è isterico: per l’horror vacui sul proprio futuro appeso alla scadenza delle amministrative, da cui teme che Berlusconi possa prendere l’abbrivio per liquidare la baracca. Il Cavaliere tace, o rassicura senza troppa convinzione, alimentando così il terrore nel partito. Alfano sta in mezzo, stritolato da questi e da quello. Questa, in sintesi, la fotografia della destra oggi. Fatti loro? No, fatti di Monti. Perché le violente tensioni che scuotono il Pdl stanno cominciando a scaricarsi, pericolosamente, sull’esecutivo tecnico. É di ieri la voce trapelata da palazzo Grazioli che Berlusconi si sia raccomandato così ad Alfano, nel fine settimana: «Facciamo attenzione a non tirare troppo la corda sull’articolo 18…». Già, perché le sortite dei falchi del Pdl (in testa la componente ex An) sulla riforma del mercato del lavoro senza modifiche all’articolo 18, dagli strilli sul decreto-legge alle intimazioni ad Alfano – che non l’ha ottenuto – a convocare i vertici del partito per una resa dei …

«Paese pronto ma serve dialogo» Sul lavoro Bersani compatta il Pd, di Simone Collini

Replica a Fornero: «Non è questione di cedere, ma di ragionare». La Direzione del Pd si chiude con un voto unanime sulla necessità di modificare in Parlamento la riforma del lavoro varata dal governo. Bersani: «No a proposte estemporanee, trasmettiamo sicurezza e unità». «Il Paese è prontissimo e il presidente Monti ha già visto come sia responsabile nell’affrontare la situazione, nel far fronte alla fase di emergenza. Ma per aiutarlo bisogna che ci sia un buon dialogo tra governo, Parlamento e forze politiche se non si vuole creare un distacco tra le sensibilità del Paese, il disagio che vive, e l’azione del governo». Pier Luigi Bersani viene a sapere della frase pronunciata dal presidente del Consiglio a Seoul (se l’Italia non si sente pronta possiamo non restare, è il senso) poco prima che prenda la parola per la replica finale alla Direzione Pd. Il leader dei Democratici le giudica parole «da non sopravvalutare»: «Gliel’ho sentito dire una ventina di volte, fa parte del ragionamento di una persona chiamata a risolvere dei problemi senza essersi candidata». …

“Quel maschio cattivo che abita in casa”, di Adriano Sofri

Prendiamo una frase così: Gli uomini uccidono le donne. È una generalizzazione spaventosa: la stragrande maggioranza degli uomini non uccidono le donne. Eppure a una frase così succede di reagire con assai minor indignazione e minor sorpresa di quanto la statistica consentirebbe. Non dico delle donne, che sanno bene che cosa vuol dire la frase. Ma gli uomini, anche se la statistica dice che in Italia, non so, uno su 400 mila ammazza una donna in un anno, ammetteranno di sentire confusamente come mai uomini ammazzano donne. L´uomo è cacciatore, si dice: il cacciatore gode di scovare la preda, inseguirla, braccarla, catturarla – e farla finita. Al centro del millenario addestramento dell´uomo maschio sta il desiderio, e la certezza del diritto naturale, di possedere la donna. E´ una metà della cosa: prendi la donna, la chiudi a chiave, la usi, la fai figliare e lustrare stivali, la bastoni ogni tanto, perché non si distragga dall´obbedienza, come fai con gli altri animali addomesticati. L´altra metà della cosa sta nella sensazione che la “tua” donna ti sfugga, …

"Quel maschio cattivo che abita in casa", di Adriano Sofri

Prendiamo una frase così: Gli uomini uccidono le donne. È una generalizzazione spaventosa: la stragrande maggioranza degli uomini non uccidono le donne. Eppure a una frase così succede di reagire con assai minor indignazione e minor sorpresa di quanto la statistica consentirebbe. Non dico delle donne, che sanno bene che cosa vuol dire la frase. Ma gli uomini, anche se la statistica dice che in Italia, non so, uno su 400 mila ammazza una donna in un anno, ammetteranno di sentire confusamente come mai uomini ammazzano donne. L´uomo è cacciatore, si dice: il cacciatore gode di scovare la preda, inseguirla, braccarla, catturarla – e farla finita. Al centro del millenario addestramento dell´uomo maschio sta il desiderio, e la certezza del diritto naturale, di possedere la donna. E´ una metà della cosa: prendi la donna, la chiudi a chiave, la usi, la fai figliare e lustrare stivali, la bastoni ogni tanto, perché non si distragga dall´obbedienza, come fai con gli altri animali addomesticati. L´altra metà della cosa sta nella sensazione che la “tua” donna ti sfugga, …

