Giorno: 30 Marzo 2012

“Esodati, 350mila senza futuro. Pd: servono 700 milioni di euro” di Mario Tedeschi

Un limbo moderno e tutto italiano quello degli esodati, ex lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione: hanno lasciato il posto dopo un accordo con l’azienda, convinti com’erano di raggiungere presto il meritato riposo, ma sono rimasti beffati dalla riforma Fornero, che ha spostato in avanti l’età pensionabile. Oggi queste persone si trovano troppo giovani per la pensione e troppo vecchie per lavorare. E lo «scandalo» nello «scandalo», per usare parole di Susanna Camusso, è che neanche l’Inps ha idea di quanta gente si trovi in questa condizione. Eccole le prime vittime (involontarie) della riforma «Salva Italia», che ha colpito chi ha smesso di lavorare da tempo ma anche chi pensava di andare presto in pensione. Per loro i sindacati confederali hanno deciso di scendere in piazza a Roma il 13 aprile, ma nell’attesa che si levi la protesta il Partito democratico ha pensato di fare un po’ di conti, e qualche proposta. Ieri i Democratici hanno presentato un testo di legge e diciotto interrogazioni parlamentari, ciascuna delle quali richiama il caso di una persona …

“Esodati, 350mila senza futuro. Pd: servono 700 milioni di euro” di Mario Tedeschi

Un limbo moderno e tutto italiano quello degli esodati, ex lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione: hanno lasciato il posto dopo un accordo con l’azienda, convinti com’erano di raggiungere presto il meritato riposo, ma sono rimasti beffati dalla riforma Fornero, che ha spostato in avanti l’età pensionabile. Oggi queste persone si trovano troppo giovani per la pensione e troppo vecchie per lavorare. E lo «scandalo» nello «scandalo», per usare parole di Susanna Camusso, è che neanche l’Inps ha idea di quanta gente si trovi in questa condizione. Eccole le prime vittime (involontarie) della riforma «Salva Italia», che ha colpito chi ha smesso di lavorare da tempo ma anche chi pensava di andare presto in pensione. Per loro i sindacati confederali hanno deciso di scendere in piazza a Roma il 13 aprile, ma nell’attesa che si levi la protesta il Partito democratico ha pensato di fare un po’ di conti, e qualche proposta. Ieri i Democratici hanno presentato un testo di legge e diciotto interrogazioni parlamentari, ciascuna delle quali richiama il caso di una persona …

"San Suu Kyi come un Mandela birmano", di Timothy Garton Ash

Se Aung San Suu Kyi sarà eletta al Parlamento birmano, questa domenica, il mondo inevitabilmente si chiederà se la Nelson Mandela d´Asia abbia infine trovato il suo presidente de Klerk. O, se preferite un paragone europeo, se la Václav Havel d´Asia abbia incontrato il suo Michail Gorbaciov. Sono partite le riprese del terzo episodio della saga «da prigioniero a presidente»? Io sono convinto che questo giorno arriverà, ma non facciamoci illusioni: gli ostacoli all´orizzonte non mancano e ci vorrà forza e buon senso, dentro e fuori la Birmania, per superarli. Qualunque cosa succeda, Aung San Suu Kyi si è meritata da tempo la comparazione con Havel e Mandela. Come Mandela, ha sopportato decenni di prigionia e ne è uscita con una straordinaria assenza di rancore. Come Havel, oltre a essere la dissidente principale del suo Paese, è anche stata capace di analizzare la condizione politica e sociale in un´ottica universale. Ascoltate il primo dei due discorsi che ha tenuto alla Bbc l´anno scorso, leggete il manifesto sulla libertà di espressione che ha appena scritto per …

