“Monti chiama e i partiti rispondono, accordo lampo sulle grandi riforme”, di Francesco Lo Sardo
In parallelo modifiche costituzionali e abrogazione del Porcellum: decolla il “lodo Napolitano”. Non solo fibrillazioni e fisiologiche tensioni, come sulla delicata partita dell’articolo 18: la maggioranza parlamentare che sostiene l’esecutivo Monti regge all’urto, sigla un’intesa lampo sulle riforme istituzionali ed elettorale e dissolve i fantasmi di crisi e di voto anticipato. A Mario Monti che due giorni fa da Seul, in Corea, aveva “richiamato” i partiti, i tre segretari di Pdl, Pd e Udc hanno risposto ieri dalla cosiddetta Corea di Montecitorio, il grande corridoio parallelo al Transatlantico: dallo studio di Berlusconi. Un vertice deciso a tambur battente: ordine del giorno preciso, zero sbavature: poco più di un’ora di colloquio tra Alfano, Bersani e Casini, assistiti da La Russa, Quagliariello, Violante, Adornato e Bocchino per siglare un protocollo congiunto sulle riforme istituzionali possibili in questo scorcio di legislatura da far marciare – e qui è la novità – in parallelo con una riforma elettorale che consenta, cancellando il Porcellum, la scelta dei parlamentari da parte di chi vota e la fine dell’obbligo di coalizione. Sembra …