“Quando i candidati locali contano più dei partiti”, di Carlo Galli
Per le prossime elezioni amministrative si annuncia un moltiplicarsi di formazioni e simboli nuovi dovuto alla crisi degli schieramenti tradizionali. La politica moderna ha come dimensione appropriata non la città, ma lo stato. La differenza di scala comporta anche un salto di qualità. Ma può accadere anche che i cittadini per entusiasmo o disperazione si rimbocchino le maniche e si mobilitino. È implicito, nel concetto di lista civica, che il rapporto fra politica e città sia problematico. Quel rapporto dovrebbe essere di piena adeguazione – dopo tutto, le due parole sono l´una figlia dell´altra, poiché politica è l´insieme delle cose pubbliche che riguardano la città –; e invece la lista civica si contrappone a liste elettorali non civiche, o almeno non percepite come tali. A liste che esprimono la disgiunzione fra politica e città. Com´è stato possibile ciò? E com´è possibile che una lista civica vi possa porre rimedio? La politica moderna ha come dimensione più appropriata non la città ma lo Stato; non il libero Comune ma l´intera società civile nella sua vastità e …