“San Suu Kyi come un Mandela birmano”, di Timothy Garton Ash

Se Aung San Suu Kyi sarà eletta al Parlamento birmano, questa domenica, il mondo inevitabilmente si chiederà se la Nelson Mandela d´Asia abbia infine trovato il suo presidente de Klerk. O, se preferite un paragone europeo, se la Václav Havel d´Asia abbia incontrato il suo Michail Gorbaciov. Sono partite le riprese del terzo episodio della saga «da prigioniero a presidente»? Io sono convinto che questo giorno arriverà, ma non facciamoci illusioni: gli ostacoli all´orizzonte non mancano e ci vorrà forza e buon senso, dentro e fuori la Birmania, per superarli. Qualunque cosa succeda, Aung San Suu Kyi si è meritata da tempo la comparazione con Havel e Mandela. Come Mandela, ha sopportato decenni di prigionia e ne è uscita con una straordinaria assenza di rancore. Come Havel, oltre a essere la dissidente principale del suo Paese, è anche stata capace di analizzare la condizione politica e sociale in un´ottica universale. Ascoltate il primo dei due discorsi che ha tenuto alla Bbc l´anno scorso, leggete il manifesto sulla libertà di espressione che ha appena scritto per …

“San Suu Kyi come un Mandela birmano”, di Timothy Garton Ash

Se Aung San Suu Kyi sarà eletta al Parlamento birmano, questa domenica, il mondo inevitabilmente si chiederà se la Nelson Mandela d´Asia abbia infine trovato il suo presidente de Klerk. O, se preferite un paragone europeo, se la Václav Havel d´Asia abbia incontrato il suo Michail Gorbaciov. Sono partite le riprese del terzo episodio della saga «da prigioniero a presidente»? Io sono convinto che questo giorno arriverà, ma non facciamoci illusioni: gli ostacoli all´orizzonte non mancano e ci vorrà forza e buon senso, dentro e fuori la Birmania, per superarli. Qualunque cosa succeda, Aung San Suu Kyi si è meritata da tempo la comparazione con Havel e Mandela. Come Mandela, ha sopportato decenni di prigionia e ne è uscita con una straordinaria assenza di rancore. Come Havel, oltre a essere la dissidente principale del suo Paese, è anche stata capace di analizzare la condizione politica e sociale in un´ottica universale. Ascoltate il primo dei due discorsi che ha tenuto alla Bbc l´anno scorso, leggete il manifesto sulla libertà di espressione che ha appena scritto per …

"I calcoli sbagliati (per difetto) su chi perde pensione e stipendio", di Enrico Marro

Un pasticcio. Difficile trovare un’altra definizione per la vicenda degli «esodati», brutta parola che sta a indicare quelle persone che, dopo la riforma della previdenza, rischiano di restare senza stipendio e senza pensione. È un fenomeno che si verifica ogni volta che una riforma innalza i requisiti pensionistici. Succede che i lavoratori che nel periodo immediatamente precedente hanno lasciato il lavoro, spesso con incentivi aziendali in attesa della pensione che sarebbe arrivata da lì a poco, si ritrovano improvvisamente con le regole del gioco cambiate e con il traguardo previdenziale spostato in avanti di alcuni anni. Per questo, di solito, la legge prevede delle clausole di salvaguardia che consentono, a precise condizioni, a questi lavoratori di andare in pensione con le vecchie regole. Anche questa volta è stato così, solo che a differenza del passato, la riforma Fornero prevede un aumento dei requisiti per la pensione senza precedenti e quindi la salvaguardia inizialmente tarata su 65 mila persone si è rivelata insufficiente. La norma stabilisce, tra l’altro, che potranno andare in pensione i lavoratori in …

“I calcoli sbagliati (per difetto) su chi perde pensione e stipendio”, di Enrico Marro

Un pasticcio. Difficile trovare un’altra definizione per la vicenda degli «esodati», brutta parola che sta a indicare quelle persone che, dopo la riforma della previdenza, rischiano di restare senza stipendio e senza pensione. È un fenomeno che si verifica ogni volta che una riforma innalza i requisiti pensionistici. Succede che i lavoratori che nel periodo immediatamente precedente hanno lasciato il lavoro, spesso con incentivi aziendali in attesa della pensione che sarebbe arrivata da lì a poco, si ritrovano improvvisamente con le regole del gioco cambiate e con il traguardo previdenziale spostato in avanti di alcuni anni. Per questo, di solito, la legge prevede delle clausole di salvaguardia che consentono, a precise condizioni, a questi lavoratori di andare in pensione con le vecchie regole. Anche questa volta è stato così, solo che a differenza del passato, la riforma Fornero prevede un aumento dei requisiti per la pensione senza precedenti e quindi la salvaguardia inizialmente tarata su 65 mila persone si è rivelata insufficiente. La norma stabilisce, tra l’altro, che potranno andare in pensione i lavoratori in …