“Quel maschio cattivo che abita in casa”, di Adriano Sofri

Prendiamo una frase così: Gli uomini uccidono le donne. È una generalizzazione spaventosa: la stragrande maggioranza degli uomini non uccidono le donne. Eppure a una frase così succede di reagire con assai minor indignazione e minor sorpresa di quanto la statistica consentirebbe. Non dico delle donne, che sanno bene che cosa vuol dire la frase. Ma gli uomini, anche se la statistica dice che in Italia, non so, uno su 400 mila ammazza una donna in un anno, ammetteranno di sentire confusamente come mai uomini ammazzano donne. L´uomo è cacciatore, si dice: il cacciatore gode di scovare la preda, inseguirla, braccarla, catturarla – e farla finita. Al centro del millenario addestramento dell´uomo maschio sta il desiderio, e la certezza del diritto naturale, di possedere la donna. E´ una metà della cosa: prendi la donna, la chiudi a chiave, la usi, la fai figliare e lustrare stivali, la bastoni ogni tanto, perché non si distragga dall´obbedienza, come fai con gli altri animali addomesticati. L´altra metà della cosa sta nella sensazione che la “tua” donna ti sfugga, …

“Art. 18 e la grana degli esuberi”, di Alessandra Ricciardi

Ci sono circa 10 mila professori di ruolo da ricollocare. Patroni Griffi riapre la partita del settore pubblico: flessibilità in uscita al tavolo con i sindacati. Nel balletto di dichiarazioni del governo, Patroni Griffi aveva aperto all’applicazione dell’articolo 18 agli statali, scuola compresa, il ministro del lavoro, Elsa Fornero, aveva smentito, la stessa Fornero ha poi però ammesso che se ne potrebbe parlare. E da ultimo il ministro competente per il settore pubblico, Filippo Patroni Griffi, ha detto che sì, di flessibilità in uscita si parlerà con i sindacati al tavolo aperto a Palazzo Vidoni su contratti e relazioni sindacali. Un polverone, quello sull’applicazione dell’articolo 18 dello Statuto modificato nell’ambito della riforma del mercato del lavoro, che non tiene conto che nel settore pubblico i licenziamenti per motivi economici si possono già fare. E non solo perché il decreto legislativo n.165 del 2001 richiama espressamente lo Statuto dei lavoratori, ma perché la legge di stabilità del 2012 disciplina proprio i licenziamenti nel pubblico in caso di esubero di personale. Una norma che finora non è …

“Art. 18 e la grana degli esuberi”, di Alessandra Ricciardi

Ci sono circa 10 mila professori di ruolo da ricollocare. Patroni Griffi riapre la partita del settore pubblico: flessibilità in uscita al tavolo con i sindacati. Nel balletto di dichiarazioni del governo, Patroni Griffi aveva aperto all’applicazione dell’articolo 18 agli statali, scuola compresa, il ministro del lavoro, Elsa Fornero, aveva smentito, la stessa Fornero ha poi però ammesso che se ne potrebbe parlare. E da ultimo il ministro competente per il settore pubblico, Filippo Patroni Griffi, ha detto che sì, di flessibilità in uscita si parlerà con i sindacati al tavolo aperto a Palazzo Vidoni su contratti e relazioni sindacali. Un polverone, quello sull’applicazione dell’articolo 18 dello Statuto modificato nell’ambito della riforma del mercato del lavoro, che non tiene conto che nel settore pubblico i licenziamenti per motivi economici si possono già fare. E non solo perché il decreto legislativo n.165 del 2001 richiama espressamente lo Statuto dei lavoratori, ma perché la legge di stabilità del 2012 disciplina proprio i licenziamenti nel pubblico in caso di esubero di personale. Una norma che finora non è …